mercoledì 16 maggio 2012

KERAMOS 2004 - Cannonau di Sardegna Riserva D.O.C. - Tenute Soletta

...Il Keramos è come un tetris, dove ogni tassello si incastra alla perfezione e mantiene in equilibrio un vino che deve essere bevuto per essere capito in ogni sua sfumatura.


Sarà che ho sempre bevuto bottiglie di poco valore e livello qualitativo mediocre, ma se penso al Cannonau, penso ad un vino rustico e denso, scuro e concentrato, dalla gradazione alcolica spesso elevata, ideale per “sgrassare” l’apparato digerente dai residui del “porceddu”, quello che spesso ritrovi sulle tavolate nelle calde serate estive mentre la griglia "ruzza" a più non posso... un paio di bicchieri e sei già ko. 

Molti obbietteranno che non é sempre così.. lo so.. lo so.. lo stesso discorso ad esempio, può essere fatto anche con il Nero d’Avola, che già dal nome ti aspetti un vino “nero”, denso, caldo e concentrato, poi ti capita di assaggiare il “Nero di Lupo” della cantina Cos e scopri che il Nero d’Avola può essere totalmente diverso rispetto a quello a cui sei sempre stato abituato. 

Anche se per ragioni differenti, eccomi a stappare un Cannonau che non ti aspetti. Prendiamo ad esempio la bottiglia di cui vi scrivo oggi… il Keramos delle Tenute Soletta... mi ritrovo tra le mani la loro versione riserva del 2004, che bevuto alla cieca difficilmente avrei definito Cannonau almeno considerando le bottiglie assaggiate fino ad ora.

Ma andiamo con ordine.. e partiamo dalla cantina... Le Tenute Soletta é una azienda vitivinicola piuttosto piccola a gestione familiare (i Soletta) con 12 ettari vitati e una produzione di circa 100.000 bottiglie l'anno. I vigneti sono situati nel nord dell'isola, in provincia di Sassari, più precisamente nei comuni di Codrongianos e di Florinas. Grande spazio alle uve autoctone (Cannonau in primis), Cagnulari, Sangiovese, ma anche internazionali (Cabernet Sauvignon), senza dimenticare i bianchi Vermentino, incrocio Manzoni e Moscato. La cantina e la produzione vinicola come la conosciamo oggi, prende forma nel 1996 ed in breve tempo riesce a porsi all'attenzione dei consumatori e dei giornalisti di settore sia a livello nazionale che internazionale. 

Fiore all'occhiello e artefice del successo delle Tenute Soletta é indubbiamente il loro Keramos, non a caso l'annata 2004, si é guadagnata i 3 bicchieri Gambero Rosso nel 2009 e ha concesso il bis anche quest'anno con l'annata 2007, oltre ad essere inserito nella lista dei 10 migliori vini del sud d’Italia dal guru Parker, che, pur non godendo di grandissime simpatie da queste parti, stavolta devo assecondarlo… Io non ho assaggiato tutti i vini del sud Italia per poter stilare una classifica definitiva come lui, ma sicuramente questo Cannonau è un vino ben fatto, che piace e sa farsi piacere…(ed é uno dei migliori vini del sud d'Italia che ho assaggiato fino ad oggi...).

Per la produzione del Keramos (che significa argilla) vengono utilizzate uve Cannonau al 100%, provenienti dal vigneto di Florinas, situato a 400 m.s.l.m. su un terreno di origine calcarea-sabbiosa, una densità di 5000 piante per ha. con resa pari a 70-80 ql. Le uve vengono vendemmiate manualmente nel mese di ottobre, mentre la vinificazione a temperatura controllata (circa 30°C) con macerazione sulle bucce dura una ventina di giorni. L'affinamento avviene sui lieviti per 24 mesi in botti di rovere francese, a cui se ne aggiungono altri 6 di riposo in bottiglia.

