giovedì 4 ottobre 2012

FURTARELLO 2008 - Rosso Piceno D.O.C. - Az. Agr. Croce del Moro

...Vino scuro e potente... adatto per darkettoni senza sentimentalismi... quindi scordatevi di poterlo bere con A Forest dei Cure in sottofondo.. qui ci vuole qualcosa di più teutonico e industrial, stile Einstürzende Neubauten.


Questo è il giudizio espresso da Luca Maroni su questo Rosso Piceno "Furtarello". 
<<Tonicità che reca intensità e vivacità ad un volume tanto maestoso, violaceità che è vita di oggi e futuro per un bagaglio di frutto tanto ricco e sì morbidamente maturo. A compiere e far tendere all'eccellenza il suo complessivo valore, l'integrità enologica d'esecuzione: pulizia e definizione che donano ulteriore slancio al suo prugnoso, balsamico, maestoso propulsore.>>
Se un pezzo da novanta della critica enologica italiana dispensa parole così entusiasmanti, dobbiamo attenderci un grande vino…ricordatevi quindi questo giudizio…perché adesso vi dico il mio, che nel panorama della critica enologica italiana conto come il due di picche, ma sono sicuro che i pochi frequentatori di questo blog saranno in accordo più con il sottoscritto che con sign. Maroni.

Che le Marche mi piacciono un casino lo avrete già dedotto… bianco o rosso poco importa, apprezzo i vini marchigiani e stimo parecchie realtà vitivinicole (da Bucci a Fiorano, Aurora e Oasi degli Angeli ecc…). Per questo motivo se mi capita a tiro una boccia interessante di quelle zone non mi tiro indietro, anche a scatola chiusa come in questo caso, essendo la prima volta che assaggio un vino della cantina Croce del Moro.

Ci troviamo in località Croce del Moro (da qui il nome dell' azienda agricola), comune di Rosara, non distante da Cupramontana, terra eccelsa per la produzione del Verdicchio dei Castelli di Jesi. Non a caso la famiglia Cavallaro, proprietaria dell'azienda da oltre 30 anni, dedica 5 ettari di terreno su un totale di 8 destinati a vigneto, per la produzione del Verdicchio in 3 versioni classica, superiore e riserva. Il resto é invece dedicato alla produzione del Rosso Piceno, prodotto in due versioni, il Moro e il Furtarello di cui vi scrivo oggi. In totale siamo intorno alle 30-35.000 bottiglie l'anno,

Prodotto con un mix di uve (Sangiovese 15%, Merlot 15% e Montepulciano 70%) viene prodotto in circa 5000 unità, con affinamento di 4 mesi in cemento vetrificato, a cui segue un anno di maturazione in barriques e 6 mesi di riposo in bottiglia. 

Alla mescita sfoggia un rosso rubino piuttosto scuro con unghia violacea. Fitto, profondo e leggermente denso. Al naso é intenso e concentrato, persistenza con vena alcolica in bella evidenza (14%vol.). Un bouquet piuttosto chiuso e pungente che lascia poco spazio alla fantasia e a possibili evoluzioni. Predomina la frutta nera (more, prugne), ma anche note balsamiche e legno. Al palato si conferma un monolite, poco spazio all’imprevedibilità, è un blocco unico. Strutturato e di buon corpo, riesce ad esprimere calore e robustezza, con buona polpa e una trama tannica importante. Nell'insieme pulito ed equilibrato. Finale lungo e persistente con sensazioni balsamiche e sentore alcolico in evidenza. 

Nel complesso si dimostra vino ben fatto, che sa mantenere persistenza , intensità ed integrità fino all’ultimo bicchiere. Quello che viene meno è la dinamicità, la bevibilità, oltre a non offrire grandi variazioni sul tema, rimanendo un po’ fine a se stesso, nel suo voler fare la voce grossa, quasi a volerci impressionare. Personalmente preferisco vini più “fantasiosi”, magari meno spinti e carichi, ma che sanno evolvere nel bicchiere e regalarci qualche spunto in più di discussione, diciamo vini più "luminosi" rispetto a questo Furtarello, nel colore, nel bouquet e nella beva.

