venerdì 21 dicembre 2012

I 10 REGALI DI NATALE CHE UN WINE LOVER NON VORREBBE MAI RICEVERE


Già che é Natale e si sente il profumo di "agognate ferie", ecco un post leggero e ricco di disimpegno... una piccola lista di regali che mi piacerebbe NON vedere sotto l'albero a Natale. 

Essere dichiaratamente eno-strippato e manifestarlo al mondo attraverso un blog, comporta durante le ricorrenze e le feste comandate, l'omaggio di parenti e amici, con qualsiasi cosa abbia a che fare con il vino... Adesso che il santissimo Natale é alle porte dobbiamo prepararci ad una potenziale e sostanziosa batteria di eno-regali in arrivo. Il che in fondo non dispiace... ogni appassionato é felice di riceverli... soprattutto se chi te li fa, ha capito il tuo "stile" e ti omaggia con regali "centrati" come una bottiglia di Barolo "Bartolo Mascarello" o il bel libro di Nossiter "Le vie del Vino" (giusto per citare un paio di eno-regali che ho ricevuto con grande piacere in questi anni...). Però, come anche Studio Aperto ci ricorda con un servizio che merita l'apertura del tg, ci sono un sacco di regali poco graditi o ancora peggio che scadono nel trash e ammazzano ogni forma di buongusto... Ho provato quindi a stilare una lista dei regali che da amante del vino non vorrei mai ricevere. Ah, sia ben chiaro... non ho scritto questo post per voi lettori, ma solo per mettere in guardia parenti e amici... in ordine puramente casuale...

- LA POMPETTA. Ammetto, ne ho una manuale (regalatami a Natale ovviamente), di quelle che ti devi fare i muscoli per pompare fuori l'aria dalla bottiglia. Come mi ha giustamente fatto notare Elisabetta Dalzocchio mentre si chiaccherava in quel di Fornovo, le pompette per il "bicchiere del giorno dopo" sono un oggetto odioso, anzi mi ha consigliato di ritappare le bottiglie utilizzando il proprio tappo. Se il vino é "valido" può solo migliorare... e secondo lei il suo Pinot Nero il giorno dopo sarà ancora più buono (farò sapere quando lo stappo...), sempre in continua evoluzione... Chiaro il concetto? E allora al primo posto ci metto la pompetta anti-ossidazione digitale. La "digitalizzazione" ha già invaso le nostre vite... che almeno il vino mantenga la sua tradizionalità. E poi quando si beve "bene" che senso ha "mantenere inalterate le caratteristiche organolettiche del vino aperto" se questo evolve in meglio?

- IL SALVAGOCCIA D'ARGENTO. Avete presente quell'anello metallico da infilare nel collo della bottiglia per evitare di "sbrodolare"? Ecco per fare un regalo "prestigioso" c'è chi pensa di omaggiarti con un salvagoccia in argento (che vale più o meno quanto la penna stilografica "stilosa" che ti regalano quando ti laurei)...  Vedere la "rossa" goccia di vino scendere lentamente sull'etichetta bianca dandogli un impagabile tocco di "vissuto" a me esalta....

- STABILIZZATORE TERMICO. Ok signor sommelier, hai ragione, la temperatura di servizio del vino ha la sua importanza... ma per l'amor del cielo perché devo imbarazzarmi ogni volta che devo riempire il bicchiere e mi trovo di fronte lo stabilizzatore termico? Voglio dire, qualche metodo tradizionale come mettere il vino fuori dalla finestra d'inverno o una semplice ed economica ice-bag non può bastare? Che me ne faccio di uno stabilizzatore futurista tipo quello di Wice? Forse l'oggetto più kitsch che si può mettere sulla tavola...

- IL CAVATAPPI ELETTRICO. Forse questo é il peggio del lotto. Spendere 35-40 euro per un levatappi elettrico ricaricabile. Io con quei soldi mi sono comprato una bottiglia di quelle buone e me la stappo con il mio super cavatappi classico avuto in regalo al Nebbiolo Grapes, senza spendere nemmeno un euro. E poi diciamolo... lo sforzo, la tecnica, l'attenzione che ci mettiamo quando stappiamo una bottiglia, vedere il tappo che sale lentamente, annusarlo e poi dare una sniffatina al collo delle bottiglia... non é forse il rito più importante per ogni "consumatore" di vino? Come dice quella pubblicità? Ah si ecco... "l'attesa del piacere, non é essa stessa il piacere?" Vero... e allora stappare "manualmente" la bottiglia é una goduria.. mentre ci pregustiamo con un gesto il prezioso nettare, che da li a poco ci gusteremo.

