Visualizzazione post con etichetta gattinara. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta gattinara. Mostra tutti i post

domenica 20 dicembre 2015

GATTINARA RISERVA 2006 - D.O.C.G. - Paride Iaretti



...ritroverete in questo sorso di Gattinara un vino autentico… Il collegamento imprescindibile di vigna, uomo e terra.



Alto Piemonte “I Love You” … ti guardo e ti scruto dalla sponda magra del Lago Maggiore… scavallo il Ticino e ti raggiungo in un lampo… Esco alla Francoli (famosa distilleria), e a quel punto ho solo l’imbarazzo della scelta. 5 minuti per raggiungere Ghemme, una decina per Gattinara, una quindicina per Boca. Ogni tanto si fa strada il mio alter ego da turista… scarponcini e zaino… qualche volta ciaspole… Val Grande, Val Sesia, il Rosa, l’Ossolano ce ne da camminare… alternativamente un giro al lago d’Orta o due passi in pianura… a Briona e dintorni per comprar riso e godere della rusticità di un piatto di Paniscia… oppure salendo di quota, per il polenta e tapelucco dell’alpino… 

Si gira in lungo e in largo l'alto Piemonte, ma alla fine é impossibile rientrare nel varesotto senza aver prima affrontato la salita che attraverso i vigneti di Gattinara conduce alla Torre delle Castelle, per godere anche solo pochi minuti, di un panorama unico... Circondati da colline e vigneti con vista sul “cupolone” che si erge sopra i tetti della città di Gattinara... una delle tante città del vino che potete incontrare da queste parti… città dove ancora si respira la storia, dove il vino è lavoro e quotidianità, non ancora eletto a status symbol dall’enoturismo di massa e da imprenditori facoltosi in cerca di investimenti. La festa dell'uva di inizio settembre, (al di là della baldoria...) dimostra quanto l'intero paese sia coinvolto e socialmente legato al suo vino.

Qui i produttori non sono moltissimi e le cantine sono concentrate nel centro città, sia che si parli dei grossi calibri che hanno “esportato” il nome di Gattinara, come Nervi, Travaglini, Antoniolo, sia i più giovani e scapestrati vignaioli che tengono (e terranno) alta la bandiera di Gattinara, come Patriarca e Caligaris. Li nel mezzo ci metto “vignerons” autentici e navigati che da anni producono alcune delle migliori etichette di questo territorio (a mio modesto parere), come Franchino e rullo di tamburi... Paride Iaretti, il cui Gattinara Riserva 2006 è il vino del giorno.

Prima di entrare nel merito, tre cose da sapere per cogliere l’essenza dei grandi vini dell’Alto Piemonte… Uno, il “supervulcano”, due “la catena del Rosa”, tre “non solo spanna”. Devo dare un credito ad Elena e Paola Conti per avermi spiegato la storia del supervulcano fossile del Sesia, che insieme alla vicina catena alpina, determina le caratteristiche di questo terreno nel quale le viti affondano le radici. Semplificando… zero calcare e terreno estremamente povero ma ricco di scheletro, costituito da sedimenti rocciosi composti principalmente da porfido, granito e minerali ferrosi. Strettamente connesse le condizioni climatiche, i laghi ad oriente a mitigare, il Rosa ad occidente a far da barriera e a rinfrescare con aria “alpina” le calde giornate estive. Per concludere le uve locali… questa è la terra del “mitico” Spanna (nebbiolo), ma non solo, perché all’interno della varie denominazioni sono consentite in percentuali variabili (fino al 10% per il Gattinara) l’utilizzo di uve autoctone (Uva Rara, Vespolina…) in assemblaggio al nebbiolo.

A Gattinara la famiglia Iaretti produce vino da generazioni, inizialmente come conferitori per la cantina sociale e un po’ di sfuso, poi con sacrifici e tenacia, ma soprattutto tanta passione, Paride è riuscito a realizzare il proprio sogno, ovvero diventare a tutti gli effetti un artigiano del vino, lavorare tra le vigne e la piccola cantina sotto casa (attualmente è in costruzione quella nuova...), concedersi qualche camminata sulle sue amate Alpi e proporre agli appassionati le proprie etichette. ("Velut Luna" da nebbiolo in purezza, "Uvenere" mix di nebbiolo e alcuni vitigni autoctoni, "Pietro" il Gattinara dedicato al padre che affina in tonneaux e il "Gattinara Riserva" che invece affina in botti di media grandezza). Pochi ettari vitati, ma in territori di elezione e con vigne anche molto vecchie, che garantiscono una produzione tra le 15-18.000 bottiglie di grande qualità e personalità.

