Avevo un debito natalizio da assolvere e così in un assolato sabato di fine estate, tutti a Crealto che sto giro offro io!!
Che mi piacciono i vini di Eleonora e Gigi lo sapete, avendo già dedicato spazio su questo blog al grignolino "Marcaleone" e alla barbera "La Svolta". Mi mancava da "gustare" la barbera "VIS" affinata in anfora, oltre,
ovviamente, una passeggiata tra i filari di grignolino e "addentare" la cucina di Andrea ed
Elisa, che si dimostrerà, con le sue tinte liguri, semplice, leggera,
fresca e gustosa, grazie all'acurata scelta di materie prime di
qualità.
Alla fine niente VIS (riesco comunque a portarmi a casa una delle poche bottiglie rimaste, vi saprò dire...), ma a mia insaputa (per la serie trovarsi nel posto giusto al momento giusto...) direttamente dalla cantina ecco in arrivo due new entry che non mi aspettavo... un nuovo grignolino e un sauvignon macerato. Ovviamente non mi faccio scappare l'occasione della novità e pranzo in loro compagnia.
Manco a dirlo mi piacciono entrambi e faccio spesa, le tengo in cantina un paio di settimane e poi cedo alla tentazione... in quanto indie blogger fai da te, racconto spesso eno-esperienze di cui si é già scritto a profusione, ma forse questa volta riesco ad essere il primo a raccontarvi queste due nuove bottiglie prodotte a quattro mani... ecco i nuovi singoli di Crealto featuring Tenuta Grillo e Cascina Tavijn.
Alla fine niente VIS (riesco comunque a portarmi a casa una delle poche bottiglie rimaste, vi saprò dire...), ma a mia insaputa (per la serie trovarsi nel posto giusto al momento giusto...) direttamente dalla cantina ecco in arrivo due new entry che non mi aspettavo... un nuovo grignolino e un sauvignon macerato. Ovviamente non mi faccio scappare l'occasione della novità e pranzo in loro compagnia.
Manco a dirlo mi piacciono entrambi e faccio spesa, le tengo in cantina un paio di settimane e poi cedo alla tentazione... in quanto indie blogger fai da te, racconto spesso eno-esperienze di cui si é già scritto a profusione, ma forse questa volta riesco ad essere il primo a raccontarvi queste due nuove bottiglie prodotte a quattro mani... ecco i nuovi singoli di Crealto featuring Tenuta Grillo e Cascina Tavijn.
FLORA
Mi viene in mente un lavoro alla Dj Shadow,
il re delle contaminazioni e del taglia e cuci (in senso musicale).
Prendere un pezzo più o meno noto, rivisitarlo, sezionarlo, remixarlo e
tirarne fuori una canzone che ha quelle radici, ma che riesce a suonare
originale e con personalità, in cui si nota la tua impronta. Hip hop sperimentale
che sfocia in mille sfumature funk, rock, ambient, jazz, soul, trip
hop. Questo mi ha stimolato il Flora... un perfetto taglia e cuci alla
Dj Shadow... Si parte da una certezza... il sauvignon di Guido
Zampaglione alias Tenuta Grillo (di cui ho già scritto qui e qui)
uno dei capisaldi della viticoltura naturale e se vogliamo estrema. Un
anarchico delle macerazioni. Cosa fanno a Crealto? Pigliano le uve
sauvignon di Guido le chiudono in cantina e dopo una sola settimana di
remix sulle bucce ne tirano fuori il loro primo bianco macerato. Quasi
una versione light del Solleone di Grillo, che invece sosta 60 giorni e
poi riposa altri due anni sui sedimenti.
Quello
che ti aspetti da un macerato non troppo spinto qui lo ritrovi ed é
goduria pura. Come nei remix di Shadow la base é solida, é ricca e da
sostanza al pezzo. Il colore a buccia di cipolla non lascia dubbi,
densità e velature non mancano... la grana é grossa, ma il trattamento
pur rientrando nei canoni gustativi dei macerati (devo ancora chiarire a me stesso se le macerazioni rendono giustizia al vitigno o ne offuschino le peculiarità...)