Probabilmente il tutto è un po’ penalizzato da un utilizzo della botte piccola che carica e fortifica il tutto anziché plasmarlo e dal taglio delle uve utilizzate, con la prevalenza del blocco Montepulciano-Merlot sul più “spigliato” Sangiovese.  Con tutto il rispetto per il Rosso Piceno, che già di suo è una tipologia di vino piuttosto scuro, concentrato e carico, rimane (anche in virtù di un prezzo non bassissimo, all’incirca 15-17 euro) un vino che non mi ha preso il cuore... e se mi permettete, viene “sverniciato” da “colleghi” meno costosi e più gustosi come le versioni di Fiorano e Aurora, giusto per fare un paio di nomi che potete trovare su SimodiVino. Se poi volgiamo lo sguardo al di fuori della regione, hai voglia quante bevute più “affascinanti” puoi farti con 17 euro in tasca!!

Domanda? Avete in mente il giudizio di Maroni che ho riportato sopra? Beh, non stiamo parlando lingue diverse, questo è il vino e le sensazioni ricavate dalla beva,  sono piuttosto in sintonia. C’è però un sostanziale scarto nel metro di giudizio, le indiscutibili caratteristiche di questo rosso sono esaltate e considerate un punto di forza dal sign. Maroni, tanto da definirlo “tendente all'eccellenza”, mentre per il sottoscritto, rappresentano il punto debole... una scelta stilistica penalizzante. Eleganza? Finezza? Originalità? Freschezza? Terroir?

Questo per farvi notare le differenze di giudizio... la soggettività nelle conclusioni… di come l’espressione (o la domanda)  “è un buon vino” abbia poco senso. Quindi prendere sempre con le pinze giudizi e recensioni, almeno che abbiate fiducia, rispetto e stima della persona che esprime il giudizio. 

Giudizio conclusivo tendente alla sufficienza... é sicuramente ben fatto e potrà darvi soddisfazioni anche in futuro, magari migliorando e perdendo un po' di austerità... ma non mi é piaciuta la scelta stilistica di Croce del Moro. Vino scuro e potente... adatto per darkettoni senza sentimentalismi... quindi scordatevi di poterlo bere con A Forest dei Cure in sottofondo.. qui ci vuole qualcosa di più teutonico e industrial, stile Einstürzende Neubauten.

15 commenti:

  1. mai bevuto un vino delle marche
    magari sbaglio ma psicologicamente
    per cifre importanti non mi attira
    l' acquisto da codesta regione

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  2. ma "robba" buona ce nè anche in terra marchigiana, anche vini validi a prezzi anche più alti, comunque almeno in parte condivido... sarà che amo il piemonte... ma per cifre alte preferisco investire da quelle parti...

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  3. per Lorenzo
    Sicuramente sbagli innanzitutto perche' i vini vanno provati di tutte le regioni e poi perchè le marche producono ottimi vini sia rossi che soprattutto bianchi probabilmente il verdicchio è il miglior vino bianco d'italia.

    Benux

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  4. benux hai sicuramente ragione bisogna comunque provare prima di giudicare
    pero' io sono fatto cosi' sono sempre un po' conservatore :-)
    anche sui bianchi punto quasi sempre sul trentino

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  5. IO invece dai vini del trentino rimango sempre deluso se si escludono i metodo classico secondo me i migliori d'italia superiori anche ai Franciacorta sia i rossi che soprattutto i bianchi non mi dicono nulla e la cosa strana che pochi km più in alto ci sono quelli dell'alto adige che sono straordinari!!!! cambieranno così tanto le condizioni ambientali????? o è tutto merito del lavoro in cantina?
    COmunque complimenti per il sito e per le ricche e originali recensioni.
    Benux

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  6. azz.. quando ho scritto trentino l'ho inteso come regione
    italiana abbreviando :-), piu correttamente avrei dovuto scrivere trentino alto adige
    ma intendevo ovviamente solo l' alto adige
    non sono mai rimasto deluso da un thurgau, gewurztraminer, sauvignon
    ecc proveniente da quelle zone
    si pagano ma sono altri vini!! i bianchi piemontesi per esempio non mi piacciono, non li disdegno ma non reggono il confronto

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  7. Ringrazio "per le ricche e originali recensioni", vedo che qualcuno coglie il mio tentativo di svecchiare e rendere accessibile l'eno-scrittura.
    Per il resto che ve posso dì... i gusti son gusti... l'Alto Adige é una garanzia anche sui vini meno cari (tipo quelli delle cantine sociali)o che troviamo al supermercato. Li bevo volentieri anche se stilisticamente a volte caricano un po' la mano, presentando vini carichi, polposi e aromatici in contrapposizione ad un terroir "di montagna" che dovrebbe essere maggiormente incline alla freschezza e alla bevibilità.
    Per il resto penso che in molte regioni italiane vengano prodotti bianchi eccellenti. Se l'Alto Adige é una garanzia, come non nominare i marchigiani Verdicchio e Pecorino?? E le eccellenze del Friuli? Forse qui si supera anche l'Alto Adige a colpi di Ribolla e compagnia... per non parlare di Sicilia, Sardegna, i bianchi delle 5 Terre in Liguria ecc...ecc...
    E a proposito di Piemonte.. mai provato il Timorasso?? Vi anticipo che il prossimo stappato sarà il Timorasso Costa del Vento del grande Walter Massa... ecco un piemontese dei colli Tortonesi che mette in fila Alto Adige, Friuli e anche qualche borgognano e alsaziano(personalmente il miglior bianco provato finora).
    Se si ha la pazienza di cercare, le eccellenze ci sono in molte regioni.
    Ciao