La Riserva 2006 che ho bevuto oggi, è un vino a mio modestissimo parere strepitoso, in grado di esprimere nella sua unicità  terroir e vignaiolo. Ho assaggiato entrambi i Gattinara di Paride, entrambi vini eccellenti ma non ho avuto dubbi su quale bottiglia portarmi a casa. Un vino che per impronta stilistica, ricorda maggiormente i nebbioli di montagna rispetto a quelli langaroli. Paride Iaretti produce il suo Gattinara “classico” come tradizione comanda… lungo affinamento (circa 3 anni) in botti grandi e a seguire bottiglia fino a quando non si ritiene pronto per essere commercializzato. Trattasi di un vino dalla longevità “eterna” e dal prospetto evolutivo importante, non sorprende quindi trovare in commercio bottiglie di annate piuttosto vecchie. 

Nel bicchiere non tradisce i "tradizionalisti"… il colore granato scarico, tenue e magro, snello e leggero, profumi fini e delicati ma persistenti, fiori secchi, lavanda, violette, rose, piccoli frutti rossi, sentori si montagna… con quel mix di roccia ed erbe selvatiche che si respira nell’aria quando ci si inerpica sui sentieri alpini. Il sorso è contraddistinto da una struttura importante, un tannino affilato e un’acidità sostenuta, un vino che ancora scalpita a dimostrazione non solo della sua lunghissima vita, ma anche della mia poca pazienza (per la serie avrei dovuto... ma non ho resistito...). Ancora non è al suo culmine e sicuramente presenta qualche spigolo, gli amanti dei vini tondi e dal tannino di velluto lo troveranno piuttosto austero, ma se come il sottoscritto preferite i vini scarichi e affilati, leggeri e tesi, ritroverete in questo sorso di Gattinara un vino autentico… Il collegamento imprescindibile di vigna, uomo e terra. Lungo e profondo, senza perdere mai in freschezza ed agilità, ci delizia con un palpabile retrogusto di piccoli e dolci frutti rossi e tanta classe.

Peccato solo non avere altre bottiglie da seppellire in cantina e riscoprire tra qualche decennio… per rimediare in enoteca servono circa 25 euro… un ottimo prezzo in rapporto a tutto quello che questo vino riesce ad esprimere. Ancora una volta il supervulcano ci regale bevute che scalfiscono il tempo.

domenica 3 marzo 2013

GATTINARA SELEZIONE 2007 - D.O.C.G. - Travaglini

...tecnica e precisione stilistica, in questo caso sono al servizio di un vino sempre presente, che non perde mai il suo fascino gustativo, dove il carattere del Nebbiolo vien fuori con eleganza e una buona dose di freschezza...


Da quel "esercizio di stile" che é il Nepomuceno  di Cantrina, ad un grande classico della tradizione enologica piemontese, il passo non é poi così breve, e il sottoscritto da fan del Nebbiolo, non poteva che accogliere con estremo piacere questa bottiglia di Gattinara Selezione.

Siamo infatti a poco più di 50km da casa mia, nell'area vitivinicola dell'alto Piemonte, tra le Alpi, il lago Maggiore e il massiccio del Rosa sullo sfondo... una cartolina di grande suggestione. La provincia é quella di Vercelli e da questi parti il vitigno principe é il Nebbiolo, che qui chiamano Spanna. Il terreno di origine glaciale, piuttosto acido, costituito da morene, sabbie e porfidi, oltre ad un clima che giova di importanti escursioni termiche tra il giorno e la notte grazie alle correnti che scendono dalle vicine montagne, favoriscono la crescita di uve qualitativamente eccellenti, che regalano vini complessi, minerali, strutturati e longevi.

Il bello di questo territorio, sta anche nella sua mancata "esplosione". Si fanno ottimi vini, ma a produrli sono soprattutto cantine minuscole o produttori di antica tradizione, si respira ancora un approccio rurale, dove il vino viene vissuto nel "quotidiano", con estrema semplicità. Le poche cantine sono concentrate quasi tutte nel centro di Gattinara, quasi una comunità di vignaioli, un passo indietro nel tempo se facciamo un paragone con le "nobili" e "turistiche" Langhe.

Il produttore di cui vi scrivo oggi é Travaglini, un pezzo di storia per questa D.O.C.G., basti pensare che si tratta della più grande cantina di Gattinara, con oltre 40 ettari vitati e una produzione di circa 250.000 bottiglie l'anno. Azienda a conduzione familiare fondata nel '58 ed attualmente gestita da Cinzia e il marito Massimo, che hanno ereditano gli insegnamentI del padre Giancarlo, capace di far crescere nei numeri e nella qualità il marchio Travaglini, contribuendo alla fama e ai riconoscimenti che questo vino ha ricevuto anche oltre confine.

