sabato 25 maggio 2013

AYSE Brut - Vin de Savoie A.O.P. - Domaine Belluard et Fils


...non posso che esaltare questo brut per la sua bontà e la sua perfetta sinergia tra la sapidità e la spuma che si dissolve lentamente sul palato lasciando una bella sensazione di freschezza, quasi a creare territoriali suggestioni alpine. 

Preparatevi nelle prossime settimane a qualche “novità” o meglio a qualche vino non proprio classico per questo blog… Avionblu mi ha proposto di assaggiare alcune bottiglie particolari. Non solo quella di oggi, ma parleremo anche di birra vinificata con uve moscato, sidro di mele, un rosso di Ibiza aromatizzato al timo e il progetto Pandora per arrivare a produrre il vino meno nocivo del mondo!! Quindi un po’ di cose nuove e particolari… e allora se in fatto di bollicine, Francia vuol dire soprattutto Champagne, noi oggi partiamo con uno spumante della Savoia.

Prima di iniziare con la degustazione permettetemi una piccola introduzione, perché i lettori più attenti si staranno domandando come mai dedico spazio ad uno spumante, visto che ho sempre dichiarato di non avere un grande amore per il vino con le bolle. Certo qualche buona bottiglia di champagne mi é capitata (Ruinart, Philipponnat), ma al di là del piacevole brindisi, non sono bastate per convincere il sottoscritto, ad interessarsi al mondo delle bollicine. Ho quindi pochi assaggi alla spalle e conoscenze limitate in materia, ma proverò comunque a raccontarvi (spero degnamente) di questa bottiglia e del suo produttore, perché il buon Andrea me l’ha presentata come un ottimo spumante metodo classico di stampo francese.

Siamo ad Ayse, nella valle dell'Arve, tra il monte Bianco e il lago di Ginevra. Qui nel 1947 nasce il Domaine Belluard, che attualmente é gestito da Dominique... La particolarità di questo Domaine é sono i 10 ettari di vigneti, coltivati con un'uva a bacca bianca chiamata Gringet praticamente sconosciuta e che si coltiva solo qui. Una piccola appellation di circa 22 ettari, quasi la metà nelle sapienti mani di Dominique, mentre una dozzina di piccoli produttori si spartiscono i restanti 12 ettari. Le viti di circa 50 anni, sorgono a circa 450 metri su un terreno roccioso, composto da sedimenti calcareo-argillosi e piccoli ciotoli. Per valorizzare questo vitigno, si é praticato un importante lavoro di valorizzazione del terroir, rivitalizzando il suole e le vigne, passando all'agricoltura biodinamica e sostituendo all'acciaio delle particolari vasche a forma di uovo in cemento naturale. 

Il Brut in questione denominato semplicemente Ayse,  altro non é che uno spumante prodotto con il metodo champenoise. Un Crémant per dirla alla francese, prodotto con uve Gringet in purezza, con 2 anni di affinamento sui lieviti prima della sboccatura.

Verso e trovo uno spumante di bella eleganza, nel suo giallo luminoso dai riflessi oro, sovrastato da un bella spuma soffice e gonfia che si dissolve in pochi secondi. Il suo punto di forza è indubbiamente il perfetto equilibrio tra le componenti gusto-olfattive. Morbido, fine, snello e leggermente cremoso nella spuma, di bella fragranza al naso senza dimenticare una decisa punta minerale di grande slancio. Entusiasma soprattutto alla beva, buonissimo riempie bene la bocca come il morso ad un croissant, ma con delicatezza e fluidità invidiabili. Una beva fresca, vibrante e appagante. 

Soprattutto per chi come il sottoscritto, non ama molto le bolle “artificiose” che spesso gonfiano, qui si ha una piacevole sensazione di naturalezza proprio nelle bollicine, soffici e perfettamente dosate… Nello scusarmi per la scarsa “tecnicità” del giudizio, non posso che esaltare questo brut per la sua bontà e la sua perfetta sinergia tra la sapidità e la spuma che si dissolve lentamente sul palato lasciando una bella sensazione di freschezza, quasi a creare territoriali suggestioni alpine. 

E' la parola inesperta di un bevitore della festa, ma sono sicuro che anche gli appassionati del genere, possono trovare grande soddisfazione con questo spumante nel calice. Il prezzo é sulle 22 euro, ed in tempo di crisi, può essere una valida alternativa francese ai più costosi champagne. Provatelo, bello fresco al tramonto con in sottofondo (ma neanche più di tanto…un po’ di volume ci vuole!!) Odelay di Beck… album straordinariamente godibile e a suo modo originale… un po’ come questo Ayse… ma fate attenzione... un binomio del genere può creare dipendenza.
 

Nessun commento:

Posta un commento

PIACIUTO L'ULTIMO POST?? ALLORA LEGGITI ANCHE QUESTI >>

Clicca sulla foto per accedere al post....

3 PACCHE SULLA SPALLA!! STAPPATI 2015.... ECCO LA PLAYLIST!!

3 PACCHE SULLA SPALLA!! STAPPATI 2015.... ECCO LA PLAYLIST!!
Il solito grande classico di fine anno... puntuale come il mercante in fiera, eccovi la playlist di questo 2015...

GATTINARA RISERVA 2006 - D.O.C.G. - Paride Iaretti

GATTINARA RISERVA 2006 - D.O.C.G. - Paride Iaretti
...ritroverete in questo sorso di Gattinara un vino autentico… Il collegamento imprescindibile di vigna, uomo e terra.

