Questo é
un vino ricavato da vigne coltivate su una terra (finalmente) libera, é
un vino figlio del coraggio e della lotta... é un vino che resiste alle
intimidazioni... é un vino per cui nutro rispetto.
Scrivo con molto piacere di questo vino che ho avuto modo di bere svariate
volte in passato e che oggi "ri-bevo" grazie alla boccia regalatami
dal buon Chicco. Mai come in questo caso però, parlare esclusivamente del
bevuto risulta riduttivo, perché il Rosso in questione é il Placido Rizzotto
della Cantina Centopassi, azienda vitivinicola associata a Libera Terra. Un
progetto significativo, che mette in relazione terra e legalità... riappropriarsi dei terreni confiscati alla
mafia per dargli nuova vita... guardare al futuro ripartendo dalle radici,
ovvero la propria terra, per anni rubata dalle mafie alla sua gente e ridargli dignità.
Siamo
ovviamente in Sicilia e la realtà Centopassi (per chi non lo sapesse, il nome
deriva dal numero dei passi che separavano la casa di Peppino Impastato e il
boss mafioso Tano Badalamenti, in quel di Cinisi), fonde il lavoro di 3
cooperative sociali, situate nel corleonese, che, lavorando a regime biologico,
sono riusciti a recuperare i terreni (e le vigne) a loro assegnati, per un
totale di 400ha coltivati, di cui 90
a vigneto. Tra vecchie vigne autoctone rivitalizzate
(Grillo, Nero d'Avola, Catarratto, Perricone) e i classici internazionali
Merlot, Syrah, Cabernet ecc... sono molteplici le tipologie di vini realizzati,
che attualmente vengono commercializzati in 3 linee di prodotti... i cru, che
comprende i vini qualitativamente più ricercati (e dalla bellissima veste
grafica aggiungo io…), la linea Centopassi, dedicata soprattutto ai vini
autoctoni e la linea Placido Rizzotto (il cui nome ricorda la memoria del
sindacalista corleonese ucciso da Cosa Nostra, mentre lottava per
l'assegnazione delle terre incolte ai contadini siciliani), costituita da vini
I.G.T. realizzate attraverso mix di uve.
Entrando nel dettaglio del Rosso in questione è realizzato con un mix di
Syrah, Nero d’Avola e altre uve in percentuali variabili, che verrano poi riposte a maturate in vasche d'acciao.
Abbiamo quindi a che fare con un buon vino quotidiano o vino da pasto se
preferite. Un vino di pronta beva, robusto ma al contempo fresco e snello, con
una sua personalità e un buon carattere. A farsi notare oltre ad un rosso rubino profondo, è soprattutto una bella
acidità che dona dinamicità e un buon frutto croccante, che con le sue note
dolci (amarena e prugna) rende il vino più amabile e rotondo, stemperando la punta
acido-alcolica (13%vol.) e un tannino ancora giovane.
Vino sicuramente "corto", ma è l’immediatezza il suo
punto di forza. Tenendo conto del prezzo modico (intorno alle 6 euro)
decisamente molto meglio rispetto a tanti insignificanti vini (anche siciliani)
che vengono acquistati ogni giorno nei supermercati. Potete trovare i
prodotti di Libera Terra direttamente dal sito, in molti negozietti equo-solidali e anche alla Coop, per fare un acquisto nel segno
della legalità.
Questo é un vino ricavato da vigne coltivate su una terra (finalmente) libera, é un vino figlio del coraggio e della lotta... é un vino che resiste alle intimidazioni... é un vino per cui nutro rispetto.
ci saranno tutte le piu' buone ( se non ottime..) intenzioni, pero' il vino e' imbevibile !
RispondiEliminasicuramente non é un gran vino... ricorda un po' un novello... ma al di la delle questioni "etiche" non lo definirei comunque imbevibile... direi semplice e diretto.. da bere pasteggiando senza pensarci troppo...
RispondiEliminaio l'ho bevuto e lo ritengo un ottimo vino
RispondiEliminaConosco il vino, lo bevo e lo trovo ottimo (ovviamente per la sua fascia di prodotto). Trovo invece sgradevole e inopportuno che in etichetta non siano indicati i vitigni e le percentuali. Non costa nulla!
RispondiEliminaConosco il vino, lo bevo e lo trovo ottimo (ovviamente per la sua fascia di prodotto). Trovo invece sgradevole e inopportuno che in etichetta non siano indicati i vitigni e le percentuali. Non costa nulla!
RispondiEliminaconcordo. ho dovuto cercare su internet la composizione dei vitigni. non costa nulla …..
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