- L'ENORANDUM. Molto più semplicemente, una specie di agenta dove incollare l'etichetta (se ti sei armato di ENOLABEL x staccarle tutte intere) e segnarvi gli appunti di degustazione. Fondamentalmente é il "meno peggio" che ti possa capitare... ma ragazzi sono un wine-blogger... etichette e considerazioni volano libere per la rete ad uso-consumo-abuso di tutti voi che avete la pazienza di leggere questo blog. E poi le bottiglie che mi più mi piacciono amo conservarle intere... vuote ma intere...

- BALL POURER SATIN. Ma come non lo conoscete? Questo é un tappo magico che fa di tutto grazie ad una semplice sfera di acciaio presente al suo interno. Eccovi i miracoli di questo tappo polifunzionale che può essere vostro per un paio di deca: 1° - Funzione di decantazione: grazie alla biglia in acciaio all'interno di “Ball Pourer” si ottiene una perfetta areazione del vino mentre lo si versa (ho stappato il mio rosso un' oretta fa... é proprio necessario arearlo anche mentre lo verso?). 2° - Funzione di salvagoccia: “Ball Pourer” non permette ad alcuna goccia di vino di cadere dalla bottiglia e sporcare la tovaglia (Le mie tovaglie, sfoggiano "storiche" macchie di vino... come un guerriero ne vado fiero... sono il simbolo di appassionate bevuta in compagnia). 3°- Funzione tappo versatore: grazie alle sue forme ed alla biglia in acciaio “Ball Pourer” permette di versare il vino in modo costante e controllato (credo sia proprio una funzione fondamentale per assaporare un vino... costanza nella mescita e self control... ma per piacere...). 4° - Funzione tappo: attraverso le sue lamelle in gomma “Ball Pourer” chiude ermeticamente le bottiglie già aperte (Essendo un tappo... con tutti i miracoli che fa, vuoi che non ci sia la funzione tappo?). 5° - Funzione di chiusura automatica: Tramite un semplice gesto rotatorio del polso e grazie alla biglia d'acciaio al suo interno  “Ball Pourer” permette di interrompere il flusso di vino mentre lo si versa (ehi, ma cosa fai quel gioco di polso biricchio? Non fermare il flusso carogna... e versa giù senza paura..).

- SET PER SOMMELIER IN PITONE. Va bene che tu, sign. sommelier, ufficialmente vesti in "divisa" e assaggi i vini da quella specie di scodellina dorata che porti appesa al collo, ma che minchia te ne fai di una costosa scatola "pitonata" contenente alcuni degli inutili aggeggi che ho descritto sopra? Devi forse stappare le bottiglie alle cene di Arcore? Troppo "upper class"... é molto più trendy una massaia mentre svita il Tavernello per imbiondire il risotto, che il nostrano Brambilla fonato, mentre estrae il cofanetto pitonato per stappare l' Ornellaia appena acquistato in centro.

-  LA GUIDA VINI DI BIBENDA. State pensando che sono il solito wine-blogger, che per tirare l'acqua al suo mulino, deve ricordare al mondo che le annuali "guide ai vini" sono ormai obsolete e sorpassate a sinistra dal web. Un po' é vero... però una guida é sempre una guida, hai tutto li "sintetizzato" nelle tue mani e la carta ha sempre un fascino particolare che lo schermo di un pc, mai potrà avere. Il problema non é legato tanto alla guida in se, ma nel saper scegliere... perché ci sono guide e guide... e allora se proprio avete pensato di andare in libreria a prendermi una guida, potete evitare di tediarmi con frasi tipo "Un vertice olfattivo tanto viticolo quanto enologico esecutivo" del "king" Luca Maroni? Bibenda no dai ragazzi... però a pensarci bene... mi piace leggere quando abbasso la tavoletta del water... mmm... potrebbe rilevarsi meno inutile di quanto pensassi... 

- SCIABOLA CHAMPAGNE. Sappiamo tutti di cosa si tratta... se mentre vostra moglie serve panettone e mascarpone, vuoi intrattenete gli ospiti stappando una boccia di Krug con un fulmineo colpo di sciabola fate proprio un figurone... roba da far scattare l'applauso. Io non l'ho mai fatto e non mi interessa nemmeno provarci... voglio dire, uno si dovrà pur allenare o pensate di poterci riuscire al primo colpo? Allora se sommiamo il costo dello spadone (credo dalle 100 euro in su), il costo delle bottiglie di champagne "accidentalmente" ammazzate per un colpo mal assestato, i danni a "cose e persone" dopo che avete "innaffiato" muri, divani e amici... siete ancora sicuri che per 30 secondi di gloria valga la pena correre questo rischio?. Io non voglio prendermi certe responsabilità... preferisco l'italico botto con tappo volante.

