...una buona partenza per questo cru
di Cascina Piano, che però ha il dovere nelle vendemmie future, di
innalzare ulteriormente il tiro, per regalarci non solo un vino ben
fatto, ma anche un Nebbiolo con la sua ben precisa e caratterizzante
identità e personalità.
Giusto qualche giorno fa ho gogliardicamente postato su Facebook l'allerta lanciato da Meteo.it: << LUNEDI in arrivo "The BIG Snow": la grande nevicata. Non fatevi trovare impreparati.... prima mossa x resistere al The BIG Snow... scendere in cantina e recuperare una bottiglia di Nebbiolo....>>
Giusto qualche giorno fa ho gogliardicamente postato su Facebook l'allerta lanciato da Meteo.it: << LUNEDI in arrivo "The BIG Snow": la grande nevicata. Non fatevi trovare impreparati.... prima mossa x resistere al The BIG Snow... scendere in cantina e recuperare una bottiglia di Nebbiolo....>>
Giusto per dimostrare che non sono un "cazzaro" eccomi a stappare un "casalingo" Nebbiolo varesino, della cui esistenza ancora pochi appassionati hanno conoscenza... e allora ve la racconto io questa storia... o almeno ci provo!
Per un eno-strippato abitare in provincia di Varese può essere
mortificante. Io qui ci abito dalla nascita e posso testimoniarlo. Risalendo la
provincia da sud verso il confine, più o meno a metà strada iniziano le
prealpi. E’ tutto un susseguirsi di colline, ma qui non c’è spazio per le vigne
e le suggestioni che i paesaggi agricoli di altre regioni riescono a
trasmettere. Ci sono dei bellissimi boschi, prati, laghi, il Rosa imponente svetta sullo sfondo, Varese é definita città giardino e i milanesi che affollano la provincia nei week-end
lo sanno bene. Eppure un po' più a nord varcato il confine di stato nel Canton Ticino, si produce vino in buona
quantità, ad ovest, dall’altra parte del lago Maggiore l’ottimo
Nebbiolo dell’alto Piemonte… qui invece ci troviamo in un territorio dove nel
corso degli anni si è abbandonata l’agricoltura per lasciare spazio
all’industria e al commercio, terreni spesso soffocati dal cemento e da quella che definisco "cultura della fabbrichetta".
Di contro nell'ultimo decennio qualcosa si è mosso,
soprattutto a livello di piccole aziende agrituristiche che puntano sul turismo
e il bussiness della ristorazione, ma fortunatamente qualcuno ha deciso di investire anche sulla coltivazione della vite. Quello che manca a questa provincia è proprio
storia e cultura vitivinicola, nonostante anticamente la viticultura fosse radicata anche in questo territorio. Ma poi é andata come é andata e oggi l’unico rapporto che la maggior parte dei
varesini ha con il vino è limitata alle enoteche del centro città.. che (a
parte qualche rara eccezione) sono negozi di vini e liquori ad uso e consumo
dei ricchi signorotti del centro, tra bottiglie di champagne e supertuscan. Il vino come "pane quotidiano", come simbolo di cultura e convivialità, le osterie dove ritrovarsi per due chiacchere e un buon bicchiere sono praticamente inesistenti, meglio innaffiare i giovani a colpi di aperitivo in puro stile movida milanese.
E così nella nostra provincia dobbiamo accontentarci di una semplice I.G.T. denominata dei Ronchi Varesini, esistente dal 2005 e decisamente "blanda", che ingloba una consistente varietà di uvaggi ed é applicabile alle varie tipologie di vini prodotti. Fondamentalmente possiamo annoverare solo tre realtà vitivinicole in provincia di un certo rilievo... la più importante é sicuramente Cascina Piano situata ad Angera, sulla sponda lombarda del lago Maggiore, alla quale si sono aggiunte più a sud Cascina Ronchetto a Morazzone (proprio a due passi da casa mia e non a caso uno dei primi post di Simodivino é stato il Pascale) e Tenuta Tovaglieri a Golasecca. Speriamo con il tempo, che questa giovane I.G.T. possa trovare sempre più spazio nel panorama vitivinicolo lombardo e nazionale, attraverso una D.O.C. che sappia valorizzare i più importanti vini prodotti (come ad esempio questo Prime Nebbie) e magari attraverso un lavoro "mediatico" di promozione, degustazioni, cantine aperte, coinvolgere giornalisti eno-gastronomici e wine-blogger, portare i vini nelle gastronomie ed enoteche, nelle carte dei vini dei ristoranti, nelle fiere dedicate e non solo qui in provincia.
Dico questo perché i prodotti di buona qualità non mancano e questo Prime Nebbie ne é dimostrazione, per nulla inferiore (come purtroppo molti varesini pensano) ad altri vini che godono di maggior considerazione. Non snobbate il vino di Varese, provatelo nelle sue versioni più "alte" e vedrete che saprà convincervi... certo si sta crescendo (nella maniera giusta?) e di strada ce nè da fare per raggiungere i nostri fratelli dall'altra parte del lago.