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  8. daccordissimo i gusti son gusti
    infatti a me e' proprio il polposo e aromatico che piace nei bianchi dell' alto adige
    il vitigno , cortese, erbaluce, arneis non mi vanno molto giu'
    e io sono pure piemontese :-))
    il bianco delle cinque terre e' veramente sublime

    timorasso? mai provato
    aspettiamo la recensione allora :-)

    ciao

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    1. Lorenzo provalo un timorasso di Walter Massa... é il miglior bianco che mi sia capitato di bere fino ad oggi.. prodotto da un vero "vignerons" ...ci trovi tutto dentro le sue bottiglie..al momento non teme confronto e se la gioca con i grandi bianchi di Borgogna e Alsazia.. ha solo una pecca... é un vino longevo e se compri l'ultima annata te lo devi dimenticare 4/5 anni in cantina.
      Ciao

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  9. non posso che concordare con il Timorasso veramente un grande vitigno ne ho bevuti solo due ma li ho trovati ottimi peccato che siano vini difficili da reperire.
    Concordo anche sulla non appetibilità degli altri bianchi piemontesi ma anche qui farei un'eccezione per i vini dei Poderi Aldo Bertelli, ho bevuto un paio di settimane fà il Sauvignon i FOssaretti 2003 ed era in ottima forma nonostante i quasi 10 anni!!!!!
    Benux

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    1. Timorasso a parte ti consiglio anche l'ottimo Herzu della cantina Ettore Germano. Un riesling renano in purezza prodotto da un grande vignaiolo di langa. Prossimamente anche lui su SimodiVino con la sua Barbera Superiore vigna della madre. Siamo a Serralunga terra di Barolo, ma Germano riesce a stupirci anche con i bianchi..

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  10. Concordo sul fatto che nelle Marche ci sono grandi vini, rossi e soprattutto bianchi. Per rimanere alla tipologia Rosso Piceno, io ho apprezzato davvero molto quello bio di Fiorano, che mi pare Simone abbia già positivamente recensito in passato. Se capita assaggiatevi anche il pecorino che vale davvero la pena. Sul Timorasso sono appena reduce da una vacanza estiva nei colli tortonesi. Ho assaggiato quello molto ben fatto della cooperativa Valli Unite, ma è una tipologia a cui devo ancora abituarmi, essendo un bianco che si caratterizza più per la struttura che per la bevibilità.

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    1. ben detto "anonimo". Adoro Fiorano, e ho già scritto con entusiasmo del suo Terre di Giobbe. Se spulci le degustazioni troverai anche il suo fantastico pecorino "Donna Orgilla" (http://simodivino.blogspot.it/2012/01/donna-orgilla-2010-offida-pecorino-docg.html). E prossimamente assaggerò anche il suo cru Ser Balduzio che ancora riposa in cantina. Ovviamente non mi sono fatto mancare neanche il Timorasso di Valli Unite. (http://simodivino.blogspot.it/2011/05/san-vito-timorasso-doc-colli-tortonesi.html). Un vino ottimo ma effettivamente un po' tosto. Ti consiglio comunque di provare il Timorasso dei Vigneti Massa. Una spanna sopra tutti!!

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  11. azz!! devo assolutamente provare il timorasso !

    me lo metto nel paniere dei miei vini che di solito MI regalo a natale

    speriamo di trovrlo senza dover girare 10 enoteche :-)

    grazie per la dritta

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    Risposte
    1. se hai dato un occhio alla home sta partendo una collaborazione tra Simodivino e Avionblu (una enoteca on-line).
      Sceglierò e assaggerò alcuni vini del loro catalogo... il primo é proprio il timorasso dei Vigneti Massa che tanto mi ha entusiasmato.. quindi se vuoi puoi ordinarlo sul sito di Avionblu http://www.avionblu.com/shop/it/

      Elimina

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