...é sicuramente una bottiglia che ha un suo perché, ma se vogliamo concentrarci esclusimante sul bevuto, dobbiamo ammetere che siamo al cospetto di una bevuta minore, che lascia poco spazio alla fantasia e alla poesia.
Vi ricordate che la Betta mi aveva portato 7 bottiglie dalla Sardegna? 5 rossi e 2 bianchi? Bene abbiamo iniziato dai bianchi e dopo aver assaggiato (senza entusiasmarci..) il Torbato, stappiamo il Vermentino di Gallura D.O.C.G. 2010 denominato Raica e imbottigliato dalla Cantina del Vermentino di Monti.
Vi ricordate che la Betta mi aveva portato 7 bottiglie dalla Sardegna? 5 rossi e 2 bianchi? Bene abbiamo iniziato dai bianchi e dopo aver assaggiato (senza entusiasmarci..) il Torbato, stappiamo il Vermentino di Gallura D.O.C.G. 2010 denominato Raica e imbottigliato dalla Cantina del Vermentino di Monti.
Etichetta rustica e casereccia, ci viene consigliato dal proprietario dell'enoteca... "Provate questo, é un Vermentino fatto da un contadino, costa solo 4 euro, sembra un vinaccio, ma qui lo prendono tutti, ve lo consiglio é molto buono". Siccome per principio, curiosità ed educazione ci lasciamo sempre consigliare molto volentieri nella speranza di scoprire nuove ed interessanti bottiglie e cantine, la Betta acquista e porta a casa.
Però caro il mio uomo dell'enoteca, lasciami dire una cosa.. ok che il prezzo é veramente vantaggioso e il rapporto qualitativo molto interessante, ma forse non hai ben capito che la mia compagna cercava un bianco intrigante, magari particolare e di buon livello, senza spendere troppo e ricadere sempre nei soliti nomi e non un vinello per risparmiare qualche euro.
Perché dobbiamo ammettere che pur difendendosi piuttosto bene questo Raica, rispetto ad altri Vermentini di Gallura che ho avuto modo di assaggiare, é chiaramente una spanna sotto.
Per intenderci.. bottiglia in vetro bianco, graficamente l'etichetta lascia già intendere che siamo di fronte ad un vino "da tavola", gradazione alcolica sui 12%vol. e colorito giallo molto scarico (direi quasi bianco) con riflessi verdognoli, di grande fluidità, leggera briosità e grande limpidezza. Il naso é particolarmente aromatico e dolce, non nego che ad un primo impatto sembra quasi di avere a che fare con un moscato. Non grande intensità e persistenza, con un bouquet dove a primeggiare sono le note di frutta matura come pesca, albicocca e leggermente mandorla. Al palato si lascia apprezzare x leggerezza, fluidità e una buona nota di acidità. La sensazione di polpa dolciastra avvertita al naso va scomparendo, lasciando spazio ad un palato sapido e secco, comunque morbido, con un finale pungente e leggermente amarognolo.
La freschezze, la leggerezza e la fluidità rendono questo Raica un "vinello" da pasto senza grandi pretese, ideale per essere bevuto con disimpegno durante una grigliata estiva sulla spiaggia. Per il prezzo di acquisto e considerando a quanto vengono venduti alcuni vinacci al supermercato é sicuramente una bottiglia che ha un suo perché, ma se vogliamo concentrarci esclusimante sul bevuto, dobbiamo ammetere che siamo al cospetto di una bevuta minore, che lascia poco spazio alla fantasia e alla poesia.
i vini sardi sono tutti di ottima qualità.
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