Allora… rosso rubino con unghia granata, si lascia già pre-gustare con gli occhi… grande pulizia, consistenza viscosa, liscio e piatto. Alla prima rotazione si aggrappa alle pareti del bicchiere come Spiderman, prima di scendere lentamente, ma senza lasciarti la sensazione di densità, pastosità e rusticità, tanto è elegante già alla vista. Al naso parte come un treno, deciso, vigoroso, pieno, carico e vinoso con decisa vena alcolica (14%vol.). Vi consiglio “sniffate” intense ma brevi, se troppo prolungate potreste avvertire una sensazione di bruciore alle narici con conseguente lacrimazione degli occhi!!. La figata di questo Keramos è che tutta questa intensità e persistenza olfattiva, ha la capacità di aprirsi in un bouquet variegato e complesso, che sa essere elegante, fine e avvolgente. Per intenderci (con le dovute differenze... non scomunicatemi..) ha un po’ l’effetto “naso” di un Barolo, intenso ma elegante e variegato, che è ben altra cosa rispetto all’intensità chiusa, legnosa e muscolosa di certi Supertuscan con poco cervello. Immancabile la frutta rossa e nera, ciliegie, more, ma anche prugna, con “suggestioni” mediterranee, come il mirto e la liquirizia. L’ affinamento in barriques si fa sentire, non manca il dolciastro della vaniglia e del cacao, ma anche più “piccanti” note speziate, come cannella e pepe. Al palato da il suo meglio, c’è un filo conduttore tra le sensazioni aromatiche e gustative, ritroviamo dunque tutti gli aromi, i sentori e le “suggestioni” già avvertite al naso, ma soprattutto abbiamo un vino caldo, avvolgente e rotondo che riempie bene la bocca e, come alla vista, lascia un'ottima sensazione di pulizia. Il tannino è sul pezzo ma senza spigolare. La beva è importante e di spessore, il vino ha struttura e corpo ma riesce a mantenere una buona freschezza e una nota minerale che lo rendono assai piacevole e succoso. Il finale é lungo e di buona persistenza, con rilascio balsamico. 

Il Keramos è come un tetris, dove ogni tassello si incastra alla perfezione e mantiene in equilibrio un vino che deve essere bevuto per essere capito in ogni sua sfumatura. 

Se vogliamo (e io voglio…) permetterci di dare una tirata d’orecchie alle Tenute Soletta, posso dire che chi come il sottoscritto, é maggiormente legato ai così detti vini “veri” e "naturali", molto territoriali anche nei loro piccoli difetti, in questo Cannonau Riserva sembra esserci un eccesso di internazionalismo e modernismo, quasi come se il vino fosse troppo ben fatto e ben studiato, quasi un eccesso di eleganza, equilibrio e pulizia, tanto che (come ho scritto sopra), in una degustazione alla cieca avrei faticato ad individuarne la tipologia.

Diciamo che eccede un po' sotto questo profilo, ma il Keramos, anche nel suo essere "ruffiano", sa farsi amare, perché a differenza di altri vini dal taglio "moderno", riesce a mantenere un carattere di fondo che ben lo colloca nel territorio di appartenenza, grazie anche alla scelta di puntare si sull'eleganza e il piglio moderno, ma partendo da un vitigno (il Cannonau) in purezza (senza scadere nel "taglio" da Supersardus... come ad esempio il Montessu di cui ho scritto in passato). 

Un grande vino quindi, ideale sia per pasteggiare che da bere in degustazione, magari con qualche buon pezzo di pecorino locale e pane carasau. Attenzione al prezzo... i vini sardi hanno spesso dei costi contenuti rispetto alla media e il Keramos non fa eccezione. Mediamente si aggira sulle 20 euro, che non é proprio regalato, ma posso garantire che per la qualità e l'importanza della bottiglia é un prezzo molto interessante, che sicuramente fa invidia a molti altri vini più costosi, blasonati e dal gusto scontato. Quindi qualche buona bottiglia di Keramos in cantina potete anche piazzarla (consiglio sicuramente questa annata) e magari anche dimenticarvela, é un vino di struttura e buona longevità che può evolvere e ulteriormente migliorarsi con il passare degli anni. Se cercate una bottiglia di spessore senza svuotarvi le tasche... bingo... ed evitate anche di ricadere sui soliti noti Tosco-Piemontesi.

Difficile trovare un abbinamento musicale a questo Cannoanu, anche perché non conosco di persona la famiglia Soletta, dipende da voi e da dove stappate la bottiglia. Se siete tra quelli che "meditano" sullo yacht a largo di Porto Rotondo, allora ascoltatevi pure la discografia di Apicella, mentre attendete che Silvio accenda il vulcano sopra Villa Certosa, ma mi raccomando... quando avete svuotato la bottiglia non dimenticatevi di spaccarvela sulla testa!! Per tutti gli altri, comuni mortali, avanti con la discografia dei Subsonica, il loro sound electro-rock-danzereccio, spinge verso una forma di pop moderno da alta classifica, musica di facile presa ma sempre intelligente, perché i ragazzi subsonici arrivano dalla strada e non hanno mai dimenticato le loro origini, un po' come questo Keramos.

2 commenti:

  1. Mi hai convinto alla grande. ....ottima recensione come spesso accade....corro ad acquistare la boccia! !!! Daniele 72

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    Risposte
    1. sono sicuro che non rimarrai deluso.. potenza e classe... gran bel bere. Ciao Daniele

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