martedì 10 marzo 2015

RENOSU ROSSO - Romangia I.G.T. - Tenute Dettori

...rotondo, succoso e sanguineo, davvero godereccio ed amabile, sicuramente originale, ed espressione a tutto tondo del mio personale concetto di vino "naturale" e artigianale.



La Sardegna rappresenta un contesto vitivinicolo unico e Tenuta Dettori ne é la conferma, la sua migliore espressione. Ogni volta che incontro Alessandro Dettori alle fiere, é per me un obbligo fermarmi ad assaggiare il trittico di cannonau Tuderi-Tenores-Dettori... Così l'altra sera mentre mi trovavo a cena nella piccola osteria di Nerito Valter a Cantello (VA), non ho avuto dubbi sulla scelta del vino, quando in fondo alla lista ho scovato il Renosu Rosso. Cos'altro posso aggiungere io, semplice appassionato bevitore, che non sia già stato scritto su questa cantina, diventata punto di riferimento indiscusso tra i produttori artigianali e "naturali"?

Quattro info per i neofiti o per chi, non é ancora riuscito ad andare oltre ai vini di Sella & Mosca bevuti durante le vacanze estive in Costa Smeralda.. Tenuta Dettori provincia di Sassari, località Badde Nigolosu, comune di Sennori, in quella parte di regione denominata Romangia, che si affaccia sul golfo dell'Asinara nel nord-ovest della Sardegna. Tra le 20-40.000 bottiglie l'anno (variabili in base all'annata), poco più di 20 ettari vitati tra i 100 e i 200 metri di altitudine che si affacciano sullo splendido mare sardo. Non aggiungo altro, ma servirebbero intere pagine per raccontare la storia, il territorio, la società, il vino di questa regione e di questa cantina. 

Vigneti ad alberello che partono dai 40 fino a passare i 100 anni di età, coltivati su terreni sabbioso-calcarei. Una filosofia produttiva non interventista, quasi arcaica se mi passate il termine, decisamente tradizionale nel metodo e fortemente territoriale nell'espressione. Fare vino "vero" come la storia e la cultura del luogo ha tramandato. Zero chimica in vigna, chiarifiche, filtrazioni e solforosa aggiunta, solo lieviti indigeni, rese bassissime. Ogni annata é diversa dall'altra, ogni bottiglia esprime la sua personale unicità. Il Cannonau é il vitigno principale, ma tutte le uve vengono vinificate in purezza, per valorizzare il carattere di ogni singolo appezzamento, a cui si aggiunge la decisione di abbandonare una D.O.C. generalizzante, per salvaguardare l'originalità e la tipicità dei suoi vini espressione di un terroir unico.

Così parlò Alessandro Dettori e non credo sia necessario aggiungere altro:
“Io non seguo il mercato, produco vini che piacciono a me, vini del mio territorio, vini di Sennori. Sono ciò che sono e non ciò che vuoi che siano”.Alessandro Dettori  – 1998 – Vignaioli, Artigiani del Vino e della Terra

Il Renosu, (anche se il termine non mi piace) può essere considerato il vino base tra i rossi della tenuta, in quanto é realizzato attraverso l'unione delle uve non selezionate per la produzione dei cru (quelle che per Dettori sono uve "non selezionate" sarebbero oro per molti altri produttori...). Si tratta quindi di un vino a base Cannonau, con piccole percentuali di Monica e Pascale, all'interno del quale confluiscono anche uve di annate differenti e per questo in bottiglia non viene specificata l'annata. Dai 3 ai 10 giorni di macerazioni e dai 2 ai 3 anni di affinamento in piccole vasche di cemento. Poi bottiglia. 

Di un bel rubino vivo, compatto e concentrato, é un vino ricco di carica positiva, é un vino della gioia e del sole, nella sua pienezza del frutto, vivo, rosso e maturo, nel suo residuo zuccherino, che spicca in un ingresso abboccato di succosa dolcezza. Caleidoscopico nel liberarsi da qualsiasi eccesso di autocompiacimento, con una bella acidità e invitante sapidità, tra gli arbusti della macchia mediterranea, la mineralità, i richiami salmastri, il timo, l'origano, la lavanda, il pepe. Vino rotondo e sanguineo, davvero godereccio ed amabile, sicuramente originale, ed espressione a tutto tondo del mio personale concetto di vino "naturale" e artigianale. Apparentemente semplice, altamente bevibile e altrettanto godibile, succoso e coinvolgente... quasi da mangiare. Vino che potrebbe essere ancor più eccezionale, se bevuto leggermente fresco durante una calda serata estive.

Il vino base che ogni cantina dovrebbe avere nel suo "roster", che sogneresti acquistare sfuso a litrate. L'opera é completata da un rapporto qualità/prezzo davvero invitante, tra le 10-15 euro. Da provare, quasi impossibile rimanere delusi.

1 commento:

PIACIUTO L'ULTIMO POST?? ALLORA LEGGITI ANCHE QUESTI >>

Clicca sulla foto per accedere al post....

3 PACCHE SULLA SPALLA!! STAPPATI 2015.... ECCO LA PLAYLIST!!

3 PACCHE SULLA SPALLA!! STAPPATI 2015.... ECCO LA PLAYLIST!!
Il solito grande classico di fine anno... puntuale come il mercante in fiera, eccovi la playlist di questo 2015...

GATTINARA RISERVA 2006 - D.O.C.G. - Paride Iaretti

GATTINARA RISERVA 2006 - D.O.C.G. - Paride Iaretti
...ritroverete in questo sorso di Gattinara un vino autentico… Il collegamento imprescindibile di vigna, uomo e terra.