é soft e ricco di atmosfere... Può piacere ai rappusa più cazzuti e
intransigenti, così come agli amanti del jazz quando vogliono fare gli
alternativi. Per me é un vino gradevolissimo nella sua articolata
semplicità ricca di sfumature. Un gioco di chiaro-scuri, dolce-amaro, sapidità e nerbo, forma e sostanza.
Chissà se rimarrà una chicca per collezionisti da fiera del vinile o
prenderà forma negli anni a venire. 13.5% vol. e se non ricordo male 12
euro in cantina. Se passate da Fornovo chiedete delucidazioni al banco
assaggi e provatelo. Ascoltatevi questo pezzo Midnight in a Perfect World e capirete di cosa sto parlando.
CREVIJN
Copio-incollo
da wikipedia... Un mash-up (altrimenti mash up o mashup) è una canzone o
composizione realizzata unendo fra loro due o più brani pre-registrati, spesso
sovrapponendo la parte vocale di una traccia a quella strumentale di
un'altra... Il Crevijn è a tutti gli effetti un mash-up enoico molto ben
riuscito, originale e postmoderno. Ma soprattutto è il frutto di un'amicizia
tra i ragazzi di Crealto e
Cascina Tavijn… Una collaborazione che si materializza in questa bottiglia… Il nome CRE(alto)-(ta)VIJN non lascia dubbi sul sodalizio, così come la
carinissima etichetta… Un mash up di uve grignolino provenienti dai
vigneti delle due cantine, per realizzarne un prodotto unico nel suo genere,
almeno per quanto ne so io, il primo grignolino a quattro mani, senza solfiti e
dal tappo a corona. Solo acciaio.Rispetto al Marcaleone che tanto mi aveva entusiasmato per leggerezza e freschezza, scarno e beverino, aranciato e molto femminile, il Crevijn é un grignolino più “strong”… lo si nota già dal colore più carico, nella sua impronta alcolica (14%vol.), nella sua trama olfattiva, più concentrata e pungente, terrosa, rustica, animale, speziata… Al palato è lineare, teso, agile… scivola che è una meraviglia, senza mai annoiare e senza cali di tensione. Superbeva. Un grignolino più “masculo” e meno "dissetante", ma anche più originale ed intrigante, bevibile anche su piatti più ruspanti. Il Crevijn é materia viva, che evolve nel bicchiere e stimola il bevitore. Difficile farvelo capire a parole… dovete provarlo… e basta!! Mi é piaciuto un sacco. Se non ricordo male.. 15 euro in cantina… Bravi davvero… con questa bottiglia che ho osato definire "postmoderna" siete riusciti a dare giovanil furore ad un vino di tradizione (e per alcuni vecchio stampo) come il grignolino, con una bottiglia che ben figura nelle migliori enoteche “vinnaturiste” di città. Amanti del genere... so che siete pochi, ma anche in questo caso... tappa obbligata se passate da Fornovo.
Particolarità...
entrambi i vini a bassa tiratura, non presentano in etichetta l'annata
(trattasi comunque della 2013)... non so dirvi se si tratta di un
progetto collaterale ed estemporaneo o se avrà un futuro... assetati di tutta Italia incrociate le dita. Se nel frattempo Eleonora (ma anche Nadia e Guido) vogliono
"illuminarci" in merito a queste nuove creature... siete i benvenuti!!
Comunque su a Crealto... tutti promossi a pieni voti, per qualità dell'offerta ma
soprattutto per simpatia e accoglienza. Quando in un posto ti senti a
tuo agio é un valore aggiunto di non secondaria importanza. A differenza di quanto scritto nel precedente post... qui l'appassionato é rispettato... Vignaioli così ce ne vorrebbero di più... Sostenete la causa compañieros...
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