Il Gattinara Selezione é un vino dal lungo affinamento, ben 3 anni, di cui almeno 2 anni in botti di legno. Circa il 30% del prodotto viene affinato in barrique per quasi un anno. 6 mesi di riposo in bottiglia. Quella che stappo é dell'annata 2007, prodotta in 180.000 unità, gradazione alcolica di 13.5% vol. e prezzo in enoteca sulle 19-20 euro.

Nel bicchiere troviamo il classico vino "nebbioleggiante", a partire dal rosso rubino con unghia granata e una consistenza piuttosto fine, elegante e pulita. Anche al naso non si smentisce, vinoso e un po' pungente, leggermente alcolico ma ben equilibrato da una bella finezza, senza risultare mai eccessivamente carico o saturante. Ha buona intensità e persistenza, note di frutta a bacca rossa e sottobosco, speziatura fine (pepe, cannella, chiodi di garofano), ma soprattutto sentori floreali (rosa e violetta) e balsamici a conferire quel tocco in più. La beva risulta eccellente, fine e "liscia", ben bilanciata, la trama tannica é serrata ma sferica, il frutto é appagante ma mai grasso. Asciutto ed intenso, il vino sfila sul palato sapido e leggermente terroso, con buona tensione, verso un finale appagante, in bilico tra il fruttato, le note minerali e la caratteristica sensazione amarognola.

Una bevuta che non tradisce mai le attese dei nebbiolisti. Difficile trovargli un difetto, un eccesso di perfezionismo forse, un po’ ruffiano forse…. ma tecnica e precisione stilistica, in questo caso sono al servizio di un vino sempre presente, che non perde mai il suo fascino gustativo, dove il carattere del Nebbiolo vien fuori con eleganza e una buona dose di freschezza, considerando che stiamo pur sempre parlando di vini di grande struttura e longevità, che soprattutto in gioventù, possono risultare potenti ed austeri. Travaglini esprime attraverso il suo Gattinara, un vino che non deluderà gli amanti del genere, ma anche gli amanti del bere "bene".

Conoscendo un po' la zona e avendo provato diversi produttori, mi sento di collocare questa selezione a metà strada tra le versioni più ruspanti della categoria (come Caligaris e Patriarca), quelle più territoriali in stile "vino d'altri tempi" (come Franchino, che adoro) e quelle più eleganti e nobili in stile Osso S.Grato (Antoniolo).

Il buon rapporto qualità-prezzo, la facile reperibilità, l’inconfondibile e stilosa bottiglia assimetrica, fanno del Gattinara di Travaglini un classico consigliatissimo per le vostre polentate invernali. Più in generale, almeno per chi abita in zona, vi consiglio un giro al paesello, soprattutto nel week-end della festa dell’uva, imperdibile appuntamento popolare innaffiato da ottimi vini locali, Gattinara in primis, esempio di sana e allegra convivialità tra le persone nel nome del vino.

PIACIUTO L'ULTIMO POST?? ALLORA LEGGITI ANCHE QUESTI >>

Clicca sulla foto per accedere al post....

3 PACCHE SULLA SPALLA!! STAPPATI 2015.... ECCO LA PLAYLIST!!

3 PACCHE SULLA SPALLA!! STAPPATI 2015.... ECCO LA PLAYLIST!!
Il solito grande classico di fine anno... puntuale come il mercante in fiera, eccovi la playlist di questo 2015...

GATTINARA RISERVA 2006 - D.O.C.G. - Paride Iaretti

GATTINARA RISERVA 2006 - D.O.C.G. - Paride Iaretti
...ritroverete in questo sorso di Gattinara un vino autentico… Il collegamento imprescindibile di vigna, uomo e terra.

VIS 2011 - Barbera d'Asti Superiore D.O.C.G. - Crealto

VIS 2011 - Barbera d'Asti Superiore D.O.C.G. - Crealto
Ancora Crealto, ancora un grande vino... prendetemi alla lettera, la loro Barbera affinata in terracotta è una chicca che sorprende e affascina...

LA TERRA TREMA 2015 - 9°edizione

LA TERRA TREMA 2015 - 9°edizione
"Per noi acquistare una bottiglia di vino, significa acquistare consapevolezza e sapere, oltre che la gioia di godere di un vino come poesia"

PINOT NERO 2010 - Toscana I.G.T. - Voltumna

PINOT NERO 2010 - Toscana I.G.T. - Voltumna
Se avete passato uggiosi pomeriggi a consumare i vinili di Joy division, The Cure, Siouxsie and the Banshees, Bauhaus... non potete rimanere indifferenti al pinot nero di Voltumna.

