...per "complicità territoriale” è
godibilissimo fresco, in una bella giornata estiva, mentre vi gustate il
sole in un bel maso del sudtirol,
con un bel formaggio di malga, un verde prato fiorito davanti a voi e
il concerto di campanacci delle mucche al pascolo in sottofondo...
"Se sei titubante gioca il re o il fante!". Questa é una delle regole basilari nel gioco della "Scopa d'Asse", da tenere a mente e ben presente quando sei di prima mano e non sai con che carta uscire. Perché già sai che l'anziano padano esperto giocatore da circolo appostato alle tue spalle (oltre che esperto di scavi stradali..), non aspetta altro che la "scopa" del tuo avversario per inveire su di te e ricordarti che "te se mia bon da giugà", che non dovevi uscire con quella carta li e avanti con i commenti negativi sulla tua prestazione...
Ebbene tenetevi a mente questa regola quando dovete acquistare un vino bianco e siete titubanti.. comprate un bianco dell'Alto Adige.. nel bene o nel male, che abbiate pescato dal mazzo la boccia vincente o meno, di sicuro nessuno vi farà "scopa", perché gli altoatesini in fatto di vini bianchi difficilmente sbagliano mossa.
E così é stato anche in questo caso, con questa bottiglia di Sylvaner dell'Abbazia di Novacella. Basta uno sguardo alla foto dell'Abbazia ripresa dall'alto... non c’è traccia dell’italico kaos e del latineggiante degrado… siamo in Sudtirol e si vede, nazione Italia ma è come se fossimo in Austria. Un’antica abbazia circondata per tre/quarti da vigneti con il fiume Isarco che gli scorre davanti… tutto incredibilmente perfetto, ogni cosa al suo posto. Io sono di Varese, già qui ci danno degli svizzeri e i milanesi impazziscono per i nostri verdi paesaggi prealpini, i parchi e i giardini ben curati, ma in Alto Adige sono un ulteriore passo avanti verso la perfezione, che ritroviamo nei loro vini, definiti, lineari, precisi.
La cantina di questa Abbazia situato nel comune di Bressanone nella zona a D.O.C. della Valle d'Isarco, ha origine antichissime e fin da subito (si parla del 1142) i monaci Agostiniani si sono dedicati alla produzione di vino. Grande tradizione vinicola quindi per una cantina che oggi esporta i vini altoatesini in tutto il mondo. Nelle vigne che circondano l'Abbazia vengono coltivati vigneti come il Muller Thurgau, il Gewurztraminer, il Sylvaner, il Kerner e il Veltiner, mentre dai vigneti situati a sud dell'Abbazia si ottengono i vini rossi, come il Pinot Noir, il Lagrein, Kalterersee e il Moscato Rosa.
In totale la bellezza di 650.000 bottiglie prodotte con le uve provenienti dai 25 ettari di proprietà, a cui si aggiungono altri 50 ettari gestiti dai soci della cooperativa. Una grande cantina, dove si fanno i grandi numeri ma anche vini qualitativamente eccellenti. Come spesso accade nelle grosse cantine cooperative sono parecchie le tipologie di vini prodotti, spesso suddivisi in linee produttive differenziate. Anche in questo caso alla linea classica (che comprende i vini più giovani spesso affinati in solo acciaio e prodotti in maggior quantità, il che significa prezzi più contenuti e reperibilità più facile) é abbinata la linea Praepositus (più costosa e con uve provenienti da vigne con rese più basse) e i vini da dessert.
La bottiglia che vado a stappare é un Sylvaner della linea classica. Bottiglia di tipo Renana, viene prodotta con uve Sylvaner* in purezza, vendemmiate a metà ottobre, provenienti da un vitigno posto tra i 600 e i 750 metri di altezza, con una densità di impianto pari a 6/7.000 piante per ettaro e una resa di 60hl. Vinificazione e maturazione avvengono in acciaio inox, tranne una piccola parte che viene riposta in botti di rovere da 30hl. Utilizzo esclusivo di lieviti naturali e affinamento di 6 mesi.
