Mi sarebbe
piaciuto (e al primo sorso un po’ l'ho pensato) definire questo vino "una
sola", ma sarebbe un giudizio-pregiudizio
Eccomi arrivato all'incontro con un mito...finalmente. Al di la di tutto quello che é già stato scritto e detto, nel bene e nel male… il Sassicaia rimane indiscutibilmente un vino mitico. Tutti lo conoscono, anche chi non é proprio appassionato, perché il Sassicaia è indiscutibilmente il vino italiano più rappresentativo nel mondo, quello che ha scritto la storia… questo non significa il “più buono” in assoluto, ma sicuramente é il classico vino che chiunque almeno una volta nella vita vorrebbe provare.
Eccomi arrivato all'incontro con un mito...finalmente. Al di la di tutto quello che é già stato scritto e detto, nel bene e nel male… il Sassicaia rimane indiscutibilmente un vino mitico. Tutti lo conoscono, anche chi non é proprio appassionato, perché il Sassicaia è indiscutibilmente il vino italiano più rappresentativo nel mondo, quello che ha scritto la storia… questo non significa il “più buono” in assoluto, ma sicuramente é il classico vino che chiunque almeno una volta nella vita vorrebbe provare.
Le motivazioni
sono molteplici, in primis l'essere stato definito miglior vino del mondo
(annata ‘85), ma c'è molto altro… la storia di un vino “da tavola” diventato
grande, la storia del suo enologo Giacomo Tachis e del Marchese Incisa della
Rocchetta. Il vino padre di tutti i Supertuscan che ha "stracciato" i
cugini francesi sul loro campo… il taglio bordolese e le barriques. La storia
di Bolgheri che senza il Sassicaia non sarebbe la Bolgheri che conosciamo
oggi, con quel viale di cipressi entrato nella leggenda. Le vetrine delle
enoteche in cui non manca mai, con quei prezzi da capogiro a cui é venduto e
che spesso lo rendono inarrivabile per noi comuni mortali (e infatti questa bottiglia non l'ho comprata!!)... ma soprattutto il “battesimo” Veronelliano in tempi non sospetti. La storia di un vino che ha
noi appassionati figli di Mondovino, risulta un po’ antipatico, per questa sua aurea
aristocratica e da salotto buono, per i 100 punti che il sign. Parker le ha
assegnato (e non sono un fan del famoso critico americano), ecc… ecc…. mettiamoci pure che é un "marchio" talmente rinomato che ci fanno pure gli interni delle 500 (guarda qui se non ci credi!!) resta il
fatto che quando si parla del Sassicaia si entra di prepotenza nell’immaginario
collettivo del vino mito.
Non starò qui a
raccontarvi la storia della tenuta San Guido, del Marchese e del Sassicaia, ci
sono così tanti articoli in rete che diventerebbe operazione inutile e
ripetitiva. Giusto a titolo informativo, ricordo che lo stappato é del 2010 e
si tratta dell'ultima annata che possiamo trovare in commercio. Le condizioni
climatiche hanno imposto una vendemmia ritardata di 2/3 settimane rispetto alle
annate precedenti, quindi verso la metà di ottobre e come molti di voi già sanno,
l'uvaggio che compone questo vino é dato dall'assemblaggio di Cabernet
Sauvignon (85%) e a completamento Cabernet Franc. La vinificazione avviene in
acciaio inox a temperatura controllata (30-31 °C), con macerazione di
due settimane sulle bucce. L'affinamento é in barriques di rovere francese e
dura due anni, a cui seguono 6 mesi in bottiglia. Gradazione alcolica di 13.5%
vol.
Visto che la
domanda più frequente é <com'è il Sassicaia?> e <vale il prezzo?>
allora sarò sbrigativo é vi dico che il mio "pensiero" in merito,
anche se fortemente condizionato dalla giovane età di questa bottiglia. Un
rosso di questa importanza meriterebbe come minimo 4 o 5 anni di cantina prima
di essere stappato, qualcuno ha detto che si tratta di un
"infanticidio" e probabilmente ha ragione, io preferisco dire che si
tratta di un vino ad uno stadio iniziale della sua evoluzione. Sul fatto che
sia un grande vino non si discute... bellissimo nel bicchiere nel suo rosso
rubino intenso, pulito e di grande eleganza. Profumi complessi e bouquet
variegato… la giovane età mette in evidenza soprattutto i sentori legati
all'affinamento nelle barriques, il che significa che oltre ad un frutto
piuttosto vivo a bacca rossa, ribes, mirtilli e la succosità delle amarene,
sono soprattutto le dolci note di vaniglia, cacao e liquirizia a farsi sentire.
La caratteristica che più mi ha colpito è la sua grande eleganza, mentre ho
trovato un vino piuttosto timido per intensità e persistenza. Palato di
grande vivacità... beva ricca di fascino, avvolgente e tridimensionale, dal
tannino dolce e setoso, con una buona acidità che conferisce scorrevolezza e lo
rendono assai bevibile. Al contempo, sempre per questioni di gioventù, vien
fuori un residuo zuccherino eccessivo, soprattutto nel retrogusto finale e
decisamente meno materico di quanto mi aspettassi. Impressiona comunque per
struttura, potenziale evolutivo, pulizia e precisione nel sorso.
