"Il vino é un essere vivente. Amo immaginare l'anno in cui sono cresciute le uve di un vino. E amo immaginare le persone che hanno curato e vendemmiato quelle uve." da Sideways (In viaggio con Jack) - Citazione riportata sulla retro-etichetta di questa bottiglia.
Giusto
giusto un anno fa, ho incontrato i vini e i vignaioli di Crealto a Vini
di Vignaioli di Fornovo (scusate il gioco di parole ma é “stupidamente” voluto...)
dove ho assaggiato i quattro vini in degustazione e chiacchierato un po'
con Eleonora... dei loro vini e della loro storia… (vi rimando al post dedicato
al Marcaleone il loro Grignolino anarchico per gli approfondimenti del caso…).
Al
cospetto di una generazione di trentenni made in Italy passivi e senza senso
critico, che non riescono ad andare oltre al telecomando di Sky, provo sempre
un mix di rispetto ed invidia per chi dimostra in maniera costruttiva e
propositiva, il coraggio e la forza di volontà nel prendere la vita di petto,
mandare "affanculo" l'insopportabile ed iniziare ad essere
protagonisti del proprio destino... lasciare il grigiore e tornare a
"respirare"... non è una scelta imprenditoriale (o almeno non solo…)
ma una scelta sovversiva e critica… un ritorno alla radici che assume un valore “etico e politico”, che poi ritroviamo (come nel caso di Crealto) in vini senza compromessi, figli di un approccio naturale e rispettoso dell'ambiente e della biodiversità in vigna.
"Cambio vita" é la scelta che ha dato il via anche a questa realtà, che nel giro di pochi anni non solo é riuscita a valorizzare un terroir importante (siamo ad Alfiano Natta terra di vignaioli e patria storica del Grignolino Casalese. Proprio qui cinquant'anni fa Carlo Quarello "il maestro del Grignolino" diede vita all'azienda agricola) e proporre vini territoriali e passionali di indiscusso valore, oltre a ristrutturare il casolare che li ospita, oggi diventato un "gioiello" con tanto di agriturismo e ristorante. Insomma non vi resta che farvi un giro nel Monferrato e farvi guidare in cantina da Luigi ed Eleonora e deliziarvi con i piatti dei cuochi Elisa ed Andrea. Insomma... appassionati di enoturismo questo é un posto da non mancare... non posso ancora pronunciarmi in merito, ma prossimamente vedrò di recuperare... soprattutto assaggiando i nuovi vini (sono rimasto fermo a 5...)
Tornando all'argomento principale di questo post... ovvero la Barbera... ne vengono prodotte due tipologie, l'Agricolae, che fa solo acciaio, più fresca e beverina e La Svolta, che oggi mi scolo nella sua versione 2010. Una parte dei 5 ettari vitati sono dedicati a questa storica uva del Monferrato, un vigneto con poco più di 10 anni di età, 5000 piante per ettaro che affondano le radici su un terreno limo-argilloso (il nome Crealto deriva infatti da crea... ovvero argilla). Ovviamente solo zolfo e rame in vigna, olii vegetali, preparati biodinamici e sovesci per rinvigorire il terreno. Niente trucchi nemmeno in cantina... con fermentazioni spontanee e solfiti ridotti all'osso (ma ho come la sensazione che prima o poi i ragazzi arriveranno anche ad un vino senza solfiti). Per questa Barbera fermentazione di una quindicina di giorni in inox, quindi affinamento "ponderato" nei legni, con circa 9 mesi di "evoluzione" tra barriques (in predominanza di 2° e 3° passaggio) e tonneaux.
"Cambio vita" é la scelta che ha dato il via anche a questa realtà, che nel giro di pochi anni non solo é riuscita a valorizzare un terroir importante (siamo ad Alfiano Natta terra di vignaioli e patria storica del Grignolino Casalese. Proprio qui cinquant'anni fa Carlo Quarello "il maestro del Grignolino" diede vita all'azienda agricola) e proporre vini territoriali e passionali di indiscusso valore, oltre a ristrutturare il casolare che li ospita, oggi diventato un "gioiello" con tanto di agriturismo e ristorante. Insomma non vi resta che farvi un giro nel Monferrato e farvi guidare in cantina da Luigi ed Eleonora e deliziarvi con i piatti dei cuochi Elisa ed Andrea. Insomma... appassionati di enoturismo questo é un posto da non mancare... non posso ancora pronunciarmi in merito, ma prossimamente vedrò di recuperare... soprattutto assaggiando i nuovi vini (sono rimasto fermo a 5...)
Tornando all'argomento principale di questo post... ovvero la Barbera... ne vengono prodotte due tipologie, l'Agricolae, che fa solo acciaio, più fresca e beverina e La Svolta, che oggi mi scolo nella sua versione 2010. Una parte dei 5 ettari vitati sono dedicati a questa storica uva del Monferrato, un vigneto con poco più di 10 anni di età, 5000 piante per ettaro che affondano le radici su un terreno limo-argilloso (il nome Crealto deriva infatti da crea... ovvero argilla). Ovviamente solo zolfo e rame in vigna, olii vegetali, preparati biodinamici e sovesci per rinvigorire il terreno. Niente trucchi nemmeno in cantina... con fermentazioni spontanee e solfiti ridotti all'osso (ma ho come la sensazione che prima o poi i ragazzi arriveranno anche ad un vino senza solfiti). Per questa Barbera fermentazione di una quindicina di giorni in inox, quindi affinamento "ponderato" nei legni, con circa 9 mesi di "evoluzione" tra barriques (in predominanza di 2° e 3° passaggio) e tonneaux.