E allora parto da Cascina Piano e i suoi vini del Lago Maggiore. Fondata dieci anni fa (2003) da Franco Berrini, consulente industriale con la passione per il vino, che eredita alcuni vigneti dal padre, sulle colline terrazzate che sovrastano la suggestiva rocca di Angera con il lago sullo sfondo. La scelta stilistica adottata tende a valorizzare alcuni vitigni autoctoni, ma anche ad impiantarne altri consentiti dalla disciplinare. Si spazia così dallo Chardonnay al Bussanello, Trebbiano e Malvasia, Croatina, Nabbiolo, Barbera, Vespolina, Uva Rara e Merlot per i rossi. Svariate tipologie di uve quindi per questa piccola cantina di 3ha e circa 25.000 bottiglie prodotte, 2 vini bianchi, 4 rossi e un passito. La rinascita della viticoltura varesina passa quindi attraverso gli investimenti di persone facoltose, mosse dalla passione, che si sono affidate al contributo di agronomi (università di Milano) ed enologi, per "imparare" a meglio conoscere il territorio ed ottenere vini qualitativamente di buon livello.
Passando al Prime Nebbie, abbiamo a che fare con il cru di Cascina Piano, ultimo vino rosso della casa che ben presto ha ricevuto i giusti riconoscimenti dall'AIS Lombardia, a dimostrazione che puntare su un vino "importante", su un prodotto di qualità, alla fine paga. Si tratta di un Nebbiolo in purezza da monovitigno, con resa massima dii 80 ql/ha, fermentazione a temperatura controllata, lunga macerazione, con affinamento in fusti di rovere per 12 mesi e per 24 in bottiglia. Gradazione alcolica di 13° e prezzo in enoteca attorno alle 15 euro per le circa 1500 bottiglie prodotte. Il nome scelto per questo vino gioca sul termine "nebbia", che va a richiamare sia l'uvaggio, sia la caratteristica nebbia che avvolge le colline adiacenti al lago durante il periodoo della vendemmia.
Nel bicchiere dimostra da subito un bel colore rosso rubino con unghia granato, piuttosto fine e fluido, elegante e luminoso. Di grande pulizia e buona trasparenza. Al naso sfoggia un bouquet di media persistenza ed intensità, caratteristico nel suo olfatto nebbioleggiante, leggermente vinoso con sottile vena acidula, decisamente fine, con una bella nota fruttata in evidenza ad addolcire il tutto, completata dai sentori floreali di viola e rosa. Anche alla beva si dimostra vino fine e mai austero. Ha una buona freschezza grazie ad una bella acidità di fondo, fluido e pulito grazie anche ad un tannino mai ruvido o invadente. Sapido, asciutto e di buon equilibrio, eccede un po' nel tecnico perdendo quel filo di "rusticità" che avrebbe maggiormente caratterizzato il vino.
Posso affermare che il vino mi é piaciuto, sicuramente una buona partenza per questo cru di Cascina Piano, che però ha il dovere nelle vendemmie future, di innalzare ulteriormente il tiro, per regalarci non solo un vino ben fatto, ma anche un Nebbiolo con la sua ben precisa e caratterizzante identità e personalità. Se il paragone d'obbligo é con i Nebbioli dei "nostri" vicini dell'alto Piemonte, posso affermare che le differenze sono marcate, vini più robusti, strutturati, austeri e complessi ad ovest del lago Maggiore, più finezza, freschezza e semplicità nel Varesotto. Forse quello che manca a questo Prime Nebbie é un po' il tocco "contadino" del vignaiolo, denotando stilisticamente l'approcio tecnico-enologico, giustificabile per chi tenta per la prima volta la realizzazione di un cru. Come dire, la mancanza di cultura vinicola nel territorio si avverte, ma diamo fiducia a Cascina Piano, con il tempo e l'acquisizione di maggior esperienza potrà rendere più personale e accattivante il suo Prime Nebbie.
Permettetemi di segnalare la bella idea sulla scelta dei nomi dei vini (oltre al Prime Nebbie, il Verboso, il San Quirico, il Mott Carè...) e sulle loro caratteristiche etichette che richiamano il territorio di appartenenza. Prezzo non bassissimo ma che ci stà sul mercato, considerando le aspirazioni da vino importante. Principalmente abbinabile a piatti di selvaggina e formaggi stagionati (due piatti che non mancano nella comunità montana sopra Varese), grazie alla sua finezza e freschezza ben si adatta anche a piatti meno rustici.
Spero di essere riuscito nell'intento di far scoprire questa recente e ancora poco conosciuta realtà, magari con un po' di sano campanilismo, ma con la volontà di promuovere nel mio piccolo, le poche realtà vitivinicole della provincia, magari facendo ricredere i più scettici (soprattutto varesini) convinti che qui non si possa fare il vino buono (critica in parte comprensibile se pensiamo che questo Prime Nebbie é probabilmente il miglior vino della provincia!), snobbando le realtà del territorio e investendo i loro eno-quattrini nelle solite e strabevute bottiglie tosco-piemontesi.