Sicuramente un
vino di grande classe ed eleganza. Il giudizio lo lascio in sospeso... chi
stapperà questa bottiglia tra qualche anno saprà dirci se questo 2010 entrerà
di diritto tra le migliori annate di Sassicaia. Di sicuro alcuni accenni di
grafite, cuoio, spezie, erbe (e chi più ne ha più ne metta), lasciano presagire
un ulteriore amplificazione della gamma gusto-olfattiva, mentre le prime
valutazioni a freddo, mi hanno lasciato un po’ perplesso per un eccesso di
dolcezza e sentori tipici delle barriques nuove. Permettetemi comunque di
spezzare una lancia a favore del Sassicaia per la sua incredibile eleganza e
raffinatezza... quando si parla di Supertuscan e di vini a base Cabernet
barricati, spesso ci si trova a "scazzottare" con vini possenti,
ricchi di materia e di alcool... vini che impressionano alla prima "sniffata"
per poi spegnersi lentamente bicchiere dopo bicchiere... il Sassicaia invece ha
un equilibrio e una scorrevolezza alla beva, tipica dei "grandi",
sempre in progressione nel bicchiere, con grande scioltezza e quella
"apparente semplicità" e "naturalezza nel gesto" che
caratterizza solo le esecuzioni dei grandi campioni.
Mi sarebbe
piaciuto (e al primo sorso un po’ l'ho pensato) definire questo vino "una
sola", ma sarebbe un giudizio-pregiudizio, poco obbiettivo, forzato dalla
sua giovane età e dal mio scarso amore per i vini costosi e i Supertuscan.
Quindi alla domanda "vale il prezzo del biglietto?" non saprei
rispondere. Nella categoria dei "bolgheresi" a mio avviso sta
sicuramente sul podio insieme al Solaia e all'Ornellaia... più che altro dovete
chiedervi qual'è il vostro gusto personale... sulla sua grandezza non c'è da
discutere... e se amate il taglio bordolese vale la pazzia (questa annata parte
da 120 euro), se invece come il sottoscritto siete più su altri generi, penso
che con quei soldi sia meglio mettere in cantina un grande Sangiovese o un
grande Nebbiolo (e magari risparmiate pure qualche euro... butto li un
Monprivato di Mascarello ad esempio) o un gran cru di Borgogna (senza scomodare
i mostri sacri... c'è l'imbarazzo della scelta). Come si dice in questi casi...
de gustibus non est disputandum...
Premesso che, ameno di impazzimenti di qualche amico o familiare o di sorprese della sorte, non berrò mai il Sassicaia, visto il prezzo, una cosa mi fa incavolare di brutto da consumatore: con 120€ mi viene venduto un vino ancora molto, forse troppo, giovane. Ma per quella cifra il signor Marchese non si degna neanche di tenersi in cantina il vino 2-3 anni di più, in modo da darmi un vino un pò più "pronto"? Tanto non credo abbia problemi a venderlo lo stesso! Bah...
RispondiEliminaValerio
Sono sul tuo stesso piano.. nel senso che anche per me la bottiglia è arrivata dall'impazzimento di qualche familiare... il vino poi a suo modo é già pronto per il mercato... spetta poi a noi appassionati coccolare le bottiglie migliori e saper attendere il giusto momento per coglierle... ciao e grazie per essere passato!!
EliminaMa chi te lo fa fare di comprarlo?
EliminaMa chi te lo fa fare di comprarlo?
EliminaIo ho in cantina un 2006, che mia moglie mi regalo' per il compleanno. Pero sono quei vini cosi impegnativi (almeno economicamente), che non trovo mai l occasione adeguata per stapparlo. Vedremo...
RispondiEliminaAspettiamo tuo notizie allora... quando stappi facci sapere... anch'io tenevo i vini migliori per le grandi occasioni... poi ho deciso che la grande occasione é quando ne ho voglia io indipendentemente dal calendario!!
RispondiEliminama acidità? cioè da come lo descrivi sembra già fatto con una prospettiva assai ridotta. Non me lo sarei aspettato così elegante.
RispondiEliminaha colpito anche a me per la sua nobile veste al cospetto della giovane età... acidità poca.. avvertibile più che altro nella scorrevolezza della beva...
RispondiEliminaPrezzo assurdo per un vino buono. Con 120 euro compro da 4 a 6 bottiglie di vino molto meglio del Sassicaia, che mi fanno emozionare.
RispondiEliminaScusate ma io ho bevuto l'anno scorso (in una cena di anniversario di matrimonio) ma non mi ha emozionato per niente, è tutta pubblicità
Ma lei è il solito bastian contrario, quello che ci "deve" essere per forza, ovvero capisce davvero poco di vino?
EliminaScusate solo una piccola precisazione,il Solaia non e' un Bolgherese ma un Chiantigiano Supertuscan
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