Vino alla moda, vino dell'enologo, tuscan wine, vino per i salotti buoni, vino borghese, vino omologato... disprezzatelo come più vi piace "compagni" di bicchiere... ma rimane un vino stilisticamente ineccepibile...
bevete e godete... poi domani torniamo alla ricerca di un vino che
possa raccontarci la storia di qualche piccolo vignaiolo di terroir. Come piace a noi.
Avevo già scritto qualcosa in merito alla Rocca di Frassinello, quando stappai il loro "Le Sughere di Frassinello", a cui vi rimando per leggere un po’ di info relative a questa
cantina, fiore all’occhiello della nuova enologia toscana, che dopo Bolgheri, negli ultimi anni sembra aver trovato in Maremma la nuova terra promessa per la
produzione di Tuscan Wine. (tra l'altro già conquistata da Rivella e Zonin)
Anche in questo caso per la cantina del “BaffoNero”
(il loro Merlottone da 100 bombe!) tutto come previsto, dalla cantina
“spaziale” disegnata da “nientepopòdimenoche”… Renzo Piano, alla join ventur
con la Francia che conta (Barone di Rothschild-Lafite) ai vini da paura per Wine Spectator (se é vero che la paura fa 90... come i punteggi assegnati da WS). Tutto molto bello, tutto
molto figo, ma anche tutto troppo prevedibile. Quando stappi la bottiglia sai
già cosa aspettarti… si ok, qualitativamente vai a colpo sicuro, ma manca
un po’ di curiosità, viene meno la voglia di stappare per scoprire come sarà il
vino, quale sarà il suo carattere, che storia vorrà raccontarci, viene meno la poesia e l'immaginazione… insomma sai già che berrai un vino
eccellente ma che ben presto dimenticherai, nel mucchio di bottiglie di taglio
italo-bordolese e botte piccola che tendono ad assomigliarsi un po’ tutte e a cui siamo ormai abituati.
Detto questo devo riconoscere a certi produttori (soprattutto in Toscana, come ad esempio il Grattamacco di Collemassari) la capacità di tirarne fuori vini dal taglio internazionale, un po' omologati se volete, ma perfetti e per certi versi esaltanti in complessità, eleganza, equilibrio, stile e potenza.
Il Rocca di Frassinello, che fa suo il nome della cantina, essendo il suo vino "rappresentativo", la prima etichetta, "le grand vin" secondo la classificazione bordolese, gioca proprio sul binomio Bordeaux-Toscana, espressione stilistica del progetto italo-francese tra Paolo Panarei dei Domini Castellare di Castellina e il Domanin Barone di Rothschild-Lafite. L'assemblaggio scelto, esprime i due territori, 60% di Sangiovese e a completare il blend Merlot-Cabernet Sauvignon in egual misura. Anche l'impronta dell'enologo é a due mani, con l'intervento di Christian Le Sommer, di Rothschild-Lafite e Alessandro Cellai (famoso oltre che per i Sodi di San Nicolò di Castellare anche per il suo Pinot Nero di Podere Monastero, sempre a Castellina in Chianti).
Il vino, la cui prima annata prodotta risale al 2004, viene vinificato in acciaio e affinato in barriques nuove per circa 14 mesi e per un anno in bottiglia. Stupisce come un vino con poca storia alle spalle e proveniente da vigne relativamente giovani, riesca ad esprimersi fin da subito a livelli così alti. Per la serie... "questo é il vino dell'enologo" ... siete avvisati... se il libro di Corrado Dottori é la vostra bibbia... se le recensioni di Robert Parker (che ha assegnato 92 punti a questa annata) non ve le filate nemmeno al gabinetto... bé... non vi resta che risparmiare le 30-35 euro necessarie per accattarvi questa bottiglia in enoteca.
Comunque al di là delle personali idee sul "mondo del vino" e i "tuscan wine" (che chi legge il blog dovrebbe avere già capito da che parte sto), cerco di rimanere sempre lucido (anche a bottiglia finita) e vado a raccontarvi il bevuto sgombro da preconcetti di ogni genere, per quanto, vigna, vignaiolo e terroir dovrebbero essere sempre fattori fortemente legati tra di loro, legame importante in sede di valutazione e di scelta.... per questo non entrerei mai deciso in enoteca per acquistare una bottiglia del genere.... così come entrerei mai in un concessionario di lusso per comprarmi una bella macchina... Ma se una bella macchina rimane una bella macchina, é altrettanto vero che un vino ben fatto rimane un vino validissimo... e visto che non siamo qui a "smacchiare giaguari"... ma più semplicemente a scrivere "racconti di eno-esperienze"... senza troppo "menarla su" stappo, bevo e ve la racconto...
Nel bicchiere
non aspettatevi spunti originali, l'idea di base é produrre un vino Bordeaux style... Il colore è un rubino intenso e profondo,
abbastanza concentrato, il ventaglio olfattivo è ampio ma tagliente, l'italianissimo Sangiovese fa la sua parte, c’è
tensione alcolica e una vinosità di fondo a conferire quel tocco in più, ad un
bouquet che affonda nei classici sentori dei supertuscan barricati, un bel
frutto rosso-nero maturo, ma soprattutto note di spezie e legno, come pepe,
cannella, tabacco, caffè, il dolciastro della vaniglia e della liquirizia, cuoio e grafite, avvolte
da una leggera tostatura di fondo. Al palato ha un bel impatto, caldo e
robusto, corposo, con una piacevole sensazione alcolica (13.5%vol.). Non
pensate però ad un supertuscan tutto muscoli, il vino è sempre in equilibrio,
grazie ad un utilizzo sapiente dei legni, che lavorando sui fianchi, conferiscono finezza ed
eleganza, senza risultare mai invadenti. Il tannino è vigoroso ma vellutato, consentendo una beva appagante e mai pesante,
in un mix ben bilanciato tra una consistenza polposa, il piccantino delle
spezie e piacevoli note balsamiche, che introducono un finale lungo e
persistenze dal retrogusto di vaniglia e liquirizia.
Inutile dire che il vino sfoggia completezza ed eleganza, ideale se dovete invitare a cena una nuova "fiamma", questo Rocca di Frassinello, può essere ottima arma di conquista e seduzione.
Vino alla moda, vino dell'enologo, tuscan wine, vino per i salotti buoni, vino borghese, vino omologato... disprezzatelo come più vi piace "compagni" di bicchiere... ma rimane un vino stilisticamente ineccepibile... bevete e godete... poi domani torniamo alla ricerca di un vino che possa raccontarci la storia di qualche piccolo vignaiolo di terroir. Come piace a noi.
Inutile dire che il vino sfoggia completezza ed eleganza, ideale se dovete invitare a cena una nuova "fiamma", questo Rocca di Frassinello, può essere ottima arma di conquista e seduzione.
Vino alla moda, vino dell'enologo, tuscan wine, vino per i salotti buoni, vino borghese, vino omologato... disprezzatelo come più vi piace "compagni" di bicchiere... ma rimane un vino stilisticamente ineccepibile... bevete e godete... poi domani torniamo alla ricerca di un vino che possa raccontarci la storia di qualche piccolo vignaiolo di terroir. Come piace a noi.
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