...La cosa che più mi colpisce di questo Roero é la capacità di dimostrarsi un vino veramente tosto (per intenderci la mia esclamazione "cazzo che vino" al momento dell'assaggio può essere più esplicativa) ben fatto nella sua semplicità, senza esagerare o caricare troppo il tutto con le note tostate, speziate o di vaniglia ecc.. lasciando intatte e ben in evidenza le caratteristiche del Nebbiolo.
Questa volta parto dal fondo, ovvero dai ringraziamenti. Già, perché il merito per avermi fatto scoprire i vini di Giovanni Almondo va a Walter di Modavini, che quando sono andato a trovarlo nella sua enoteca di Montà per ritirare un cartone di Nebbiolo, alla mia richiesta "consigliami un buon Roero della zona da portarmi a casa" mi ha presentato questa ottima bottiglia.
Questa volta parto dal fondo, ovvero dai ringraziamenti. Già, perché il merito per avermi fatto scoprire i vini di Giovanni Almondo va a Walter di Modavini, che quando sono andato a trovarlo nella sua enoteca di Montà per ritirare un cartone di Nebbiolo, alla mia richiesta "consigliami un buon Roero della zona da portarmi a casa" mi ha presentato questa ottima bottiglia.
E che bottiglia!! Devo ammettere che siamo di fronte ad uno dei migliori acquisti in rapporto qualità-prezzo. Questa famiglia di vignaioli di Montà sono riusciti a stupirci per la qualità e il carattere del loro Roero. D'altronde l'azienda coltiva e imbottiglia i propri vini proprio nella zona D.O.C.G. del Roero e dell'Arneis, non caso il Roero "Bric Valdiana" e l'Arneis "Bricco delle Ciliegie" sono insieme alla Barbera "Valbianchèra" i pezzi forti dell'agricola Almondo (che spero di poter presto degustare).
L'azienda agricola a conduzione famigliare inizia a produrre vino nel 1981, con solo due ettari di vigneto, per crescere progressivamente anno dopo anno e arrivare ai giorni nostri con una produzione di 80.000 bottiglie e ben 15 ettari di vigneti, mantenendo una forte identità famigliare e territoriale. Bene sono questi i vignaioli che più apprezziamo e rispettiamo.
Ma parliamo di questo Roero D.O.C.G. del 2007, imbottigliato in circa 10.000 unità. Per prima cosa il vitigno, che ovviamente é Nebbiolo al 100% e si sente ad ogni sorso. Vendemmiata ad inizio ottobre, l'uva viene raccolta da un vigneto di 30 anni di età e lasciata a macerare nelle proprie bucce per una decina di giorni. L'invecchiamento avviene in barriques per un anno e per 8 mesi in acciaio.
Nel bicchiere caratteristico colore rosso rubino piuttosto intenso con riflessi granato, buona fluidità e limpidezza. Al naso risulta inizialmente vinoso e alcolico, attaccando deciso e un filo acido, lasciandosi ben presto amare grazie alle piacevoli note di frutta rossa e sentori di legno. Pungente e gradevole, non inebriante o particolarmente variegato nella gamma aromatica, ma equilibrato e abbastanza fine. Al palato da il suo meglio, dimostrando a pieno le tipiche caratteristiche che un buon nebbiolo deve dimostrare di possedere. Fluido e di buona freschezza, tannico e leggermente acido, con un finale piuttosto lungo e persistente. Si dimostra vino di carattere e buon corpo, che si regge su un equilibrio instabile, tra acidità e morbidezza, potenza alcolica e dolcezza del fruttato.
La cosa che più mi colpisce di questo Roero é la capacità di dimostrarsi un vino veramente tosto (per intenderci la mia esclamazione "cazzo che vino" al momento dell'assaggio può essere più esplicativa) ben fatto nella sua semplicità, senza esagerare o caricare troppo il tutto con le note tostate, speziate o di vaniglia ecc.. (cosa che purtroppo molti vignaioli fanno per compiacere il gusto) lasciando intatte e ben in evidenza le caratteristiche del Nebbiolo.
Ad esempio, volendo fare un paragone (anche se é sempre brutto farli) con il Roero 2005 di Crota ed Michel degustato qualche mese fa, questa versione di Almondo si dimostra superiore, perché ci lascia sensazione di avere a che fare con un vino completo e ben fatto, che dimostra personalità, mentre con il pur ottimo "l'Ambisius" si rimaneva con la sensazione di un prodotto ancora in evoluzione, con buone caratteristiche, ma ancora da affinare ed amalgamare. Qui invece ogni tassello é al posto giusto e il vino si dimostra pronto apprezzabile da giovane, ma che ben si adatta a qualche anno di invecchiamento, accompagnato a carne rossa, arrosti e formaggi di media stagionatura.
14%vol. di gradazione alcolica e costo in enoteca sulle 10 euro, assolutamente ben spese.
Sicuramente una bella scoperta quella dei vini Almondo, produttori di vini qualitativamente notevoli (i numerosi riconoscimente ricevuti sono più che meritati) ottimi da bere e belli da vedere (stilosa la linea grafica delle etichette) .
Per recuperare una boccia di questo ottimo Roero vi rimando all'enoteca Modavini. Vende anche on-line... quindi... fatevi sotto.
ottimo vino ma siamo gia' a 19 euro non piu' a 10 :-)
RispondiEliminaNon credo.. sei sicuro che non ti confondi con la versione riserva o con la versione "Bric Valdiana"? il Roero base dovrebbe essere ancora sulle 10 mentre gli altri 2 sulle 20 come dici tu.. anzi direi che ne sono quasi sicuro...
RispondiEliminahai ragione!!!! mea culpa
RispondiEliminala versione a 19 euro e' il bric valdiana
ieri sera ho bevuto la versione riserva della cascina ca'rossa.. tanta tanta roba sto vino!!
RispondiEliminaciao avevo l'enoteca modavini... sono passati un po di anni...
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