Davvero piacevole, definito, preciso... a mio avviso è un grande bianco che nella sua pulizia gusto/olfattiva e freschezza può mettere d’accordo sia i palati più fini che i bevitori occasionali. Quasi impossibile trovare dei difetti a questo Sylvaner, metteteci anche un rapporto qualità/prezzo molto interessante (circa 10euro), la facile reperibilità (ultimamente avvistato anche al supermercato) e il piacere di mettere sul tavolo un vino “tirolese” che non sia il solito Thurgau o Traminer.
Abbinamento gastronomico trasversale, io personalmente l’ho bevuto in abbinata ad un polpo in insalata con patate e olive, ma per "complicità territoriale” è godibilissimo fresco, in una bella giornata estiva, mentre vi gustate il sole in un bel maso del sudtirol, con un bel formaggio di malga, un verde prato fiorito davanti a voi e il concerto di campanacci delle mucche al pascolo in sottofondo, se poi siete dei punkabbestia sempre e ovunque, allora portatevi un lettore mp3 con tutta la discografia degli Exploited dentro!!
Da fare scorta in cantina.
* Per il lettore occasionale che si sta chiedendo che cosa sia il Sylvaner e che conosce esclusivamente i più famosi Muller Thurgau e Gewurztraminer di cui sono invasi gli scaffali della grande distribuzione... a grandi linee si tratta di un vitigno tipico del centro Europa, molto diffuso in Austria (probabilmente il suo paese d'origine), Germania, Svizzera e Alsazia, oltre ovviamente all'Alto Adige.
complimenti bella descrizione :-)
RispondiEliminapeccato che a me i bianchi non vanno proprio giu', altrimenti da provare sicuramente
Degustato lo scorso ottobre. C'ho fatto un post sul mio blog, dove lo colloco in apertura di una progressione gustativa comprendente anche un Verdicchio di Matelica, un Verdicchio dei Castelli di Jesi riserva e un Marche bianco igt in chiusura.
RispondiEliminaPur nella essenzialità estrema della mia descrizione, mi ritrovo completamente con quella fatta da te.
Toni freschi e fruttati. Intenso e delicato al naso per note di frutta fresca in particolare pera, erbette aromatiche, note floreali, sottofondo agrumato. Al gusto a mio parere, più fiori che frutta bianca fresca.
Direi che in particolare quest'azienda altoatesina, ha fatto del Sylvaner uno dei suoi cavalli di battaglia.
P.S. devo fare un piccolo aggiornamento.. ho ribeccato la bottiglia del Sylvaner al supermercato, attualmente viaggia sulle 15 euro.. quindi scende un pò in rapporto qualità/prezzo. Diciamo che un paio di bottiglie si possono comunque prendere.. magari la storia del "fare scorta in cantina" a questo punto decade un po'... io comunque l'ho acquistato presso l'enoteca di un grossista intorno alle 10 euro, all'incirca 4 mesi fa...
RispondiEliminadipende sempre dalle tasche
RispondiEliminachi se lo puo' permettere perche non fare scorta?
l' unico accorgimento e' il supermercato!!!
il rischio di trovare bottiglie che ormai riposano su quello
scaffale caldo e luminoso e' molto alto visto anche il prezzo non popolare
chi ha il grano e vuole averne una cassa in cantina meglio
contattare qualche enoteca
Per chi volesse spendere meno, consiglio quello della cantina sociale della Valle Isarco. Qualità leggermente inferiore, prezzo circa la metà. Non è facilissimo trovarlo, qualche enoteca lo tiene. Dalle mie parti circola attorno ai 7-8 euro. Se andate direttamente in cantina lo si può trovare a meno.
RispondiEliminaCerto che Novacella ha una qualità media molto alta.
Parole sante Lorenzo, c'è anche chi in cantina tiene le casse di Grand Cru.. perché ha delle tasche belle profonde!! Io facevo un ragionamento in rapporto qualità prezzo.. ci sta bene anche a 15 che é il giusto prezzo... a 10 diventa uno "special price" da riempire il carrello, quasi un prezzaccio che va bene anche per chi ha le tasche piccoline come il sottoscritto...
RispondiEliminagrazie per la dritta Daniele... le cantine sociali dell'Alto Adige sono una garanzia.. spero di trovarlo in giro.. 7-8 euro per un sylvaner di buona qualità ci sta alla grande..
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