lunedì 14 novembre 2011

VERMENTINO 2010 - Riviera Ligure di Ponente D.O.C. - Az. Agr. Anfossi

...l’agricola Anfossi riesce a regalarci un Vermentino apprezzabile, senza punte di eccellenza certo, ma che riesce a farsi amare e a progredire sorso dopo sorso, riuscendo a svelare qualità solo apparentemente soffocate.



Domenica è stata una bellissima giornata di sole, sembrava Maggio e non Novembre, con almeno 3 eno-appuntamenti interessanti che ci attendevano, ma considerando che la meta più vicina era Dogliani e non avevamo voglia di fare troppi sbattimenti, decidiamo di rimanere a casa e sfruttare la bella giornata “primaverile” per fare un po’ di giardinaggio; tra poco inizierà a far freddo e bisogna preparare piante e prato al lungo inverno.

Quindi piacevole mattinata da “pollice verde” e a seguire 2 orate grassottelle a cui abbino una fresca boccia di Vermentino Ligure.

Sono svariati i motivi che mi hanno spinto verso questa bottiglia… per prima cosa avevo solo 2 bianchi in casa, quindi tra Vermentino e Muller Thurgau (di cui non sono proprio un appassionato..) punto deciso sul primo… che tra l’altro ho acquistato a fine agosto in un’enoteca di Noli, carinissimo borgo della riviera di ponente, nei pressi del quale ho passato un piacevole week-end estivo per rinfrescarmi e rilassarmi al mare, dopo quasi 20 giorni di Marocco. Quindi stappare questa boccia evoca piacevoli ricordi turistici.

Poi ovviamente non si poteva non stappare una bottiglia per festeggiare il fatto del giorno… ovvero la fine della dittatura, le dimissioni del nano. Una nuova fase ci attende e torniamo a sperare... In fine non posso non pensare a quanto è successo in questi giorni in Liguria, l’alluvione che purtroppo ha travolto Genova e soprattutto la prov. di La Spezia. Ci tenevo quindi a stappare un vino della Liguria, in memoria e omaggio a quelle persone che non ce l’hanno fatta e a quelle che si stanno facendo il mazzo tra mille difficoltà per farcela. Un omaggio alle 5 Terre, un posto unico al mondo, un incanto per noi eno-turisti, con quelle vigne arroccate a strapiombo sul mare da cui si ricavava un bianco stupendo, molte delle quali oggi non ci sono più, rase al suolo da un'ondata di fango.

Fatte le dovute premesse passiamo a parlare del bevuto.. Allora dicevamo…Vermentino della riviera di Ponente, Az. Agr. Anfossi vendemmia 2010, pagato 10 euro in enoteca.

Si sa che la Liguria per ragioni morfologiche è terra non facile da coltivare, le vigne sono terrazzate su pendii scoscesi e il lavoro delle az. Vinicole risulta spesso difficile e faticoso. Gli appezzamenti sono spesso di pochi ettari e il territorio è costellato da tanti piccoli produttori, oserei dire artigiani del vino, poche bottiglie prodotte ma vini che ben sanno esprimere il territorio su cui sorgono.

Sono principalmente 3 i vini liguri, ovvero il Rossese  di Dolceacqua per i rossi, Vermentino e Pigato per i bianchi, a cui possiamo aggiungere il bianco delle 5 Terre e il famoso passito Sciacchetrà.

Possiamo affermare che il Vermentino ligure più interessante è quello denominato “Colli di Luni D.O.C.” prodotto a levante, in provincia di La Spezia, al confine con la Toscana, fermo restando che anche a ponente, nelle provincie di Savona, Imperia  e Genova si riescono a trovare bottiglie davvero interessanti.  

Ne è un esempio questa versione dell’ Az. Agr. Anfossi, sita a Bastia d'Albenga (Sv), nata nel 1919 e specializzata fin dal 1931, nella produzione di vino che conta oggi quasi 80.000 bottiglie commercializzate.

