...Babbo Natale é venuto a trovarmi... ecco le bocce che abbiamo condiviso e i regali che mi ha portato...
I giorni che ruotano intorno al Natale sono sempre un po' speciali, non certo per questioni religiose (almeno non per il sottoscritto), più che altro il Natale rimane un momento unico nell'arco dell'anno, dove più o meno tutti si scambiano regali e passano alcune ore in allegria a fare quello che più piace a noi italiani, ovvero bere e mangiare.
Ed é proprio questo il bello del Natale all'Italiana (si sa che abbiamo animo latino...), almeno per un giorno affanculo i problemi, i fioretti, la rata del mutuo di gennaio in arrivo, la spesa da fare al discount per risparmiare e il conto corrente che punta verso il rosso... per almeno uno... un solo fottutissimo giorno l'anno abbiamo il diritto come esseri umani di stare "sciallati" e trattarci bene, comprare la carne buona e il vino buonissimo, mangiare e bere, bere e mangiare senza pensare alle molle della bilancia che schizzano o alla manovra Monti con ci costringerà ad un gennaio di pane e acqua.
Io la vedo così.. almeno a Natale problemi e dissapori fuori dalla porta, se poi in tutto questo ci trovate un po' di ipocrisia, sono d'accordo con voi.. ma almeno il giorno di Natale concedeteci del sano menefreghismo... dico questo con tutto il rispetto e le dovute scuse per chi non può permettersi di fregarsene neanche il giorno di Natale.
Allora ecco come ho brindato con Babbo Natale, che tra l'altro conoscendo il mio interesse per il mondo del vino, non solo ha pensato bene di mettere sul tavolo bottiglie di spessore, ma tenendo fede al suo ruolo di "uomo che porta regali a grandi e piccini" a pensato bene di estrarre dal suo sacco dei graditissimi eno-regali. Allora, il mio Natale é partito giovedì 22 verso le nove per concludersi lunedì 26 verso la mezzanotte, in una continua escalation di cibo e alcool.
Andiamo con ordine...prima tavolata giovedì per la cena natalizia della cooperativa sociale ONLUS Totem di cui sono socio, grande quantità di rosso della casa in caraffa, diciamo nulla da segnalare.
Venerdì 23 tavolata aziendale dal livello alcolico interessante (per un collega crollo finale con intervento dell'ambulanza per evidente ed incontrollato stato di ebrezza...ma lasciamo perdere che é meglio...) vittime di un ottimo Nebbiolo delle colline novaresi, ovvero il "Ramale" della Torraccia di Piantavigna.
La vigilia mi ha visto coinvolto nel classico cenone a base di baccala e polenta, accompagnato da un bianco che é scivolato via senza farsi notare, precisamente un Orvieto Classico di cui non ricordo nemmeno la cantina talmente é riuscito a non farsi notare.
Per il pranzo di Natale sono dal suocero, che da grande appassionato di eno-gastronomia e ottimo cuoco qual'è, non si fa mai mancare nulla sotto il profilo della qualità a tavola e noi ospiti ne traiamo benefici per le nostre papille gustative. Anche quest'anno mi ha deliziato con 2 bottiglie di Champagne Ruinart Blanc de Blancs (non sono un amante delle bolle ma queste vanno giù che é un piacere) e una bottiglia di Solaia Antinori 2000 di cui ho ancora nel naso i sentori di liquirizia. Antinori non é certo il nostro produttore ideale, ma sul suo Solaia (prezzo di vendita a parte) nessuna obiezione. Resta un vino straordinario!! Sicuramente quella di mio suocero é una proposta figlia di una passione per il vino sbocciata negli anni 80, basata sui grandi classici e i supertuscan, ma è sempre un piacere bere le ultime bocce della sua cantina, farsi raccontare dei suoi viaggi eno-gastronomici e delle sue visite alle grandi cantine di Borgogna, Bordeaux ecc... Il mio interesse per il vino nasce anche grazie a lui, gli devo un riconoscimento... certe bevute a casa mia non sarei mai riuscito a farle!! Siccome dicevo é un gran cuoco, consentitemi una divagazione sul tema per segnalare la squisita tartar di filetto battuta al coltello e ricoperta da uno strato di caviale iraniano... semplicemente strepitosa!
Per concludere lunedì 26 é il giorno del Natale in famiglia, ovvero la mia famiglia.. niente parenti, amici o vicini di casa, ma un piccolo pranzo natalizio tra me e il mio amore. Ultimo scambio di regali, ultima mangiata ufficiale e ultima bevuta nataliazia con un Brunello di Montalcino Col d'Orcia 2004, un discreto Brunello, non male, ma un po' penalizzato dal ricordo del Solaia bevuto il giorno prima.
Dal sacco Babbo Natale sono fuoriusciti doni davvero interessanti... pronti via e mi sono dovuto inchinare davanti a lui (modello Fusi di Testa con Alice Cooper per intenderci...) in assoluta devozione davanti a 2 bottiglie di Barolo... un Bartolo Mascarello 2007 e un Elio Grasso "Ginestra casa Matè" del 2005, al quale ha aggiunto un Supertuscan (che a Natale non manca mai), ovvero un Lamaione 2006 Frescobaldi a base di Merlot.
Congiunamente ecco i superalcolici con una boccia di Grappa Maschio 903 barricata e una di whisky Johnnie Walker. Basta bere, ma sempre in tema la bella serie da 4 volumi dedicata ai "Vini naturali d'Italia" di Giovanni Bietti, la guida Slow Wine 2011 e soprattutto il bellissimo film/documentario Langhe DOC di Paolo Casalis, diciamo il nostro Mondovino, interessante da vedere e bello da avere nella propria biblioteca enoica (lo trovate qui http://www.langhedoc.it/). Per concludere il Food Sound System, un simpatico librettino che mette in comunicazione cibo-vino-musica-turismo gastronomico (un esempio? Abbacchio-bianco di Frascati-gita ai Castelli romani-Lambchop in sottofondo) e una cena offerta presso l' Antica Osteria Italia a Coquio Trevisago (VA), ristorante Slow Food di cui mi hanno parlato un gran bene.
Che dire... mi ritengo un bambino molto fortunato, Babbo Natale é stato molto carino con il sottoscritto ed ha esaudito alcuni dei miei desideri alcolici... si vede che quest'anno sono stato un bambino buono...o molto più semplicemente é riuscito a leggere la mia letterina...
Nessun commento:
Posta un commento