Immaginatevi una macchina da 200 cavalli guidata da un nonno alla domenica mattina... questo é un vino che potrebbe dare molto di più. Prima o poi doveva capitare!! Niente di grave si intende.. mi riferisco ai produttori del Castello Banfi.. volenti o nolenti chi beve vino, prima o poi una boccia dei fratelli italo-americani John e Harry Mariani gli tocca. L'azienda oggi gestita dalle figlie, é indubbiamente tra le più famose, un colosso direi, basta pensare a qualcosa come 850 ettari vitati e 9.000.000 di bottiglie prodotte, ma soprattutto la capacità di fare le cose in grande con un occhio sempre vigile sulla qualità e al marketing.. come dire.. nel bene e nel male, la famiglia Mariani é tra quelle grandi aziende vitivinicole toscane (con i vari Antinori, Frescobaldi ecc..) che dettano le regole e influiscono il mercato del vino toscano e nazionale. Chi ha già avuto modo di leggere il mio blog, sa bene che qui facciamo il tifo per i piccoli vignaioli e stortiamo il naso di fronte alle grandi industrie del vino, ma come sempre non vogliamo farci condizionare nel giudizio e dobbiamo riconoscere come, al cospetto di una montagna di ettolitri di vino commercializzato, sono capaci di alcune bottiglie davvero eccellenti come le due versioni di Brunello Poggio all'Oro e Poggio alle Mura.
Il vino di cui scrivo oggi é invece il Rosso di Montalcino, annata 2008, fratello minore del più rinomato Brunello, ma comunque ottimo vino per struttura e carattere. Trattasi quindi di un vino prodotto con il 100% di uve Sangiovese coltivate nel comune di Montalcino (che da queste parti viene chiamato "Brunello"). Per questa versione del Castello Banfi 10-12 mesi di invecchiamento in botti di rovere e barriques, per concludere con 6 mesi di affinamento in bottiglia.
Nel bicchiere si presenta di colore rosso rubino piuttosto intenso, di buona limpidezza e fluidità. Al naso dimostra una discreta intensità, nell'insieme gradevole ed equilibrato, un discreto sentore alcolico (13.5%vol.) si amalgama con aromi di frutta rossa e sentori floreali. Nulla di esagerato e indimenticabile, ma un buon bouquet, semplice, gentile e delicato. Al palato riscontriamo le stesse caratteristiche del naso. Un vino di grande bevibilità, senza grandi picchi e dimostrazioni di carattere, fila via piuttosto liscio, piacevole e morbido, decisamente amabile e di buona freschezza. Ottimo nel finale (forse il suo punto forte), persistente con piacevoli note aromatiche.
Nel complesso, soprattutto se paragonato ad altri rossi, si dimostra fin troppo equilibrato e facile, si ha quasi la sensazione di una piattezza generale, come se le caratteristiche più spiccate ed interessanti siano rimaste schiacciate dalla volontà dei sommelier di tenere tutto in equilibrio e sullo stesso livello. Immaginatevi una macchina da 200 cavalli guidata da un nonno alla domenica mattina... questo é un vino che potrebbe dare molto di più.
Non voglio sembrare critico, siamo comunque al cospetto di un vino ben fatto, di buona freschezza ma anche di spessore e struttura, che ben si adatta anche ad invecchiamenti di media durata, molto piacevole da bere, ideale per accompagnare (come nel nostro caso) un bel filetto, oppure piatti di formaggi stagionati, carni rosse e selvaggina.
Concludo dicendo che ci sono versioni di Rosso di Montalcino molto più valide di questa, ma se volete andare sul sicuro senza spendere troppo (siamo tra le 9-12 euro), questo Castello Banfi può accontentare un po' tutti. Senza infamia ne lode, ma assai godibile.
si può trovare anche di meglio con questo prezzo...
RispondiEliminadovresti provarlo..... ti renderesti conto che sono spesi bene!!!!
Eliminapersonalmente concordo con Antonio, un Rosso di Montalcino sulle 10 euro può dare maggiori soddisfazioni. Se non altro da una cantina grossa come Banfi mi aspetto almeno un prezzo più basso, vista la quantità di bottiglie prodotte. Invece ci fanno pagare il nome..
RispondiEliminaa marzo e' in offerta al famila a 7.45€
RispondiEliminane prendero' qualche bottiglia