Bell'articolo, onesto nell'affermare il carattere ancora tecnico di questi vini (ma da qualche parte bisogna pur partire). Quando frequentavo Varese più di un lustro fa (mia moglie viene di là e i suoceri si sono da qualche anno trasferiti vicino alla figlia) avevo notato le bottiglie di Cascina Piano al Tigros di Azzate. Ma non ho mai avuto il coraggio di prenderne una, non sapendo cosa aspettarmi. Me ne pento: ora potrei commentare questo articolo con maggior cognizione di causa.
RispondiEliminaMarco De Tomasi
Ultimamente nella GDO non le vedo più le bottiglie di Cascina Piano, soprattutto questo cru che non supera le 1500 bottiglie. Se posso consigliare c'è un negozietto a Sacro Monte "L'Emporio di S. Maria del Monte" li trovate i vini di Cascina Piano.. se andate in gita (e ve la consiglio) fate una sosta.. cmq l'ho trovato in vendita anche qui:
RispondiEliminahttp://www.vdv-vinodivino.com/dettaglio.asp?ID=1349
Ciao Simo, grazie innanzitutto per la preziosa segnalazione!
RispondiEliminaVivo molto vicino a te, Olgiate Olona, e leggo sempre con attenzione il tuo blog, dato che spesso e volentieri mi rispecchio nelle situazioni che descrivi, ultima in ordine cronologico quella di puntare alle "solite" bottiglie piemontesi e toscane (in questo momento tra l'altro sono in treno per Firenze, lavoro...).
Colgo molto volentieri l'occasione quindi per provare qualcosa di più "nostrano", mi sai segnalare eventualmente altre enoteche o punti vendita in zona dove trovare questo Cascina Piano? Spesso vado al Sacro Monte, ma non ho in programma una gita a breve, mentre sarei curioso di provare questo Prime Nebbie già ad una cena con amici la prossima settimana!
Dato che non sei troppo distante, mi permetto anche di segnalarti i vini di Torraccia del Piantavigna (Francoli) di Ghemme, che trovo particolarmente ben fatti.
Un saluto,
Stefano
Ciao Stefano, conosco bene i vini della Torraccia.. a dir poco una garanzia..
RispondiEliminaper quanto riguarda il Prime Nebbie, oggi è il tuo giorno fortunato.. perché lo puoi acquistare dove sono andato io... (anche se ormai é passato un anno... magari non lo tengono più, magari si..) che tra l'altro é proprio vicino a casa tua... ovvero allo spaccio della Rana (il tipo dei ravioli) di Busto (via per Cassano 74).
Se non sai dove si trova é praticamente vicino all'ingresso dell'autostrada di Busto... dove c'è il carcere... mentre il carcere é in direzione Cassano tu vai dalla parte opposta in direzione Busto / Malpensa Fiere, lo trovi dopo 200m. sulla sinistra. Prezzo del Prime Nebbie 15euro. Un po' caro ma puoi ammortizzare con abbondanti dosi di ravioli a metà prezzo!! Hanno anche gli altri vini di Cascina Piano. Provalo e poi mi dici...
Gran botta di c**o: sono benissimo dov'è, anche se non ci sono mai stato, io abito in zona Gerbone, praticamente dietro l'Esselunga, quindi sono veramente a due passi! :-)
RispondiEliminaDomani provo a farci un giro, grazie 1000!
Stefano
Confermo la disponibilità di tutti i vini Cascina Piano presso Rana Foods di Busto Arsizio, essendo il proprietario del suddetto spaccio un amico del produttore!
RispondiEliminaConfermo anche il prezzo di € 15.00 per Prime Nebbie, € 13.50 per Mott Carè (bottiglia da 375) che ho preso da assaggiare.
Bevuto in compagnia sabato sera, sicuramente un buon nebbiolo, non molto complesso e fresco, una bella bevuta davvero soddisfacente!
RispondiEliminaUnico limite può essere davvero il costo: lo capisco in relazione alle poche bottiglie prodotte, ma con la stessa cifra basta attraversare il Ticino per trovare bottiglie più "importanti".
Sicuramente farò un assaggio anche delle altre bottiglie di Cascina Piano, dato che le trovo dietro casa!
il vino e' anche questo , passionne per il territorio
RispondiEliminaecco dunque che un vino meno importante e magari meno buono
anche se costa 15 euro lo si riesce ad apprezzare
magari non si fa scorta ma il bello e anche bere vini meno conosciuti
e misteriosi
Credo che le differenze tra le due sponde del lago siano proprio queste... il fatto che il Nebbiolo varesino sia già di suo più fine e fresco può essere un punto a suo favore, una sua caratteristica che lo distingue dai Nebbioli dell'alto Piemonte, decisamente più austeri.
RispondiEliminaSe con il tempo riuscirà ad acquisire anche una certa eleganza e complessità potrà uscirne un vino davvero notevole ed apprezzato, soprattutto ora che il mercato sembra orientato su vini più freschi e bevibili.
Poi é chiaro che con 15 euro ti puoi accapparrare un bel Gattinara... ma come dice Lorenzo... fa piacere investire su vini magari meno importanti, ma che stuzzicano maggiormente la curiosità...