La ragione spesso ci impone di evitare spese folli per il vino, anche se ci piacerebbe tanto poterci permettere bottiglie del genere, però i casi della vita sanno riservarci delle belle sorprese e così grazie al sig. Luigi, abbiamo l'opportunità di berci ogni tanto qualche bottiglia di grande spessore, come questo rosso di Bolgheri tenuta dell'Ornellaia, una tra le 5 az. vinicole più prestigiose d'Italia, se non la prima in assoluto, tenendo conto che qui si produce anche il Masseto il numero uno dei cru italiani (valutazioni di mercato che partono dalle 350euro in su) con riconoscimenti internazionali che un blog intero non basterebbe a contenerli tutti. (Questo per dovere di cronaca, per il resto lasciatemi dire che tra un Masseto e ad esempio, un Barolo Monfortino di Coterno non c'è proprio paragone, come equiparare Ronaldo a Messi... tutti e due fortissimi ma vuoi mettere la classe di Messi.. quella é poesia e non solo calcio..)
Ma parliamo del vino in questione, che di cose da dire ce ne sono parecchie. Le tenute Ornellaia sono situate a nord-est di Bolgheri , Toscana centrale, zona Maremma per intenderci, colline basse da cui si vede il mare.
Qui non parliamo di tradizione e storia ma bensì di una az.vinicola piuttosto recente; come spesso accade in questa zona d'Italia (la nuova vita degli ormai bolliti Supertuscan sembra passare dalla Maremma..), le tenute nascono infatti solo nel 1981, con l'obbiettivo di creare fin da subito vini di grande eccellenza, con lo scopo di diventare i numeri uno in Italia.
La capacità di trovare una terra unica, i grandi investimenti e le grandi capacità nella coltivazione e produzione del vino, hanno permesso nel giro di pochi anni, che questo obbiettivo venisse pienamente raggiunto. (L'obiettivo di ricreare in Maremma una piccola Bordeaux per intenderci..con vigneti tipicamente francesi e piglio internazionale)
La bottiglia in questione è denominata "Le Serre Nuove", diciamo il secondo vino dell'Ornellaia dopo il famoso e costoso Ornellaia Bolgheri DOC Superiore. Questo Serre Nuove nasce nel 1997 ed è principalmente prodotto con le uve dei vigneti più giovani.
Quando parliamo di grandi vini anche l'annata ha la sua importanza, e questo 2004 è figlio di un'annata da manuale, ideale per la produzione di vini di alta qualità, dopo la torrida e non eccelsa annata del 2003.
Questo vino composto, assembla 40% di Cabernet Sauvignon; 40% di Merlot; 15% di Cabernet Franc e 5% Petit Verdot, il tutto raccolto a mano e selezionato per ben 2 volte. Viene fermentato in acciaio per 18 giorni a cui seguono 17 mesi in barriques e 6 mesi di affinamento in bottiglia. Il vino nasce proprio attraverso l'assemblaggio delle 4 uve ,che avviene dopo i primi 12 mesi di barriques. Le percentuali delle uve utilizzate soprariportate, fanno riferimento all'annata 2004, in quanto ogni anno le percentuali, i tempi di fermentazione e la quantità di bottiglie prodotte possono variare.
Detto questo passiamo alla degustazione.. nel bicchiere si nota un bel coloro rosso, piuttosto vivace ma anche bello intenso, non filtra molta luce. All'olfatto sprigiona una bella complessità di profumi, sicuramente fruttato e dolce, ma anche potenza alcolica (14%vol.) e aroma di spezie e legno. All'assaggio da il suo meglio, molto avvolgente, corposo e ricco di tannini importanti, ma sa essere anche fresco e bevibile, con un bel finale lungo, dolce e balsamico.
Un buon Bordeaux potremmo dire, se non fossimo in Toscana ovviamente.. Comunque un gran bel vino, importante ma con slancio , che non raggiunge i livelli qualitativi del più famoso Ornellaia, ma, tenendo conto che costa 3 volte meno, direi che voliamo comunque alti. Questi super-blend pur essendo vini ottimamente costruiti e piacevoli alla beva, ci lasciano sempre un po' di "amaro in bocca" per la mancanza di poesia, tradizione e terroir che invece riscontriamo in altri produttori piemontesi e anche toscani.
Prezzo in enoteca variabile in base all'annata, per un 2004 siamo intorno alle 30-35euro.
Nella speranza di poter riassaporare questo Serre Nuove (ma soprattutto il suo papà Ornellaia...)... un applauso per chi ha avuto la capacità (e il contante) per costruire un blend di ottimo livello. Tadizionalisti e poeti tenetivi alla larga.
assolutamente da avere, concordo!!!!!!!!
RispondiElimina