...una versione di Rosso davvero notevole, ottimamente equilibrata tra un vino moderno potente e di corpo, ed un vino che tradizionalmente riesce a mantenere il caratterino acido e ruspante del Sangiovese.
In questo torrido agosto riuscire a godersi un bel rosso é assai difficile. La calura estiva mi dirotta verso bianchi freschi e a lasciare in cantina i rossi ad invecchiare, pronti per essere stappati in autunno. Capita però qualche serata più fresca, soprattutto qui in zona prealpi, come dire, l'occasione giusta per accendere il fuoco, sbatterci sopra una bella costatona e stappare un buon vino rosso.
Così decidiamo di grigliare e ovviamente tirare il collo ad un bottiglia di Rosso di Montalcino, vino che apprezzo moltissimo e che regala sempre ottime sensazioni.
Il rosso in questione é prodotto dal Podere Canapaccia, strepitosa location su un poggio nel cuore della Val d'Orcia, tra Buonconvento e Montalcino. In uno scenario naturalistico che é semplicemente poesia, si trova la cantina del Podere Canapaccia, che oltre alla produzione di vino, offre un gradevolissimo agriturismo con tanto di ristorante e appartamenti.
Quindi poche scuse.. ottimi vini di Montalcino, possibilità di degustare la cucina toscana del ristorante, di farvi un bagno in piscina e soggiornare in comodi appartamenti, praticamente l'ideale per ogni amante dell'enoturismo.
Restiamo in tema vino, non voglio organizzare il vostro prossimo week-end... Come già scritto in occasione delle recensioni di altre bottiglie di Rosso di Montalcino, stiamo parlando del "fratellino" del più famoso Brunello, pur essendo entrambi vini provenienti dal più classico vitigno toscano, ovvero il Sangiovese, il Rosso si differenzia per la maggior resa delle vigne (90ql. x ettaro contro gli 80 del Brunello) e per i tempi di affinamento più brevi (circa un anno contro i due del Brunello).
Al Podere Canapaccia si punta sull'autoctono e il terroir, quindi niente Supertuscan, o blend con vitigni internazionali, ma produzione vinicola centrata esclusivamente sul Sangiovese e i due principali vini di Montalcino. Qualità e non quantità é la linea di questa cantina. Direi ottima scelta nel segno della tradizione e della cultura vinicola del luogo.
La bottiglia che abbiamo il piacere di assaggiare é il Rosso di Montalcino annata 2008, costo in enoteca intorno alle 12euro. Per questo vino vendemmia ad inizio ottobre, a cui seguono 12 mesi di affinamento in botti di rovere e ben 8 mesi in bottiglia.
Nel bicchiere si dimostra fluido con un colorito rosso rubino piuttosto intenso con riflessi granata. Al naso inizialmente vinoso e chiuso, di grande intensità con una vena alcolica ben presente grazie ai suoi 14%vol. che si fanno sentire. Dopo qualche rotazione del bicchiere il deciso attacco iniziale, lascia spazio ad un naso più equilibrato, con un bouquet più aperto, dove acidità, muscoli e alcool vengono sostituiti da un'ottima fragranza aromatica a base di frutta a bacca rosse e note speziate tipiche del legno come cannella, tabacco e vaniglia. Un naso importante quindi. Al palato buona corrispondenza con il naso. Anche qui l'attacco tipico del sangiovese, fluido e acidulo, alcolico e spigoloso, ma già al secondo sorso, una volta "fatta" la bocca, si dimostra vino amabile e caldo, abbastanza morbido, con tannini dolci e vellutati. Il finale é lungo con buona persistenza.
Nel complesso una versione di Rosso davvero notevole, ottimamente equilibrata tra un vino moderno potente e di corpo, ed un vino che tradizionalmente riesce a mantenere il caratterino acido e ruspante del Sangiovese.
Considerando l'importante struttura di questo vino, il consiglio é di dimenticarlo per qualche annetto in cantina, per consentirgli un miglior affinamento che consenta al vino di diventare più rotondo e caldo. Stappate, lasciate ossigenare almeno un'oretta, servite tra i 18-20°C e ovviamente accompagnatelo ai piatti tradizionali della Val d'Orcia.
Ancora una volta il Rosso di Montalcino non ci ha tradito, il Podere la Canapaccia ha sapientemente prodotto un vino che sa regalarci ottime sensazioni e che riesce ad incuriosirci con una trama variegata.
Non ho avuto la fortuna di assaggiare il loro Brunello, ma visto i riscontri avuti con il Rosso, non posso che aspettarmi grandi cose. Se amate i vini "alla moda" forse é meglio che investiate i vostri soldi in altre bottiglie, ma se siete tra quelli che amano i vini che parlano puntate 12euro su questa bottiglia, o meglio ancora, riempite lo zaino e recatevi al Podere per un eno-weekend nel segno della tradizione, del terroir, del buon vino e della poesia.
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