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sabato 13 luglio 2013

LE CAVE 2010 - Barbera del Monferrato Superiore D.O.C.G. - Castello di Uviglie



...vino piacevole, ben fatto e che non delude neanche nel bicchiere del giorno dopo, perché la precisione del sorso, non va a scalfire il carattere che ti aspetti da una Barbera autentica e di territorio.


Con lo stappato di oggi torniamo in Piemonte e più precisamente in Monferrato, per parlare del Castello di Uviglie, che oltre ad essere una suggestiva location per i vostri eventi è anche una interessante cantina e oggi vado ad assaggiare una delle sue due Barbere, denominata “Le Cave”. 

Il castello si trova a Rosignano Monferrato, 8km da Casale, all'interno di un parco secolare, che ne disegna una cartolina molto suggestiva. Proprio nei sotterranei del castello si trovano le Cantine Storiche, perché qui la viticoltura ha inizio nel lontano 1491, dai Feudatari Pico-Gonzaga (da qui deriva il nome della loro Barbera Sup.) Il Castello di Uviglie é attualmente nelle mani di Simone Lupano, che gestisce 25 ettari di vigneti, su terreni prevalentemente calcareo-argillosi. Barbera in primis, ma anche Freisa, Grignolino, Albarossa e Chardonnay tra i vitigni presenti, che consentono una produzione di circa 80.000 bottiglie suddivise in due linee produttive, i vini "classici" e "cru". 

La Barbera Superiore di oggi, rientra proprio nella linea cru, insieme all'altra Barbera Pico Gonzaga e un particolare Albarossa in purezza. "Le Cave" é una Barbera in purezza, con uve provenienti dal vigneto "Bricco delle Cave", con oltre 20 anni di età. La fermentazione viene svolta in acciaio o cemento, con conservazione sulle fecce fini in parte in cemento e in parte in legno. Il vino che viene imbottigliato in estate, affina in bottiglia per 3 mesi. Gradazione alcolica del 14%vol. e tre bicchieri Gambero Rosso per l'annata 2009.

L'annata 2010 che stappo oggi si presenta con un rosso rubino piuttosto intenso e scuro, impenetrabile ma dai riflessi brillanti, di buona fluidità si attacca alle pareti come Spiderman dimostrandosi vino tecnicamente pulito e discretamente elegante. Al naso attacca vinoso con buona intensità e persistenza, ma senza essere troppo aggressivo… l’impulso alcolico iniziale (14%vol.) è ben presto plasmato da note di frutta a bacca rossa con qualche accenno speziato (pepe) e liquirizia, che costituiscono un insieme omogeneo e piacevole, pur senza spunti particolari. La beva è sicuramente il punto di forza di questa Barbera, perché riesce ad esprimere quelle caratteristiche tipiche del vitigno, soprattutto quando si parla del Monferrato, ovvero lì equilibrio tra la componente aromatica-fruttata (che conferisce rotondità e morbidezza) e la componente acido-minerale (che conferisce dinamicità e freschezza). Manca a mio giudizio un tocco di rusticità, ma per il resto la beva è tecnicamente ineccepibile e di grande pulizia. Siamo a metà strada tra un “Barberone” da lungo affinamento e una “Barberina” pronta beva… nell’insieme il vino ha buona energia, è appagante e non rimane mai sulle gambe, tannino vivo, frutto croccante, bello slancio… decisamente appagante come vino da pasto, pur mantenendo la personalità del vino importante. 

Sia ben chiaro, stiamo comunque parlando di una Barbera da 12 euro in enoteca, quindi non aspettatevi un “vinone”, ma un “vinello” fatto molto bene, con un rapporto qualità/prezzo eccellente. Se questo sia bastato per ricevere i 3 bicchieri non sta a me giudicare, sicuramente nella sua categoria ne esce alla grande. La capacità del Castello di Uviglie sta proprio nel saper coniugare tecnica e passione, esprimere con questa Barbera un vino piacevole, ben fatto e che non delude neanche nel bicchiere del giorno dopo, perché la precisione del sorso, non va a scalfire il carattere che ti aspetti da una Barbera autentica e di territorio.

Barbera trasversale, che può trovare il consenso di molti... tra cui il mio... per un vino che non sorprende, ma convince...

1 commento:

  1. Ho bevuto la citata 2009 e mi ritrovo con la tua descrizione, un buon vino al quale manca qualcosa per arrivare all'eccellenza che i tre bicchieri richiederebbero.

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