...non posso che esaltare questo brut per la sua bontà e la sua
perfetta sinergia tra la sapidità e la spuma che si dissolve lentamente sul
palato lasciando una bella sensazione di freschezza, quasi a creare
territoriali suggestioni alpine.
Preparatevi
nelle prossime settimane a qualche “novità” o meglio a qualche vino non proprio
classico per questo blog… Avionblu mi ha proposto di assaggiare
alcune bottiglie particolari. Non solo quella di oggi, ma parleremo anche di
birra vinificata con uve moscato, sidro di mele, un rosso di Ibiza aromatizzato
al timo e il progetto Pandora per arrivare a produrre il vino meno nocivo del
mondo!! Quindi un po’ di cose nuove e particolari… e allora se in fatto di
bollicine, Francia vuol dire soprattutto Champagne, noi oggi partiamo con uno
spumante della Savoia.
Prima
di iniziare con la degustazione permettetemi una piccola introduzione, perché i
lettori più attenti si staranno domandando come mai dedico spazio ad uno
spumante, visto che ho sempre dichiarato di non avere un grande amore per il
vino con le bolle. Certo qualche buona bottiglia di champagne mi é capitata
(Ruinart, Philipponnat), ma al di là del piacevole brindisi, non sono bastate
per convincere il sottoscritto, ad interessarsi al mondo delle bollicine. Ho
quindi pochi assaggi alla spalle e conoscenze limitate in materia, ma proverò
comunque a raccontarvi (spero degnamente) di questa bottiglia e del suo
produttore, perché il buon Andrea me l’ha presentata come un ottimo spumante
metodo classico di stampo francese.
Siamo
ad Ayse, nella valle dell'Arve, tra il monte Bianco e il lago di Ginevra. Qui
nel 1947 nasce il Domaine Belluard, che attualmente é gestito da Dominique...
La particolarità di questo Domaine é sono i 10 ettari di vigneti, coltivati con
un'uva a bacca bianca chiamata Gringet praticamente sconosciuta e che si
coltiva solo qui. Una piccola appellation di circa 22 ettari, quasi la metà
nelle sapienti mani di Dominique, mentre una dozzina di piccoli produttori si
spartiscono i restanti 12 ettari. Le viti di circa 50 anni, sorgono a circa 450
metri su un terreno roccioso, composto da sedimenti calcareo-argillosi e
piccoli ciotoli. Per valorizzare questo vitigno, si é praticato un importante
lavoro di valorizzazione del terroir, rivitalizzando il suole e le vigne,
passando all'agricoltura biodinamica e sostituendo all'acciaio delle
particolari vasche a forma di uovo in cemento naturale.
Il Brut in questione denominato semplicemente Ayse, altro non é che uno spumante prodotto con il metodo champenoise. Un Crémant per dirla alla francese, prodotto con uve Gringet in purezza, con 2 anni di affinamento sui lieviti prima della sboccatura.
Verso
e trovo uno spumante di bella eleganza, nel suo giallo luminoso dai riflessi
oro, sovrastato da un bella spuma soffice e gonfia che si dissolve in pochi
secondi. Il suo punto di forza è indubbiamente il perfetto equilibrio tra le
componenti gusto-olfattive. Morbido, fine, snello e leggermente cremoso nella
spuma, di bella fragranza al naso senza dimenticare una decisa punta minerale
di grande slancio. Entusiasma soprattutto alla beva, buonissimo riempie bene la
bocca come il morso ad un croissant, ma con delicatezza e fluidità invidiabili.
Una beva fresca, vibrante e appagante.
Soprattutto
per chi come il sottoscritto, non ama molto le bolle “artificiose” che spesso
gonfiano, qui si ha una piacevole sensazione di naturalezza proprio nelle
bollicine, soffici e perfettamente dosate… Nello scusarmi per la scarsa
“tecnicità” del giudizio, non posso che esaltare questo brut per la sua bontà e
la sua perfetta sinergia tra la sapidità e la spuma che si dissolve lentamente
sul palato lasciando una bella sensazione di freschezza, quasi a creare
territoriali suggestioni alpine.
E'
la parola inesperta di un bevitore della festa, ma sono sicuro che anche gli
appassionati del genere, possono trovare grande soddisfazione con questo
spumante nel calice. Il prezzo é sulle 22 euro, ed in tempo di crisi, può
essere una valida alternativa francese ai più costosi champagne. Provatelo, bello
fresco al tramonto con in sottofondo (ma neanche più di tanto…un po’ di volume
ci vuole!!) Odelay di Beck… album straordinariamente godibile e a suo modo
originale… un po’ come questo Ayse… ma fate attenzione... un binomio del genere
può creare dipendenza.
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