VIS 2011 - Barbera d'Asti Superiore D.O.C.G. - Crealto

VIS 2011 - Barbera d'Asti Superiore D.O.C.G. - Crealto
Ancora Crealto, ancora un grande vino... prendetemi alla lettera, la loro Barbera affinata in terracotta è una chicca che sorprende e affascina...

LA TERRA TREMA 2015 - 9°edizione

LA TERRA TREMA 2015 - 9°edizione
"Per noi acquistare una bottiglia di vino, significa acquistare consapevolezza e sapere, oltre che la gioia di godere di un vino come poesia"

PINOT NERO 2010 - Toscana I.G.T. - Voltumna

PINOT NERO 2010 - Toscana I.G.T. - Voltumna
Se avete passato uggiosi pomeriggi a consumare i vinili di Joy division, The Cure, Siouxsie and the Banshees, Bauhaus... non potete rimanere indifferenti al pinot nero di Voltumna.

VB1 VERMENTINO 2010 - Riviera Ligure di Ponente D.O.C. - Tenuta Selvadolce

VB1 VERMENTINO 2010 - Riviera Ligure di Ponente D.O.C. - Tenuta Selvadolce
Uno dei migliori assaggi della Riviera Ligure di Ponente... uno di quei casi in cui è il vino nel bicchiere che parla (...anche al posto del vignaiolo...)

ALTEA ROSSO 2012 - Sibiola I.G.T. - Altea Illotto

ALTEA ROSSO 2012 - Sibiola I.G.T. - Altea Illotto
Serdiana prov. di Cagliari, a pochi metri da dove nasce il vino status symbol dell'enologia sarda, troviamo una bella realtà di bio-resistenza contadina...

RIBOLLA GIALLA 2013 - I.G.P. delle Venezie - I Clivi

RIBOLLA GIALLA 2013 - I.G.P. delle Venezie - I Clivi
Una ribolla che è un soffio di vento... lontani anni luci dai bianchi "tamarrosi" a pasta gialla, tropicalisti, dolciastri, bananosi e polposi.

BARBARESCO CURRA' 2010 - D.O.C.G. - Cantina del Glicine

BARBARESCO CURRA' 2010 - D.O.C.G. - Cantina del Glicine
...piccola, artigianale, familiare, storica… un passo indietro nel tempo... la bottiglia giusta per l'autunno che verrà...

FIANO DI AVELLINO 2012 - D.O.P. - Ciro Picariello

FIANO DI AVELLINO 2012 - D.O.P. - Ciro Picariello
Niente enologo, niente concimi, approccio artigianale e tanta semplicità affinché il vino possa esprimere al meglio il territorio. Se dici Fiano, Ciro Picariello è un punto di riferimento assoluto.

DOS TIERRAS 2011 - Sicilia I.G.T. - Badalucco de la Iglesia Garcia

DOS TIERRAS 2011 - Sicilia I.G.T. - Badalucco de la Iglesia Garcia
...una fusione eno-culturale vincente, un vino che intriga, incuriosisce e si lascia amare, un vino del sole e della gioia, della bellezza territoriale e popolare che accomuna Spagna e Sicilia.

RENOSU BIANCO - Romangia I.G.T. - Tenute Dettori

RENOSU BIANCO - Romangia I.G.T. - Tenute Dettori
...quello che entusiasma del Renosu Bianco è tutto il suo insieme, dalla sua naturalità alla sua originalità, mantenendo una piacevole semplicità nel sorso...

CINQUE VINI, TRE SORELLE, UN TERRITORIO > TUTTI I ROSSI DEL CASTELLO CONTI... IL POST DEFINITIVO

CINQUE VINI, TRE SORELLE, UN TERRITORIO > TUTTI I ROSSI DEL CASTELLO CONTI... IL POST DEFINITIVO
Conosco e bevo "Castello Conti" da alcuni anni, e provo una profonda ammirazione per i loro vini e per il lavoro "senza trucchi" di Elena e Paola. Da una recente visita con degustazione presso la loro cantina di Maggiora, é nata una sorta di collaborazione appassionata, che mi ha permesso di gustare l'intera produzione di rossi del Castello, che oggi in questo mega-post ho il piacere di raccontarvi alla mia maniera...

ACQUISTI IN CANTINA... A VOLTE I CONTI NON TORNANO !!

ACQUISTI IN CANTINA... A VOLTE I CONTI NON TORNANO !!
da "Le vie del vino" di Jonathan Nossiter... < - In cantina questo Volnay, che qui é a 68 euro, ne costa più o meno 25. Quindi non sono i De Montille ad arricchirsi. Ma quando arriva a Parigi o a New York, il vino costa almeno il doppio che dal produttore. - Quindi per noi che abitiamo in Francia val la pena di andare a comprare direttamente da lui. - Si in un certo senso, il ruolo dell'enoteca in città è quello di aprirti le porte per farti scoprire il tuo gusto personale, e di esserti utile quando hai bisogno di qualcosa rapidamente. Poi spetta a te stabilire una relazione diretta con il produttore >

NON STRESSATECI IN ENOTECA !!

NON STRESSATECI IN ENOTECA !!
...Anche se sono un po’ più giovane e indosso il parka con le pins non significa che entro per mettermi sotto il giubbotto le bottiglie di Petrus fiore all’occhiello della vostra enoteca, quindi evitate di allungare il collo o sguinzagliarmi alle spalle un commesso ogni volta che giro dietro allo scaffale.