"Ci piace pensare che ogni vino parli dell'annata che é stata. Noi ne siamo stati testimoni. Abbiamo partecipato alla sua nascita, con orgoglio possiamo parlarvi di Lui, della sua naturale origine, del suo bisogno di amore. Che sia nel vostro bicchiere messaggio di felicità. Ognuno sia libero di descriverlo come più gli piace, per noi é il Felix e non possiamo che parlarne bene."
Con questa frase riportata sull’etichetta la Tenuta Montiani presenta il suo vino Felix (produce anche un Sangiovese in purezza denominato "Le Terrazze del Merendero"). Quattro righe che racchiudono un mondo e un’idea di vivere e concepire il vino e la natura. Credo non ci sia altro da aggiungere e tutto ciò che scriverò in questo post potrebbe risultare superfluo.
Non conosco direttamente questa azienda agricola biologica e non ne ho mai sentito parlare, almeno fino ad un anno fa, quando mi trovavo a Greve in Chianti presso il Podere le Fornaci ospite per un paio di giorni di Paolo, Sara e le loro caprette, produttori di ottimi formaggi bio. Prima di tornare a casa ho acquistato qualche prodotto autoctono dal piccolo negozietto adiacente al caseificio, dove oltre ai formaggi vengono venduti alcuni prodotti biologici di alcune aziende agricole locali, tra cui il Chianti Classico di Marinai (ottimo… ma ormai un ricordo) e un certo Felix, nome strano e simpatico per un vino, che mi viene caldamente consigliato da Paolo. Ovviamente mi fido, pago, ringrazio, baci e abbracci, un colpo di clacson alle caprette e stasera, dopo 14 mesi di riposo in cantina decido tirargli il collo.
"... ognuno sia libero di descriverlo come più gli piace..." e allora per me il Felix é un vino freakettone, perché ti fa star bene e sa trasmettere allegria.. almeno.. questa é l'idea che mi ha lasciato.
La Tenuta Montiani azienda biologica certificata, si trova a San Polo in Chianti, e da vita al suo progetto vitivinicolo nel 2006, mentre il Felix 2008 sarà il loro primo vino. La fattoria si estende per 25h, 4,5 dei quali coltivati a vigna. Dal 2005 i terreni sono stati convertiti a biologico, per dare vita ad una produzione vinicola il più naturale e tradizionale possibile, partendo dalla vigna, fino al "non" lavoro in cantina, per regalarci vini che sanno esprimere al meglio il terroir di provenienza.
Questo blend dal nome curioso che mi sto per scolare, é dell'annata 2008, quindi il debutto del Felix. Per produrlo viene utilizzato un mix di uve autoctone come il Sangiovese, il Mammolo e il Cannaiolo. Le uve sono coltivate nell'area vinicola del Chianti Classico, con una resa di 45/65 ql., con l'esclusivo utilizzo di rame e zolfo in vigna. La vinificazione avviene senza l'aggiunta di lieviti, per una durata di 20-25 giorni in tini di acciaio, con 30-60 giorni di macerazione sulle proprie fecce. L'affinamento varia dagli otto ai dodici mesi in botti di legno e sei mesi in bottiglia. Gradazione alcolica di 13,5%vol., bella veste grafica e prezzo di acquisto da Paolo sulle 15 euro, se ben ricordo.
Nel bicchiere spicca un bel colorito rosso rubino, piuttosto brillante e di buona trasparenza. Al naso è piuttosto fine ed equilibrato. Attacca leggero, la sua vena alcolica è sottile e solo dopo alcune rotazioni riesce a liberare una leggera vinosità di fondo e una fresca nota acidula, che accompagna sentori di frutta rossa, ciliegie in primis e una lieve punta speziata. Anche al palato ho ritrovato un vino leggero, molto amabile, succoso e croccante. Il tannino é morbido, mai aggressivo, una sottile e acidula vena minerale, conferisce al tutto una bella sensazione di freschezza. Godibilissimo per tutta la degustazione, non spinge mai sull’acceleratore, risultando assai piacevole grazie alle note di frutta rossa che richiamano le sensazioni olfattive. Il finale di media persistenza, rilascia una gradevole sensazione dolciastra che invita al bicchiere successivo.
Per rendere l’idea, siamo ben lontani da un Supertuscan polposo e muscoloso. Personalmente l’ho trovato un vino solare, che profuma di aria fresca, e trasmette sensazioni positive. Lo bevi e ti fa stare bene. Mi é piaciuto per digeribilità e piacevolezza di beva, ma anche per struttura e personalità, mai banale, omologato o eccessivamente ruffiano.
Io me lo sono bevuto a casa, a cena, ma questo é un rosso che merita di essere bevuto in una fresca serata estiva, mentre si ride in compagnia degli amici, con in sottofondo Capossela, che al terzo bicchiere lascerà spazio al delirio balcanico di Bregovic.
Sono proprio contento di aver avuto la possibilità di scoprire la realtà della Tenuta Montiani, esempio tangibile che un altro mondo del vino é possibile. Il Felix può essere fatto solo da persone felici, perché é questo il messaggio che riesce a trasmetterci sorso dopo sorso.
P.S. Stappata e scolata recentemente anche l'annata 2009. Questo Felix devo ammettere che é in continua progressione. Ho notato un ulteriore passo avanti da parte di Montiani. Hanno ulteriormente centrato il "pezzo", regalandoci un'annata ancora più fresca, amabile, appagante... davvero ineccepibile, spicca un bel fruttato elegante senza mai scadere nel marmellatoso, una bella vinosità e un naso davvero piacevole. Tra i migliori vini "natur" assaggiati. A Montiani il gallo é sempre multicolore. Avanti così... voto:8
P.S. Stappata e scolata recentemente anche l'annata 2009. Questo Felix devo ammettere che é in continua progressione. Ho notato un ulteriore passo avanti da parte di Montiani. Hanno ulteriormente centrato il "pezzo", regalandoci un'annata ancora più fresca, amabile, appagante... davvero ineccepibile, spicca un bel fruttato elegante senza mai scadere nel marmellatoso, una bella vinosità e un naso davvero piacevole. Tra i migliori vini "natur" assaggiati. A Montiani il gallo é sempre multicolore. Avanti così... voto:8
pienamente d'accordo con te. l'ho assaggiato ieri a pranzo, bottiglia 2009 che mi è stata regalata l'anno scorso. ieri l'ho aperta e sinceramente mi ha dato molto di più di quello che mi aspettavo. profumato, lungo, quasi masticabile e con un'ottima corrispondenza naso bocca. non avevo ,letto prima la gradazione alcolica e non avendo sentito nessun "bruciorino" allo stomaco credevo fosse nella norma di un sangiovese... al secondo bicchiere mi è venuta la curiosità e vedendo i 13,5 gradi ho capito perchè sorridevo già da un po'...
RispondiEliminaluigi