...vino piacevole, ben fatto e che non delude neanche nel bicchiere del giorno dopo, perché la precisione del sorso, non va a scalfire il carattere che ti aspetti da una Barbera autentica e di territorio.
Con lo stappato di oggi
torniamo in Piemonte e più precisamente in Monferrato, per parlare del Castello
di Uviglie, che oltre ad essere una suggestiva location per i vostri eventi è
anche una interessante cantina e oggi vado ad assaggiare una delle sue due
Barbere, denominata “Le Cave”.
Il castello si trova a
Rosignano Monferrato, 8km da Casale, all'interno di un parco secolare, che ne
disegna una cartolina molto suggestiva. Proprio nei sotterranei del castello si
trovano le Cantine Storiche, perché qui la viticoltura ha inizio nel lontano
1491, dai Feudatari Pico-Gonzaga (da qui deriva il nome della loro Barbera
Sup.) Il Castello di Uviglie é attualmente nelle mani di Simone Lupano, che
gestisce 25 ettari di vigneti, su terreni prevalentemente calcareo-argillosi.
Barbera in primis, ma anche Freisa, Grignolino, Albarossa e Chardonnay tra
i vitigni presenti, che consentono una produzione di circa 80.000 bottiglie
suddivise in due linee produttive, i vini "classici" e
"cru".
La Barbera Superiore di
oggi, rientra proprio nella linea cru, insieme all'altra Barbera Pico Gonzaga e
un particolare Albarossa in purezza. "Le Cave" é una Barbera in
purezza, con uve provenienti dal vigneto "Bricco delle Cave", con
oltre 20 anni di età. La fermentazione viene svolta in acciaio o cemento, con
conservazione sulle fecce fini in parte in cemento e in parte in legno. Il vino
che viene imbottigliato in estate, affina in bottiglia per 3 mesi. Gradazione
alcolica del 14%vol. e tre bicchieri Gambero Rosso per l'annata 2009.
L'annata 2010 che stappo oggi si presenta
con un rosso rubino piuttosto intenso e scuro, impenetrabile ma dai riflessi
brillanti, di buona fluidità si attacca alle pareti come Spiderman
dimostrandosi vino tecnicamente pulito e discretamente elegante. Al naso
attacca vinoso con buona intensità e persistenza, ma senza essere troppo
aggressivo… l’impulso alcolico iniziale (14%vol.) è ben presto plasmato da note di frutta
a bacca rossa con qualche accenno speziato (pepe) e liquirizia, che costituiscono un insieme
omogeneo e piacevole, pur senza spunti particolari. La beva è sicuramente il
punto di forza di questa Barbera, perché riesce ad esprimere quelle
caratteristiche tipiche del vitigno, soprattutto quando si parla del
Monferrato, ovvero lì equilibrio tra la componente aromatica-fruttata (che
conferisce rotondità e morbidezza) e la componente acido-minerale (che
conferisce dinamicità e freschezza). Manca a mio giudizio un tocco di
rusticità, ma per il resto la beva è tecnicamente ineccepibile e di grande
pulizia. Siamo a metà strada tra un “Barberone” da lungo affinamento e una
“Barberina” pronta beva… nell’insieme il vino ha buona energia, è appagante e
non rimane mai sulle gambe, tannino vivo, frutto croccante, bello slancio…
decisamente appagante come vino da pasto, pur mantenendo la personalità del
vino importante.
Sia ben chiaro, stiamo
comunque parlando di una Barbera da 12 euro in enoteca, quindi non
aspettatevi un “vinone”, ma un “vinello” fatto molto bene, con un rapporto
qualità/prezzo eccellente. Se questo sia bastato per ricevere i 3 bicchieri non
sta a me giudicare, sicuramente nella sua categoria ne esce alla grande. La capacità del Castello di Uviglie sta proprio nel saper coniugare tecnica e passione, esprimere con questa Barbera un vino piacevole, ben fatto e che non delude neanche nel bicchiere del giorno dopo, perché la precisione del sorso, non va a scalfire il carattere che ti aspetti da una Barbera autentica e di territorio.
Barbera trasversale, che può trovare il consenso di molti... tra cui il mio... per un vino che non sorprende, ma convince...
Ho bevuto la citata 2009 e mi ritrovo con la tua descrizione, un buon vino al quale manca qualcosa per arrivare all'eccellenza che i tre bicchieri richiederebbero.
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