VB1 VERMENTINO 2010 - Riviera Ligure di Ponente D.O.C. - Tenuta Selvadolce

VB1 VERMENTINO 2010 - Riviera Ligure di Ponente D.O.C. - Tenuta Selvadolce
Uno dei migliori assaggi della Riviera Ligure di Ponente... uno di quei casi in cui è il vino nel bicchiere che parla (...anche al posto del vignaiolo...)

ALTEA ROSSO 2012 - Sibiola I.G.T. - Altea Illotto

ALTEA ROSSO 2012 - Sibiola I.G.T. - Altea Illotto
Serdiana prov. di Cagliari, a pochi metri da dove nasce il vino status symbol dell'enologia sarda, troviamo una bella realtà di bio-resistenza contadina...

RIBOLLA GIALLA 2013 - I.G.P. delle Venezie - I Clivi

RIBOLLA GIALLA 2013 - I.G.P. delle Venezie - I Clivi
Una ribolla che è un soffio di vento... lontani anni luci dai bianchi "tamarrosi" a pasta gialla, tropicalisti, dolciastri, bananosi e polposi.

BARBARESCO CURRA' 2010 - D.O.C.G. - Cantina del Glicine

BARBARESCO CURRA' 2010 - D.O.C.G. - Cantina del Glicine
...piccola, artigianale, familiare, storica… un passo indietro nel tempo... la bottiglia giusta per l'autunno che verrà...

FIANO DI AVELLINO 2012 - D.O.P. - Ciro Picariello

FIANO DI AVELLINO 2012 - D.O.P. - Ciro Picariello
Niente enologo, niente concimi, approccio artigianale e tanta semplicità affinché il vino possa esprimere al meglio il territorio. Se dici Fiano, Ciro Picariello è un punto di riferimento assoluto.

DOS TIERRAS 2011 - Sicilia I.G.T. - Badalucco de la Iglesia Garcia

DOS TIERRAS 2011 - Sicilia I.G.T. - Badalucco de la Iglesia Garcia
...una fusione eno-culturale vincente, un vino che intriga, incuriosisce e si lascia amare, un vino del sole e della gioia, della bellezza territoriale e popolare che accomuna Spagna e Sicilia.

RENOSU BIANCO - Romangia I.G.T. - Tenute Dettori

RENOSU BIANCO - Romangia I.G.T. - Tenute Dettori
...quello che entusiasma del Renosu Bianco è tutto il suo insieme, dalla sua naturalità alla sua originalità, mantenendo una piacevole semplicità nel sorso...

CINQUE VINI, TRE SORELLE, UN TERRITORIO > TUTTI I ROSSI DEL CASTELLO CONTI... IL POST DEFINITIVO

CINQUE VINI, TRE SORELLE, UN TERRITORIO > TUTTI I ROSSI DEL CASTELLO CONTI... IL POST DEFINITIVO
Conosco e bevo "Castello Conti" da alcuni anni, e provo una profonda ammirazione per i loro vini e per il lavoro "senza trucchi" di Elena e Paola. Da una recente visita con degustazione presso la loro cantina di Maggiora, é nata una sorta di collaborazione appassionata, che mi ha permesso di gustare l'intera produzione di rossi del Castello, che oggi in questo mega-post ho il piacere di raccontarvi alla mia maniera...

ACQUISTI IN CANTINA... A VOLTE I CONTI NON TORNANO !!

ACQUISTI IN CANTINA... A VOLTE I CONTI NON TORNANO !!
da "Le vie del vino" di Jonathan Nossiter... < - In cantina questo Volnay, che qui é a 68 euro, ne costa più o meno 25. Quindi non sono i De Montille ad arricchirsi. Ma quando arriva a Parigi o a New York, il vino costa almeno il doppio che dal produttore. - Quindi per noi che abitiamo in Francia val la pena di andare a comprare direttamente da lui. - Si in un certo senso, il ruolo dell'enoteca in città è quello di aprirti le porte per farti scoprire il tuo gusto personale, e di esserti utile quando hai bisogno di qualcosa rapidamente. Poi spetta a te stabilire una relazione diretta con il produttore >

NON STRESSATECI IN ENOTECA !!

NON STRESSATECI IN ENOTECA !!
...Anche se sono un po’ più giovane e indosso il parka con le pins non significa che entro per mettermi sotto il giubbotto le bottiglie di Petrus fiore all’occhiello della vostra enoteca, quindi evitate di allungare il collo o sguinzagliarmi alle spalle un commesso ogni volta che giro dietro allo scaffale.