- BAULETTO PORTABOTTIGLIE CON SET POKER. Voglio essere breve. Ma che abbinata é? Cosa me ne faccio di carte e fiches da poker in uno scompartimento, mentre nell'altro ho dentro due bottiglie di Barbera? Aspetto che vi inventiate il bauletto con il set di "fiorentine" incorporato, quelle si che ci stanno bene con un paio di bottiglie di Chianti... ma il set da poker... forse se sei un imprenditore tipo Briatore e vuoi sentirti al top...e vivere un soooogno...

Questi mi son venuti in mente (ci sarebbe anche il set degustazione 2 bicchieri più decanter colorato...), a voi l'onore di proseguire la lista con altri eno-regali insopportabili.... Dimenticavo, che nessuno degli eventuali possessori o costruttori di questi oggetti si senta offeso... ognuno scelga di vivere il vino come meglio crede... (se invece siete curiosi cercateli su internet e iniziate a sperare che nessuno ve li regali!). 

Per quanto mi riguarda siete avvisati... se non sapete cosa regalarmi a Natale fa niente, almeno adesso sapete cosa NON regalarmi.... buon Natale a tutti e incrociamo le dita... chissà cosa ci sarà dentro quei pacchetti "impacchettati" sotto l'albero...

5 commenti:

  1. ahah !
    Io ho creato un clima di assoluta paura: i miei parenti/amici hanno il terrore di regalarmi qualcosa che abbia a che fare con il vino !

    P.S.: una volta ho dovuto "sciabolare" uno champagne (a dire il vero ho usato un martello di plastica), per poter aprire una bottiglia in cui si era bloccato uno stopper ... che mi era stato regalato.

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    1. vedi che certi regali sono pericolosi e poi ti tocca sciabolare?

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  2. Uno dei regali che mi sono fatta, dopo aver scongiurato amici e parenti di non regalarmi più oggetti più o meno inutili legati al vino è Le Nez du Vin, 24 boccette di aromi bianchi e 24 di aromi rossi, per tenere il naso in allenamento e giocare insieme a Natale (meglio della tombola).
    Lo consiglio ai tuoi familiari, 200 euri spesi bene :)

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    1. Ciao Marilena, benvenuta...
      Esatto, vuoi che non me l'abbiano già regalato?
      Come vedi non ho inserito le "essenze per riconoscere gli aromi del vino" tra i regali inutili...
      Devo però ammettere che non ne faccio un grandissimo utilizzo... quando ho provato a sniffare le essenze per capire i sentori presenti nel bicchiere, dopo un po' mi si satura il naso... le boccette sono forti, mi si mishiano su tutti gli aromi, mi viene il mal di testa (come quando succhi la granita di botto e ti viene una fitta in mezzo alla fronte)e mi scende un po' la poesia...
      Resto dell'idea che sia meglio annusare i veri profumi rilasciati da veri frutti, fiori, spezie ecc... in modo da creare una banca dati nel nostro cervello... e soprattutto bisogna bere, bere, bere, bere..... il maggior numero e tipologie di vini.
      Buon Natale :-)

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  3. Bellissimo post, condivisibile in tutto e per tutto tranne che....la sciabolata!!! A me quei 30 secondi di gloria piacciono ;-) PS tra l'altro è una cosa banale banale da eseguire, togli la gabbietta e la riavviti un gradino piu su (di modo da non rischiare la fuoriuscita accidentale del tappo) cerchi la vena della bottiglia e gli tiri un bel colpo secco...voilà!! Tra l'altro puoi farlo benissimo con un lungo coltello, con un piccone o con gli sci!(?!?!?!?!?) Provati tutti, questi utensili non convenzionali fanno passare la "tiracollata" da un solo di Malmsteen a una ritmica dei Sepultura ;-)

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ACQUISTI IN CANTINA... A VOLTE I CONTI NON TORNANO !!

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da "Le vie del vino" di Jonathan Nossiter... < - In cantina questo Volnay, che qui é a 68 euro, ne costa più o meno 25. Quindi non sono i De Montille ad arricchirsi. Ma quando arriva a Parigi o a New York, il vino costa almeno il doppio che dal produttore. - Quindi per noi che abitiamo in Francia val la pena di andare a comprare direttamente da lui. - Si in un certo senso, il ruolo dell'enoteca in città è quello di aprirti le porte per farti scoprire il tuo gusto personale, e di esserti utile quando hai bisogno di qualcosa rapidamente. Poi spetta a te stabilire una relazione diretta con il produttore >

NON STRESSATECI IN ENOTECA !!

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...Anche se sono un po’ più giovane e indosso il parka con le pins non significa che entro per mettermi sotto il giubbotto le bottiglie di Petrus fiore all’occhiello della vostra enoteca, quindi evitate di allungare il collo o sguinzagliarmi alle spalle un commesso ogni volta che giro dietro allo scaffale.