VIS 2011 - Barbera d'Asti Superiore D.O.C.G. - Crealto

VIS 2011 - Barbera d'Asti Superiore D.O.C.G. - Crealto
Ancora Crealto, ancora un grande vino... prendetemi alla lettera, la loro Barbera affinata in terracotta è una chicca che sorprende e affascina...

LA TERRA TREMA 2015 - 9°edizione

LA TERRA TREMA 2015 - 9°edizione
"Per noi acquistare una bottiglia di vino, significa acquistare consapevolezza e sapere, oltre che la gioia di godere di un vino come poesia"

PINOT NERO 2010 - Toscana I.G.T. - Voltumna

PINOT NERO 2010 - Toscana I.G.T. - Voltumna
Se avete passato uggiosi pomeriggi a consumare i vinili di Joy division, The Cure, Siouxsie and the Banshees, Bauhaus... non potete rimanere indifferenti al pinot nero di Voltumna.

VB1 VERMENTINO 2010 - Riviera Ligure di Ponente D.O.C. - Tenuta Selvadolce

VB1 VERMENTINO 2010 - Riviera Ligure di Ponente D.O.C. - Tenuta Selvadolce
Uno dei migliori assaggi della Riviera Ligure di Ponente... uno di quei casi in cui è il vino nel bicchiere che parla (...anche al posto del vignaiolo...)

ALTEA ROSSO 2012 - Sibiola I.G.T. - Altea Illotto

ALTEA ROSSO 2012 - Sibiola I.G.T. - Altea Illotto
Serdiana prov. di Cagliari, a pochi metri da dove nasce il vino status symbol dell'enologia sarda, troviamo una bella realtà di bio-resistenza contadina...

RIBOLLA GIALLA 2013 - I.G.P. delle Venezie - I Clivi

RIBOLLA GIALLA 2013 - I.G.P. delle Venezie - I Clivi
Una ribolla che è un soffio di vento... lontani anni luci dai bianchi "tamarrosi" a pasta gialla, tropicalisti, dolciastri, bananosi e polposi.

BARBARESCO CURRA' 2010 - D.O.C.G. - Cantina del Glicine

BARBARESCO CURRA' 2010 - D.O.C.G. - Cantina del Glicine
...piccola, artigianale, familiare, storica… un passo indietro nel tempo... la bottiglia giusta per l'autunno che verrà...

FIANO DI AVELLINO 2012 - D.O.P. - Ciro Picariello

FIANO DI AVELLINO 2012 - D.O.P. - Ciro Picariello
Niente enologo, niente concimi, approccio artigianale e tanta semplicità affinché il vino possa esprimere al meglio il territorio. Se dici Fiano, Ciro Picariello è un punto di riferimento assoluto.

DOS TIERRAS 2011 - Sicilia I.G.T. - Badalucco de la Iglesia Garcia

DOS TIERRAS 2011 - Sicilia I.G.T. - Badalucco de la Iglesia Garcia
...una fusione eno-culturale vincente, un vino che intriga, incuriosisce e si lascia amare, un vino del sole e della gioia, della bellezza territoriale e popolare che accomuna Spagna e Sicilia.

RENOSU BIANCO - Romangia I.G.T. - Tenute Dettori

RENOSU BIANCO - Romangia I.G.T. - Tenute Dettori
...quello che entusiasma del Renosu Bianco è tutto il suo insieme, dalla sua naturalità alla sua originalità, mantenendo una piacevole semplicità nel sorso...

CINQUE VINI, TRE SORELLE, UN TERRITORIO > TUTTI I ROSSI DEL CASTELLO CONTI... IL POST DEFINITIVO

CINQUE VINI, TRE SORELLE, UN TERRITORIO > TUTTI I ROSSI DEL CASTELLO CONTI... IL POST DEFINITIVO
Conosco e bevo "Castello Conti" da alcuni anni, e provo una profonda ammirazione per i loro vini e per il lavoro "senza trucchi" di Elena e Paola. Da una recente visita con degustazione presso la loro cantina di Maggiora, é nata una sorta di collaborazione appassionata, che mi ha permesso di gustare l'intera produzione di rossi del Castello, che oggi in questo mega-post ho il piacere di raccontarvi alla mia maniera...

ACQUISTI IN CANTINA... A VOLTE I CONTI NON TORNANO !!

ACQUISTI IN CANTINA... A VOLTE I CONTI NON TORNANO !!
da "Le vie del vino" di Jonathan Nossiter... < - In cantina questo Volnay, che qui é a 68 euro, ne costa più o meno 25. Quindi non sono i De Montille ad arricchirsi. Ma quando arriva a Parigi o a New York, il vino costa almeno il doppio che dal produttore. - Quindi per noi che abitiamo in Francia val la pena di andare a comprare direttamente da lui. - Si in un certo senso, il ruolo dell'enoteca in città è quello di aprirti le porte per farti scoprire il tuo gusto personale, e di esserti utile quando hai bisogno di qualcosa rapidamente. Poi spetta a te stabilire una relazione diretta con il produttore >

NON STRESSATECI IN ENOTECA !!

NON STRESSATECI IN ENOTECA !!
...Anche se sono un po’ più giovane e indosso il parka con le pins non significa che entro per mettermi sotto il giubbotto le bottiglie di Petrus fiore all’occhiello della vostra enoteca, quindi evitate di allungare il collo o sguinzagliarmi alle spalle un commesso ogni volta che giro dietro allo scaffale.