domenica 15 maggio 2011

SAN VITO - Timorasso D.O.C. - Colli Tortonesi - Valli Unite

..una realtà contadina nata dall'esigenza di cercare una forma di sostenibilità economica alternativa, vivendo in simbiosi con la natura, cercando nella campagna e nella tradizione rurale la via di fuga dalle grandi città e dal lavoro alienante delle fabbriche.


Centro, abbiamo fatto centro acquistando questo San Vito delle Valli Unite. Nella continua ricerca del buon vino al giusto prezzo, del prodotto autoctono e autentico, questa volta non abbiamo sbagliato. Ma andiamo per gradi.

Fase uno acquisto... Abbiamo degustato, acquistato e parlato di questo vino bianco direttamente con i produttori delle Valli Unite, presso il loro banchetto alla fiera del DES di Varese (distretto economia solidale), che raccoglie i produttori che aderiscono alla rete dei GAS (gruppi di acquisto solidale). Bene quindi, acquisto diretto dal produttore, due chiacchere appassionate con chi produce vino con passione, intelligenza e attenzione ad una economia sostenibile. 

Fase due, il produttore.... Rimaniamo un bel quarto d'ora a chiaccherare con i ragazzi delle Valli Unite, che senza neanche fare troppo domande, ci raccontano con sano entusiasmo della loro attività agricola e di come nasce questo San Vito. Le Valli Unite sono infatti una Cooperativa Agricola formatasi dall'unione di quattro famiglie, una bella realtà contadina dedita non solo alla produzione di vino, ma anche di carni e salumi, formaggi, ospitalità e ristorazione. 

Per questa azienda agricola di tipo biologico, vale un po' il discorso affrontato con i produttori marchigiani dei vini Aurora, ovvero una realtà contadina nata dall'esigenza di cercare una forma di sostenibilità economica alternativa, vivendo in simbiosi con la natura, cercando nella campagna e nella tradizione rurale la via di fuga dalle grandi città e dal lavoro alienante delle fabbriche. Nasce così la coop. agric. Valli Unite, presso la Cascina Montesoro a Costa Vescovato, in prov. di Alessandria, nell'area D.O.C. dei colli Tortonesi. 

Fase tre, il vino.... San Vito, Timorasso D.O.C. dei Colli Tortonesi. Ebbene si, forse non molti conoscono questo vitigno e per questo dobbiamo un doppio applauso a Valli Unite, che nel corso degli anni hanno avuto il coraggio e la capacità di ridare vita ed importanza a questo antico vitigno che rischiava di scomparire. Un vitigno di alta montagna (la vigna é situata a circa 900 metri) dalle ottime qualità aromatiche.

Per questo San Vito che andiamo a degustare, vengono quindi utilizzate uve Timorasso al 100%, con 13 mesi tra invecchiamento e affinamento prima della commercializzazione e una produzione limitata a circa 4000 bottiglie l'anno. 

Fase quattro, degustazione.... Con un paio di orate alla griglia, tiriamo il collo alla boccia e andiamo a goderci questo San Vito. Prima considerazione da cui si può già dedurre molto sulle caratteristiche di questo Timorasso. E' il vino bianco più rosso che mi sia capitato di bere e detto da me, che amo soprattutto i vini rossi molto corposi, é da considerarsi un gran complimento. Già la gradazione alcolica dimostra questa mia tesi.. un bel 14%vol. e la longevità di questo vino, adatto anche ad invecchiamenti piuttosto lunghi (5-6 anni in botti), caratteristiche piuttosto rare per un vino bianco. 

Nel bicchiere si presenta di color giallo paglierino con riflessi verdognoli, piuttosto brillante. All'olfatto sprigiona un bel bouquet variegato e aperto, che sa alternare e a volte unire, aromi più dolciastri e delicati con profumi più amarognoli e aciduli. Un bel contrasto sui cui poggia la caratteristica principale di questo vitigno, che sa essere morbido e austero allo stesso tempo. Bella intensità aromatica con note dolciastre di frutta matura, ma anche sentori floreali e minerali. Al palato da il suo meglio, dimostrando di essere un vino che non stanca mai. Dolce e polposo, carico, energico e genuino, riempe bene il palato, fresco e sapido, leggermente acido con un bel finale amarognolo. Tosto e piacevole. 

Fase cinque, considerazioni.... Davvero un ottimo bianco, con un bel caratterino. Se proprio vogliamo fare una critica a questo San Vito possiamo dire che manca un po' di finezza ed equilibrio. Il contrasto tra dolce e amaro che a noi é piaciuto tanto, faticano ad amalgamarsi e a trovare un punto di equilibrio e omogeneità, rimanendo così un vino rustico e un po' spigoloso, sicuramente dal grande potenziale, ma che deve essere ancora perfezionato per poter diventare un bianco di alto livello. 

Attenzione però, questa critica va inserita nel contesto globale e generale del mercato vitivinicolo italiano, se andiamo invece nello specifico della realtà Valli Unite, il grezzo e il rustico che abbiamo riscontrato in questo San Vito, diventano punti di forza e di autenticità del prodotto, rappresentazione del forte collegamento con il terrorir e con chi ci lavora. Non é un vino per fighetti e per amanti dei "prosecchini", ma una gran bella dimostrazione di fatica, sudore, passione, rispetto della terra e tradizione contadina. 

Fase sei conclusioni.... Non mi resta che consigliare il San Vito a tutti gli amanti dei vini bianchi belli tosti, a chi ama i prodotti autoctoni e sostenere una forma di economia più solidale. 

Costo della boccia intorno alle 8 euro, da bere fresco e accompagnare con pesce, formaggi freschi, primi piatti o carni bianche. Consigliami a Valli Unite di riportare qualche info in più sull'etichetta (ad esempio sulla nostra bottiglia non compare l'annata e nemmeno l'indicazione del vitigno di provenienza), ma soprattutto consigliamo agli appassionati di fare un giro presso il loro agriturismo o di andare ad acquistare i loro vini presso le varie iniziative della rete GAS, Critical Wine ecc....

2 commenti:

  1. grande simo a recensire i prodotti di enotic-critical wine ecc.

    San Vito è a mio parere la migliore scoperta di enorica 2014. Preso a 10e vino stratosferico da 15 gradi.

    Da assaggiare anche il barbera riserva vighet. Prodotto da piante di oltre 50 ani che donano la ridicola bellezza di 2 quintali per ha!!! (l'azienda produce un totale di 1000 bottiglie tra tutti i vini).Solo botte grande no barrique per due anni poi bottiglia e poi se beve.

    un grazie ai ragazzi di valli unite e un in bocca al lupo.

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