Il Vermentino che assaggiamo oggi é prodotto con il 100% di uve Vermentino provenienti da un vigneto di 6 ettari e alla mescita si presenta di color giallo paglierino scarico, con  riflessi dorati, fluido e limpido. Naso e palato sono in sintonia, nel rappresentare un vino senza acuti ma di buona finezza. Al naso non spicca certo per intensità aromatica, anzi, le note fruttate, floreali e soprattutto quelle minerali affiorano in superficie molto lentamente, anche la vena alcolica (siamo comunque a cospetto di un bianco da 13%vol.) rimane in secondo piano e molto lentamente spinge un bouquet che ci viene quasi sussurrato. Se da una parte ne apprezziamo la delicatezza dall’altro avremmo preferito una struttura olfattiva più complessa, intensa e decisa. Al palato il vino mantiene equilibrio e morbidezza. Se il naso ci è apparso un po’ scarico, dobbiamo ammettere che all’assaggio, delicatezza e finezza risultano essere il vero punto di forza di questo Vermentino. Fresco, piacevole e di facile (ma non banale) beva, sapido, giustamente acido e amarognolo accompagna alla perfezione il nostro piatto di pesce.

A differenza di altri bianchi molto più carichi, polposi e grassi, che alla lunga rendono la beva un po’ pesante, qui pur mancando in mordente e carattere, siamo al cospetto di un bianco che gioca sull’equilibrio, la fragranza e la lenta scoperta delle sue caratteristiche aromatiche e minerali,prima di abbandonarci in un finale amarognolo che rilascia una buona sensazione di freschezza e ci invita a versarci un altro bicchiere.

Pur non essendo al cospetto di un grande bianco, l’agricola Anfossi riesce a regalarci un Vermentino apprezzabile, senza punte di eccellenza certo, ma che riesce a farsi amare e a progredire sorso dopo sorso, riuscendo a svelare qualità solo apparentemente soffocate.

Questo per me è un gran pregio, rispetto ad altri vini  caricati a molla, che ti entusiasmano inizialmente ma a metà degustazione sono già morti e sepolti.

Rapporto qualità prezzo non esaltante ma comunque corretto (10 euro), servire fresco per accompagnare piatti di pesce o della tradizione ligure (pesto-patate-fagiolini…).

Nessun motivo per esaltarci, ma anche nulla da recriminare.. come dire vittoria di squadra 1-0, con un po' di fatica ma con buone giocate. Un'altro esempio della crescita vitivinicola della regione Liguria. 

Nessun commento:

Posta un commento

PIACIUTO L'ULTIMO POST?? ALLORA LEGGITI ANCHE QUESTI >>

Clicca sulla foto per accedere al post....

3 PACCHE SULLA SPALLA!! STAPPATI 2015.... ECCO LA PLAYLIST!!

3 PACCHE SULLA SPALLA!! STAPPATI 2015.... ECCO LA PLAYLIST!!
Il solito grande classico di fine anno... puntuale come il mercante in fiera, eccovi la playlist di questo 2015...

GATTINARA RISERVA 2006 - D.O.C.G. - Paride Iaretti

GATTINARA RISERVA 2006 - D.O.C.G. - Paride Iaretti
...ritroverete in questo sorso di Gattinara un vino autentico… Il collegamento imprescindibile di vigna, uomo e terra.

VIS 2011 - Barbera d'Asti Superiore D.O.C.G. - Crealto

VIS 2011 - Barbera d'Asti Superiore D.O.C.G. - Crealto
Ancora Crealto, ancora un grande vino... prendetemi alla lettera, la loro Barbera affinata in terracotta è una chicca che sorprende e affascina...

LA TERRA TREMA 2015 - 9°edizione

LA TERRA TREMA 2015 - 9°edizione
"Per noi acquistare una bottiglia di vino, significa acquistare consapevolezza e sapere, oltre che la gioia di godere di un vino come poesia"

PINOT NERO 2010 - Toscana I.G.T. - Voltumna

PINOT NERO 2010 - Toscana I.G.T. - Voltumna
Se avete passato uggiosi pomeriggi a consumare i vinili di Joy division, The Cure, Siouxsie and the Banshees, Bauhaus... non potete rimanere indifferenti al pinot nero di Voltumna.

VB1 VERMENTINO 2010 - Riviera Ligure di Ponente D.O.C. - Tenuta Selvadolce

VB1 VERMENTINO 2010 - Riviera Ligure di Ponente D.O.C. - Tenuta Selvadolce
Uno dei migliori assaggi della Riviera Ligure di Ponente... uno di quei casi in cui è il vino nel bicchiere che parla (...anche al posto del vignaiolo...)