Un bel color rubino vivo e brillante, intenso e profondo
con riflessi che tendono al granato… bello da vedere, sfoggia una certo
“appeal”. Naso discreto per intensità, persistenza, ampiezza… olfatto in levare tra note
di dolce frutta matura (non fatevi ingannare… quando dico frutta matura...
immaginatevi un bel frutto rosso sano e vivo appena raccolto dalla pianta in
una bella giornata di sole… e non un frutto stra-maturato e ridotto in
poltiglia zuccherosa buono solo per essere spalmato sulla crostata…),
un accenno di alcol e poi spazio alle suggestioni autunnali di una passeggiata nel bosco, fino a raggiungere un campo di violette e concludere con note “barricadere” ottimamente
dosate… legno, spezie, pepe, cacao… La beva è piena e tonda, ma finezza e
dinamicità la rendono estremamente scorrevole, piacevole ed equilibrata. Piuttosto dolce é Barbera decisamente amabile, che non disdegna un fondo terroso-amarognolo e buona sapidità che conferisce freschezza al tutto.
E' una gran bel bere, e i riconoscimenti arrivati non sono figli del caso ma del lavoro attento e rispettoso svolto da Crealto... un percorso impegnativo chiaro, ma che in tempi piuttosto brevi é riuscito a dare risultati importanti. Bravi i ragazzi a "pescare" vigneti di qualità, nel saperli gestire in maniera non invasiva, nel valorizzare la biodiversità del luogo, nel lavorare intelligentemente in cantina, nel mettre amore nel proprio lavoro... ed é anche questo a fare la differenza nel bicchiere!!
Pollici alti per la Svolta quindi, anche se (giusto per non risultare stucchevole nell'esaltare i pregi di Crealto...) a gusto personale con qualche eccesso di dolcezza, fin troppo amabile (ma nasce già così "dolce" in vigna, quindi "ruffianaggine" non cercata ma naturale)... con il grande pregio di riuscire comunque ad esprimere a pieno il carattere del vitigno.
Anche se oggi la Barbera é uva da cui si ricavano vini "importanti", per quanto mi riguarda é sempre stato il vino "operaio", quello da bere sui tavoloni dei circoli cooperativi, quello che mio papà e mio nonno imbottigliavano la domenica mattina. Vino da bicchierozzo e non da ballon, anche se nelle sue espressioni più "alte", ha dimostrato di adattarsi benissimo alle barriques e concedersi tonda e piena... ma in cuor mio (soprattutto quando si parla di Monferrato) mi aspetto sempre un bicchiere tagliente, rustico e un po' sgraziato, dove la dolcezza entra in un gioco continuo di contrasti con un'acidità spiccata.
Vino che non vi deluderà e che potete fare vostro per un prezzo decisamente onesto (se non ricordo male... circa 8 euro a Fornovo... tra le 10-12 in enoteca...)... che altro aggiungere... il futuro é dalla loro parte... soprattutto ora che sono state gettate le basi anche per la seconda generazione di vignaioli... (i miei auguri ragazzi)... Crealto é associata alla Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti e li potete trovare ogni anno a Vini Veri. Devo aggiungere altro per convincervi? Non resta che mettere in moto la macchina direzione Alfiano Natta... e scoprire che al di là dei proclami delle guide, il buono, pulito e giusto esiste davvero...
E' una gran bel bere, e i riconoscimenti arrivati non sono figli del caso ma del lavoro attento e rispettoso svolto da Crealto... un percorso impegnativo chiaro, ma che in tempi piuttosto brevi é riuscito a dare risultati importanti. Bravi i ragazzi a "pescare" vigneti di qualità, nel saperli gestire in maniera non invasiva, nel valorizzare la biodiversità del luogo, nel lavorare intelligentemente in cantina, nel mettre amore nel proprio lavoro... ed é anche questo a fare la differenza nel bicchiere!!
Pollici alti per la Svolta quindi, anche se (giusto per non risultare stucchevole nell'esaltare i pregi di Crealto...) a gusto personale con qualche eccesso di dolcezza, fin troppo amabile (ma nasce già così "dolce" in vigna, quindi "ruffianaggine" non cercata ma naturale)... con il grande pregio di riuscire comunque ad esprimere a pieno il carattere del vitigno.
Anche se oggi la Barbera é uva da cui si ricavano vini "importanti", per quanto mi riguarda é sempre stato il vino "operaio", quello da bere sui tavoloni dei circoli cooperativi, quello che mio papà e mio nonno imbottigliavano la domenica mattina. Vino da bicchierozzo e non da ballon, anche se nelle sue espressioni più "alte", ha dimostrato di adattarsi benissimo alle barriques e concedersi tonda e piena... ma in cuor mio (soprattutto quando si parla di Monferrato) mi aspetto sempre un bicchiere tagliente, rustico e un po' sgraziato, dove la dolcezza entra in un gioco continuo di contrasti con un'acidità spiccata.
Vino che non vi deluderà e che potete fare vostro per un prezzo decisamente onesto (se non ricordo male... circa 8 euro a Fornovo... tra le 10-12 in enoteca...)... che altro aggiungere... il futuro é dalla loro parte... soprattutto ora che sono state gettate le basi anche per la seconda generazione di vignaioli... (i miei auguri ragazzi)... Crealto é associata alla Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti e li potete trovare ogni anno a Vini Veri. Devo aggiungere altro per convincervi? Non resta che mettere in moto la macchina direzione Alfiano Natta... e scoprire che al di là dei proclami delle guide, il buono, pulito e giusto esiste davvero...
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