martedì 28 ottobre 2014

SASSI SOLIVI 2009 - Sassella Valtellina Superiore D.O.C.G. - Coop. Agr. Triasso e Sassella

Quello che ti aspetti e vorresti sempre trovare in un vino di montagna. 


L'arrivo delle prime giornate tipicamente autunnali e la prima accensione della caldaia, impone (almeno in parte) l'abbandono dei bianchi estivi, per trovare un sicuro rifugio nell'amato nebbiolo. Fuori fa freschino, il cielo é grigiastro e faccio un po' di palestra "menando" polenta... nel frattempo (ci vuole almeno un'oretta) accompagno i ripetuti assaggi da mestolo, con sorsi di una piccola quanto preziosa chicca valtellinese, figlia di un acquisto di un paio d'anni fa alla Terra Trema. Assaggiato, piaciuto e comprato, ho ritrovato stasera un entusiasmante (quanto ancora poco conosciuto) nebbiolo di montagna, nella sua espressione più tipica.

Beata ignoranza... devo ammettere che fino a quel giorno... davanti a quel banco assaggi al Leonca, mai avevo sentito parlare di questa piccola cooperativa di viticoltori, ed oggi a bottiglia ultimata, me la tengo ben stretta tra le realtà valtellinesi che più mi hanno convinto, insieme ai vini inarrivabili di AR.PE.PE, il Valgella di Fay e le eroiche espressioni garagiste di Terrazzi Alti e Dirupi.

La Cooperativa Triasso e Sassella, ha la sua stessa essenza nel nome. Per prima cosa una cooperativa, anzi un collettivo di poche persone (5 o 6) innamorate della propria terra, unite nell'intento di valorizzare e savalguardare i terrazzamenti della zona alta della Sassella, spesso abbandonati proprio per le estreme difficoltà che comporta fare viticoltura di montagna. Quindi Triasso, il nome di questa piccola frazione di Sondrio, dove sorge la cantina della cooperativa si trovano i vigneti. E poi Sassella, perché siamo nel cuore della zona di produzione di questo vino, che é anche l'unico prodotto dalla cooperativa (poco più di 10.000 bottiglie e un paio di ettari vitati).  Siamo lontani dalle grandi cooperative con centinaia di soci conferitori, siamo lontani dai numeri delle più grandi e moderne cantine valtellinesi, siamo soprattutto lontani dallo Sforzato, vino "masculo" di Valtellina, da risultare distante da quello che dovrebbe essere un nebbiolo di montagna.

Nel 2004 alcuni vignaioli per passione, decidono di non conferire più le proprie uve alle cantine più grandi della zona, ma di unirsi per vinificarle in proprio e dare vita ad un vino di qualità e di grande espressione territoriale, obbiettivo raggiunto grazie a tanta passione e all'aiuto "tecnico" della fondazione Fojanini. Il loro Sassella superiore denominato Sassi Solivi, é ovviamente realizzato con uva chiavennasca in purezza, vendemmiata nella seconda metà di ottobre. Una quindicina di giorni di fermentazione con lieviti indigeni, un primo passaggio in acciaio e un affinamento in botti di legno di circa 16 mesi. A conclusione altri 6 mesi in bottiglia. Prezzo di acquisto 12 euro al banco assaggi.

L'essenza stessa di questo Sassella é ottimamente rappresentata in etichetta... una striscia verticale gialla su grigio a rappresentare ciotoli, sassi, pietre. Questo é il suolo su cui i vigneti terrazzati di nebbiolo affondano le radici e questa é l'immagine che meglio racconta il carattere di questo Sassi Solivi. Quello che ti aspetti e vorresti sempre trovare in un vino di montagna.

Un rubino scarico, pulito, leggero e trasparente... cristallino. Un soffio di vento invernale teso ed affilato, quasi tagliente, ma dal quale é piacevole lasciarsi trasportare... Propensione alcolica pungente, frutto fragrante e figlio di un sole tiepido, lamponi e melograno, finezza floreale, speziatura pepata. Snello e pulito, magro e scarno, é l'antitesi del vino palestrato... leggero, quasi fesco, snello, minerale, roccioso. Tannino in evidenza, persistenza, ottima propensione all'invecchiamento per un Sassella che si concede generosamente alla beva. 

Anche il prezzo, decisamente generoso, invita all'acquisto. Un vino e una eroica compagine di viticoltori per cui mi sento di esprimere rispetto. Da inserire assolutamente tra i vini consigliati per "Bere bene senza svenarsi", e in quella dei "grandi vini di piccole cantine". Se siete alla Terra Trema non dimenticatevi di passare dal banco assaggi... Piccolo é bello.
Fojanini
Fojanini
Fojanini

2 commenti:

  1. Segnato tra gli assaggi da fare alla prossima (e prima per me) Terra Trema. Grazie del consiglio!

    Valerio

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  2. dacci dentro allora... di vini buoni ce ne sono un sacco da provare.. molti dei quali li trovi descritti qui... .-)

    RispondiElimina

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...Anche se sono un po’ più giovane e indosso il parka con le pins non significa che entro per mettermi sotto il giubbotto le bottiglie di Petrus fiore all’occhiello della vostra enoteca, quindi evitate di allungare il collo o sguinzagliarmi alle spalle un commesso ogni volta che giro dietro allo scaffale.