ALTEA ROSSO 2012 - Sibiola I.G.T. - Altea Illotto

ALTEA ROSSO 2012 - Sibiola I.G.T. - Altea Illotto
Serdiana prov. di Cagliari, a pochi metri da dove nasce il vino status symbol dell'enologia sarda, troviamo una bella realtà di bio-resistenza contadina...

RIBOLLA GIALLA 2013 - I.G.P. delle Venezie - I Clivi

RIBOLLA GIALLA 2013 - I.G.P. delle Venezie - I Clivi
Una ribolla che è un soffio di vento... lontani anni luci dai bianchi "tamarrosi" a pasta gialla, tropicalisti, dolciastri, bananosi e polposi.

BARBARESCO CURRA' 2010 - D.O.C.G. - Cantina del Glicine

BARBARESCO CURRA' 2010 - D.O.C.G. - Cantina del Glicine
...piccola, artigianale, familiare, storica… un passo indietro nel tempo... la bottiglia giusta per l'autunno che verrà...

FIANO DI AVELLINO 2012 - D.O.P. - Ciro Picariello

FIANO DI AVELLINO 2012 - D.O.P. - Ciro Picariello
Niente enologo, niente concimi, approccio artigianale e tanta semplicità affinché il vino possa esprimere al meglio il territorio. Se dici Fiano, Ciro Picariello è un punto di riferimento assoluto.

DOS TIERRAS 2011 - Sicilia I.G.T. - Badalucco de la Iglesia Garcia

DOS TIERRAS 2011 - Sicilia I.G.T. - Badalucco de la Iglesia Garcia
...una fusione eno-culturale vincente, un vino che intriga, incuriosisce e si lascia amare, un vino del sole e della gioia, della bellezza territoriale e popolare che accomuna Spagna e Sicilia.

RENOSU BIANCO - Romangia I.G.T. - Tenute Dettori

RENOSU BIANCO - Romangia I.G.T. - Tenute Dettori
...quello che entusiasma del Renosu Bianco è tutto il suo insieme, dalla sua naturalità alla sua originalità, mantenendo una piacevole semplicità nel sorso...

CINQUE VINI, TRE SORELLE, UN TERRITORIO > TUTTI I ROSSI DEL CASTELLO CONTI... IL POST DEFINITIVO

CINQUE VINI, TRE SORELLE, UN TERRITORIO > TUTTI I ROSSI DEL CASTELLO CONTI... IL POST DEFINITIVO
Conosco e bevo "Castello Conti" da alcuni anni, e provo una profonda ammirazione per i loro vini e per il lavoro "senza trucchi" di Elena e Paola. Da una recente visita con degustazione presso la loro cantina di Maggiora, é nata una sorta di collaborazione appassionata, che mi ha permesso di gustare l'intera produzione di rossi del Castello, che oggi in questo mega-post ho il piacere di raccontarvi alla mia maniera...

ACQUISTI IN CANTINA... A VOLTE I CONTI NON TORNANO !!

ACQUISTI IN CANTINA... A VOLTE I CONTI NON TORNANO !!
da "Le vie del vino" di Jonathan Nossiter... < - In cantina questo Volnay, che qui é a 68 euro, ne costa più o meno 25. Quindi non sono i De Montille ad arricchirsi. Ma quando arriva a Parigi o a New York, il vino costa almeno il doppio che dal produttore. - Quindi per noi che abitiamo in Francia val la pena di andare a comprare direttamente da lui. - Si in un certo senso, il ruolo dell'enoteca in città è quello di aprirti le porte per farti scoprire il tuo gusto personale, e di esserti utile quando hai bisogno di qualcosa rapidamente. Poi spetta a te stabilire una relazione diretta con il produttore >

NON STRESSATECI IN ENOTECA !!

NON STRESSATECI IN ENOTECA !!
...Anche se sono un po’ più giovane e indosso il parka con le pins non significa che entro per mettermi sotto il giubbotto le bottiglie di Petrus fiore all’occhiello della vostra enoteca, quindi evitate di allungare il collo o sguinzagliarmi alle spalle un commesso ogni volta che giro dietro allo scaffale.