Come ho già raccontato nella recensione del Barbera d'Asti, una delle ultime domeniche di ottobre, ci siamo recati con tutti i soci della cooperativa Totem alla fiera del tartufo di Moncalvo. Ovviamente non solo tartufo, anzi, nella grande piazza invasa da bancarelle e stand, abbiamo trovato tutto il meglio della produzione eno-gastronomica piemontese, in particolare dell' astigiano e del Monferrato.
Dopo assaggi e degustazioni varie, mi imbatto nella bancarella del sign. Bersano produttore vinicolo di Stazione Portacomaro, provincia di Asti, che ci fa assaggiare i suoi ottimi vini piemontesi. Ringraziamo per la degustazione e acquistiamo due bottiglie di rosso, per la precisione una boccia di Grignolino d'Asti e ovviamente, una di Barbera fermo.
Della Barbera non saprete nulla, l'abbiamo scolata più di un anno fa e sarebbe impossibile scriverne in maniera accurata. Posso comunque garantire sull'ottima qualità del prodotto (che per essere precisi si chiama Curentun, Barbera d'Asti Rinforzo).
Posso invece dirvi qualcosa in merito a questo Confinale 2008, un Grignolino d'Asti prodotto dalla Cascina Brichetto, come dicevo di proprietà del sign. Bersano Francesco. Trattasi di una piccola azienda vinicola a conduzione familiare, che produce vini del territorio con genuina passione per la terra e la vite.
Il loro Grignolino, rispecchia a pieno le caratteristiche di un vino del genere, come ho già detto nella recensione del Grignolino Liedholm, questo é un vino particolare, per alcuni minore, ma sicuramente non omologato hai più famosi vini a base Cabernet o Merlot. Anche il sottoscritto pur amando i vini autentici che dimostrano un bel legame con il territorio di origine, ho sempre riscontrato nel Grignolino una punta di acidità e asprezza che lo rende di non facilissima bevuta.
Per produrre questo Confinale, vengono utilizzate esclusivamente uve Grignolino in purezza, con un leggero affinamento in botti di legno. Niente di particolare quindi nel processo di vinificazione e invecchiamento. Un vino dal non altissimo grado alcolico (12,5%vol. nel 2008), da bersi giovane, entro i 3-4 anni dalla data di imbottigliamento.
Nel bicchiere notiamo un colorito rosso rubino piuttosto spento, con leggeri riflessi arancio dovuti all'invecchiamento. Piuttosto fluido e di buona trasparenza. Al naso caratteristico profumo, piuttosto delicato e bilanciato, con piccoli sentori fruttati sostenuti da una discreta punta alcolica. Al palato, tutto quello che ti aspetti da un buon Grignolino, freschezza, fluidità, bevibilità.. non un vino rotondo e avvolgente, ma snello, asciutto, leggermente tannico e amarognolo. Come sempre per questo vino il caratteristico effetto astringente e asprigno. Buon finale persistente.
Nel complesso una buona versione di Grignolino, che come detto deve piacere e a me ogni tanto non dispiace provare una bottiglia di questo caratteristico vino piemontese. Aggiungeteci che alla fiera di Moncalvo ho potuto acquistarlo per soli 5 euro e anche la carinissima e semplice veste grafica dell'etichettatura premia l'acquisto di questa bottiglia.
Non trattandosi di un vino di grande corpo e struttura si può bere giovane, non é necessario stappare in anticipo e potete servirlo anche d'estate sui 15-16 gradi, ideale per chi non ama i bianchi, potete infatti abbinarlo con carni bianche o pesci grassi (tipo salmone o anguilla per intenderci).
Nella speranza di poter tornare l'anno prossimo alla fiera di Moncalvo e acquistare ancora qualche bottiglia dallo stand del Bric di Bersan della Cascina Ronchetto (vorrei provare il vostro Canunet), rimango soddisfatto da questo onesto Grignolino.
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