...Se siete amanti del bianco leggero e lavastomaco, modello "bianchino da circolo" non ci siamo, ma se amate i bianchi di struttura e carattere, di spessore e intensità con una grande persistenza aromatica, questo Bachero fa il caso vostro.
Domenica scorsa dopo essermi dedicato al faticoso mestiere del dormire spaparanzato sull'amaca, sono stato invitato a cena con consorte al ristorante "Rapanello" di Lesa, sponda piemontese del lago Maggiore. Così grazie all'invito di Vera ed Andrea riusciamo a cenare in questo ristorante da molti decantato.
Domenica scorsa dopo essermi dedicato al faticoso mestiere del dormire spaparanzato sull'amaca, sono stato invitato a cena con consorte al ristorante "Rapanello" di Lesa, sponda piemontese del lago Maggiore. Così grazie all'invito di Vera ed Andrea riusciamo a cenare in questo ristorante da molti decantato.
Le aspettative non vengono tradite, siamo praticamente in riva al lago e il piccolo locale si presenta rustico e spartano come piace a noi, ma soprattutto gradevole e famigliare nella sua semplicità, un ristorante dove si punta in primis alla qualità della proposta culinaria. E poi, fatemelo dire, finalmente un ristorantino dove mangiare pesce senza finire alla solita "Conchiglia" con 200 posti a sedere, vassoi di cozze e gli immancabili spaghetti allo scoglio.
Mah, basta, un minimo di ricerca e originalità.. Piatti originali, saporiti, curati nella presentazione e nella ricerca della materia prima. Tanto per farvi venire un po' di acquolina in bocca... Tortino di baccalà con cipolle di Tropea...squisito, melone tagliato a metà e riempito con porto, gamberi e cubetti di melone, tajine di cous cous al pesce cotto nel forno a legna, insomma una delizia per occhi e palato, aggiungeteci che su consiglio del proprietario bagnamo il tutto con dell'ottimo vino bianco fermo denominato Bachero.
Visto che in questo blog si parla di vino e non di ristoranti, proprio di questo Verdicchio dei Castelli di Jesi classico superiore voglio scrivere, perché é stata una bella sorpresa. Ammetto di non averlo mai provato prima, ne tanto meno di conoscere la Cantina Pontemagno della famiglia Piersanti che lo produce. Per questo motivo non ho notizie in merito a questa cantina marchigiana e alla tecnica produttiva di questo Bachero, se non che viene prodotto con uve Verdicchio da vendemmia tardiva.
Vi dico solo che si tratta di un vino veramente ottimo, di color giallo paglierino con riflessi dorati, fluido, limpido e fresco, ottimi sentori aromatici, molto carico, un bel bouquet aperto con note floreali ma anche di pesca e frutta matura. Al palato risulta fresco e snello ma anche rotondo e polposo, con buona mineralità, in equilibrio tra un palato a base di frutta dolce e un finale con retrogusto amarognolo.
Se siete amanti del bianco leggero e lavastomaco modello "bianchino da circolo" non ci siamo, ma se amate i bianchi di struttura e carattere, di spessore e intensità con buona persistenza aromatica, questo Bachero fa il caso vostro. Un vino moderno e giovanile. Alla lunga forse può risultare un po' pesantino con i suoi 14%vol., eccede un po' con i muscoli tralasciando finezza ed eleganza, ma non fateci troppo caso e buttate giù, é un vino davvero godibile e risulta difficile non versarsi un altro bicchiere.
Non so esattamente quale sia il suo costo in enoteca, ma credo che non si vada oltre le 5/6 euro. Quindi nella nostra ricerca del vino buono pagato il giusto, questa volta abbiamo fatto centro!! Il Verdicchio dei Castelli di Jesi é uno dei migliori bianchi che abbiamo in Italia e questa versione Classica Superiore "Bachero" ne rappresenta un'ottima espressione, soprattutto per il rapporto qualità/prezzo. Davvero una bella bottiglia, anche nella veste grafica.
Per concludere permettetemi di tornare sul Rapanello, 5 portate di antipasti, primo e dolce, 2 bottiglie di Bachero, acqua, caffé e ammazzacaffé, non c'é bisogno di fare le somme, il simpatico proprietario arrotonda il tutto e con 40euro a testa ce ne torniamo a casa più che soddisfatti.
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