...buon equilibrio tra robustezza e bevibilità, non risultando mai banale e facilotto ma rustico e territoriale, mantenendo il suo carattere fino all'ultima goccia.
E’ con immenso piacere e devozione che torno a parlare di Aldrighetti e dei suoi vini, spesso protagonisti nei post di Simodivino (ho già scritto in passato del suo Amarone, ma ritorna anche negli eno-racconti “La Terra Trema” e “Arriva Natale...la tredicesima buttiamola nel vino”). Anche se é un piccolo produttore, probabilmente poco conosciuto ai più, sicuramente riscuote grandi consensi tra gli eno-appassionati che frequentano la Terra Trema, visto che il suo banco assaggi è sempre affollato e se arrivi tardi… del suo Amarone non ne rimane nemmeno una goccia!
Questa piccola azienda agricola di Lorenzo e Cristoforo Aldrighetti occupa 4 ettari di vigneto nel comune di Marano (Verona) ed é gestita a conduzione familiare e tradizionale, per una produzione di circa 10.000 bottiglie l’anno, dall'Amarone al Recioto passando dal Valpolicella. Davvero una bella espressione del territorio, una cultura vinicola tramandata da generazioni che é ben rappresentata dal sign. Aldrighetti “il grande vecchio della Valpolicella” (così mi piace affettuosamente definirlo) che ritrovo ogni anno al Leoncavallo, apparentemente quasi timido e fuori luogo, ci delizia con il suo Amarone, proposto come se fosse il più semplice dei vini, ad un prezzo che non teme rivali in rapporto alla qualità del prodotto.
Quest'anno ho deciso di provare il suo Ripasso, vino forse poco capito, ma che il sottoscritto beve sempre con gran piacere. Il Ripasso Aldrighetti viene prodotto come tradizione comanda, ovvero il classico mix delle 3 autoctone uve della Valpolicella (Corvina, Rondinella e Corvinon). La raccolta manuale delle uve avviene nella prima metà di ottobre, con vinificazione in acciaio, prima della rifermentazione sulle vinacce dell'Amarone (il così detto Ripasso…). L'affinamento in botti di rovere grandi é di 2 anni, mentre in bottiglia riposa per 3 mesi. Nel bicchiere spicca per concentrazione e per il colorito rosso granata molto carico, con unghia rosso rubino.
Al naso attacca in sordina, ma dopo un paio di rotazioni sprigiona tutta la sua forza, con bouquet pieno e vinoso, dalla vena alcolica marcata (14%vol), prima di aprirsi e far uscire pungenti note speziate e più dolci aromi fruttati. Alla beva, nonostante sia un vino di corpo e struttura, risulta assai piacevole e godibilissimo. Alcolico e potente in ingresso, ma anche amabile e succoso al palato, grazie ad un tannino rotondo che lo rendono caldo e avvolgente. Io lo trovo ideale soprattutto a tavola, grazie al suo buon equilibrio tra robustezza e bevibilità, non risultando mai banale e facilotto ma rustico e territoriale, mantenendo il suo carattere fino all'ultima goccia.
In tutto questo metteteci una bella veste grafica e un prezzo abbordabilissimo (7 euro) per un vino che non sfigurerebbe in una degustazione alla cieca con altri Ripasso più blasonati.
Davvero un piacere comprare e bere i vini dell' Aldrighetti e un ringraziamento va anche agli organizzatori de La Terra Trema per averci permesso di scoprire questa piccola, grande famiglia di vignaioli.
Questa piccola azienda agricola di Lorenzo e Cristoforo Aldrighetti occupa 4 ettari di vigneto nel comune di Marano (Verona) ed é gestita a conduzione familiare e tradizionale, per una produzione di circa 10.000 bottiglie l’anno, dall'Amarone al Recioto passando dal Valpolicella. Davvero una bella espressione del territorio, una cultura vinicola tramandata da generazioni che é ben rappresentata dal sign. Aldrighetti “il grande vecchio della Valpolicella” (così mi piace affettuosamente definirlo) che ritrovo ogni anno al Leoncavallo, apparentemente quasi timido e fuori luogo, ci delizia con il suo Amarone, proposto come se fosse il più semplice dei vini, ad un prezzo che non teme rivali in rapporto alla qualità del prodotto.
Quest'anno ho deciso di provare il suo Ripasso, vino forse poco capito, ma che il sottoscritto beve sempre con gran piacere. Il Ripasso Aldrighetti viene prodotto come tradizione comanda, ovvero il classico mix delle 3 autoctone uve della Valpolicella (Corvina, Rondinella e Corvinon). La raccolta manuale delle uve avviene nella prima metà di ottobre, con vinificazione in acciaio, prima della rifermentazione sulle vinacce dell'Amarone (il così detto Ripasso…). L'affinamento in botti di rovere grandi é di 2 anni, mentre in bottiglia riposa per 3 mesi. Nel bicchiere spicca per concentrazione e per il colorito rosso granata molto carico, con unghia rosso rubino.
Al naso attacca in sordina, ma dopo un paio di rotazioni sprigiona tutta la sua forza, con bouquet pieno e vinoso, dalla vena alcolica marcata (14%vol), prima di aprirsi e far uscire pungenti note speziate e più dolci aromi fruttati. Alla beva, nonostante sia un vino di corpo e struttura, risulta assai piacevole e godibilissimo. Alcolico e potente in ingresso, ma anche amabile e succoso al palato, grazie ad un tannino rotondo che lo rendono caldo e avvolgente. Io lo trovo ideale soprattutto a tavola, grazie al suo buon equilibrio tra robustezza e bevibilità, non risultando mai banale e facilotto ma rustico e territoriale, mantenendo il suo carattere fino all'ultima goccia.
In tutto questo metteteci una bella veste grafica e un prezzo abbordabilissimo (7 euro) per un vino che non sfigurerebbe in una degustazione alla cieca con altri Ripasso più blasonati.
Davvero un piacere comprare e bere i vini dell' Aldrighetti e un ringraziamento va anche agli organizzatori de La Terra Trema per averci permesso di scoprire questa piccola, grande famiglia di vignaioli.
aldrighetti: persone stupende, ottimo amarone a prezzi ridicoli per la qualità del vino
RispondiEliminama secondo me 7,5 per questo ripasso sono esagerati. ripasso e valpolicella a mio avviso sono da scartare.
non male invece il recioto
da scartare non direi proprio... il voto é indicativo e tiene conto di molti fattori, non solo delle qualità organolettiche del vino... altrimenti é chiaro che l'Amarone vale 8 così come il Ripasso può valere un 6,5.... ma come ho detto va interpretato per quello che é... e fa riferimento ovviamente alla categoria, il vino é valido, il produttore eticamente validissimo e il prezzo vantaggiosissimo... vale non vale il voto che gli ho dato, di sicuro non va sotto il 7.
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