...immaginate il vostro naso nel bicchiere come il vostro occhio che
scruta il forellino del caleidoscopio… passate il tempo facendo roteare il tubo
per lasciarvi coinvolgere ed emozionare dalla continua sequenza di colori
mutanti che sfumano e si intrecciano l’uno dentro l’altro...
A Massimo Penna viticoltore in
Cascina Casanova, frazione Como comune di Alba, ho già dedicato un post alcuni
anni fa, quando in quel luogo fuori dal tempo che è il Ristorante L'altra Isola di
Milano (consiglio… andateci almeno una volta nella vita… i più modaioli lo
troveranno fuori tempo massimo, ma posso garantire sul miglior risotto
all’ossobuco di Milano!!) per caso incontrai la sua Barbera “Sessantaparte”. Qualche
giorno dopo la pubblicazione di quel post, mi arriva una mail del sig. Penna in
persona, che molto gentilmente mi rileva qualche informazione in merito al
Sessantaparte e mi invita all’assaggio del suo Barolo. Ci mancherebbe… si è mai
visto uno che rifiuta una bottiglia di Barolo? Da curioso invio subito un paio di mail, per
chiedere informazioni sulla cantina e la produzione di Barolo, ma non riceverò
più alcuna notizia dal sig. Penna. Ho cercato e ricercato informazioni su
questo produttore, guide, libri, blog, siti internet… niente di niente...
Quindi mi metto l’anima in pace,
rinchiudo in cantina la bottiglia per qualche anno (chiedo scusa al sig. Penna
per aver atteso tutto questo tempo, ma è pur sempre un Barolo…), ed ora,
praticamente alla cieca, ho una sola certezza… ovvero il Barolo La Serra 2007
che ho stappato e scolato un paio di giorni fa è “soggettivamente” molto valido,
espressione fedele del nome che porta. In una sola parola, buonissimo. Difficile
rendere l’idea tramite il solito e ormai noioso esame organolettico, che
difficilmente rende giustizia al vino, alle fatiche del produttore e alle
emozioni del bevitore. Riprendendo ancora un passaggio di Soldati da Vino al
Vino “Dirò subito che mi considero anch’io, del vino, un
amatore inesperto”, quindi impressioni emozionali da amatore del vino, e
niente giudizi da barolisti esperti.. (avete presente quei tizi a cui basta un sorso
per capire comune e cru di provenienza? Ecco io li non ci arrivo…).
Riassumendo ecco le mie impressioni
sul Barolo ”La Serra” 2007… Leggermente incupito al centro, sfuma nel classico
granato da nebbiolo invecchiato, volteggia elegante, oserei definirlo
signorile se mi passate il termine… Poi mi sono perso e ri-perso dentro al
bicchiere, un esplosione caleidoscopica “multicolor” in continua evoluzione,
per niente timida, molto intrigante. Penso che il termine possa rendere bene
l’idea… immaginate il vostro naso nel bicchiere come il vostro occhio che
scruta il forellino del caleidoscopio… passate il tempo facendo roteare il tubo
per lasciarvi coinvolgere ed emozionare dalla continua sequenza di colori
mutanti che sfumano e si intrecciano l’uno dentro l’altro. Colori pieni, vivi,
brillanti, carichi… eccolo qua il Barolo di Penna… Intenso, lungo, persistente…
quasi vigoroso appena infili il naso nel bicchiere, vinoso, pungente, acuto, alcol presente e riscaldante (15%vol.)… e
poi via ad un “trip” tra frutti rossi, spezie piccanti, viole appassite, ma
soprattutto i profumi terziari, quelli più eterei e balsamici a coinvolgere, in
particolare nel bicchiere del giorno dopo, quando tutto appare più rilassato ed
elegante, tra sensazioni “mentolate” e richiami autunnali. Il tutto da vita ad un
bouquet decisamente avvolgente.
Strutturato e persistente, dal sorso asciutto e
tannico (allappa un po’ al primo passaggio), via via sempre più piacevole,
pulito, scivoloso, lungo, verticale, senza rinunciare ad una “textur”
leggermente sgranata, un sussulto terroso e un po’ ruvido, per completare una
bevuta degna del nome che porta.
Quindi pollice all’insù, per questo
Barolo ben fatto, mantenendo quei tratti distintivi e territoriali che sempre
vorrei ritrovare nel Nebbiolo più nobile. Ripeto, non so nulla su come sia
stato realizzato, ne su come lavora il sig. Penna… e a questo punto poco me ne
importa, perché così alla “cieca” ho trovato il suo Barolo semplicemente
buonissimo, me lo sono goduto e ne avrei voluto ancora… e questo mi basta.
Se qualcuno ha avuto modo di berlo
o ha qualche info in merito… come sempre è il benvenuto… Se invece volete
provarlo, posso darvi l’unica info che ho recuperato… on-line è venduto intorno
alle 60 euro. Bella eno-esperienza…
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