lunedì 3 ottobre 2011

PACTIO 2009 - Maremma Toscana I.G.T. - Fertuna

...un processo produttivo tecnologicamente avanzato e controllato in ogni minimo dettaglio. Una cantina nuova e moderna dove si fanno vini dal gusto moderno.


Posso dire che domenica 25 settembre è stata una giornata di inviti, nel pomeriggio la festicciola per il compleanno numero uno di mia nipote Amalia e a seguire cena a casa di mia cognata Veronica. Quindi giù di brutto con il mangiare, torte e dolci vari il pomeriggio, mentre a cena gustiamo ottimi cannelloni al ragù e un tortino in pasta sfoglia a base di patate (più altri ingredienti che non ricordo).

Conoscendo la mia passione in materia, Vera e Andrea lasciano al sottoscritto la scelta del vino.. davanti a me tre bottiglie in bella mostra, un Vermentino dei colli di Luni,  un rosato del Salento di cui non ricordo più il nome e un rosso della Maremma Toscana, per la precisione il famoso  Pactio della vinicola Fertuna.

Essendo amante di rosso e in previsione di un piatto di fumanti cannelloni al ragù opto per il Pactio, anche perché bianco e rosato preferisco berli più freschi e non a temperatura ambiente.

Allora, si tratta di un I.G.T. della Maremma Toscana, annata 2009 prodotto dall’azienda Fertuna. Dicevo che è un vino piuttosto conosciuto… motivo?? Al di la della qualità del prodotto a dare lustro e riconoscimento é inevitabilmente la firma di mister Sassicaia posta sull’etichetta. Infatti questo blend nasce con lo scopo di festeggiare l’amicizia tra il Marchese Nicolò Incisa della Rocchetta e Giuseppe Meregalli dell’azienda Fertuna. Unione simbolica tra due nomi forti dell’enologia italiana e soprattutto grande mossa di marketing, con l’idea di piazzare e promuovere sul mercato l’ennesimo supertuscan, zona di produzione la Maremma ovvero la nuova Bolgheri, tanto che negli ultimi anni i grandi produttori sembrano aver trovato in questa zona della Toscana una delle nuove frontiere della vitivinicoltura nazionale.

Fertuna rappresenta a pieno titolo tutto quello che potete aspettarvi da una moderna azienda vinicola che vuole prepotentemente guadagnarsi la sua fetta di mercato e riconoscimento internazionale. Se avete una visione romantica e poetica del vino e dei vignaioli cambiate cantina.. tradizione, cultura e terroir non sono gli elementi sui cui punta questa azienda vinicola.

Siamo in una tenuta nuova, niente di storico o radicato, ma l’idea di un investimento, creare un progetto e una cantina dal nulla, ovviamente in Maremma, a pochi km da Punta Ala, famosa località turistica frequentata da “sportivi” amanti della vela e del golf. Mega villa con mega tenuta ovviamente, barricaia e macchinari nuovi per un processo produttivo tecnologicamente avanzato e controllato in ogni minimo dettaglio. Una cantina nuova e moderna dove si fanno vini dal gusto moderno.

Circa 50 ettari di vigneto,  dove oltre al Sangiovese spiccano i più importanti vitigni internazionali come il Merlot e il Cabernet Sauvignon. Proprio dall’unione di questi 3 vitigni (nelle percentuali del 60/20/20) nasce questo assemblato denominato Pactio, prodotto da vigne piuttosto giovani e guarda caso, 4 mesi di affinamento in barriques nuove. Si fa così il gusto moderno giusto?? Una passatina in barriques nuove e via..

E guarda caso i vini moderni si assomigliano un po’ tutti e poco conta a questo punto trovarsi a Gavorrano in Maremma a Bordeaux o in California.. Chi segue il blog sa che faccio il tifo per i viticoltori indipendenti, autoctoni, naturali, che sanno produrre vini che esprimono il terroir, che pago con piacere il giusto riconoscimento al lavoro e al valore del prodotto e non per i riconoscimenti ottenuti da una guida o rivista di settore. Diversamente sono sempre un po’ prevenuto di fronte a questi nuovi e rampanti industriali del vino.

Una lancia però dobbiamo spezzarla a favore di questo Pactio e non essere prevenuti in partenza nel giudicarlo. Tralasciando il chi-come-dove-quando, bisogna ammettere che la bevuta è ottima, che pur essendo un vino furbo, piacione e di facile presa riesce a conservare le tipiche caratteristiche del Sangiovese senza appiattirsi troppo.

Alla mescita si presenta di color rosso rubino intenso, fluido e brillante, con riflessi granata. Al naso di media intensità e persistenza, piuttosto vinoso con note di frutta rossa matura e i classici sentori dei vini barricati, vaniglia su tutti. Al palato notiamo una certa freschezza e facilità di bevuta, con una vena acida ben equilibrata da tannini morbidi. Nell’insieme un vino di buona struttura, di facile presa (il classico vino che piace a tutti..), che sa pungere ma con dolcezza, una nota alcolica che si fa sentire (13%vol.)  ben equilibrata da un retrogusto dolciastro e amarognolo allo stesso tempo. Davvero un vino ben costruito. 

Che dire, per quanto bevuto vale tutto il prezzo di vendita (10-12 euro), se avete gli stessi gusti e la stessa idea sul mondo del vino di Robert Parker questo è il vino che fa per voi, se invece in questo mondo ricercate un’altra idea di gusto e di etica allora investite il vostro denaro su altre bottiglie e altri produttori.

Assegno un bel 7 a questo Pactio, praticamente lo stesso voto che ho assegnato qualche giorno fa al Gattinara di Franco Patriarca, perché pur con grosse differenze sono entrambi vini validi; certo la romantica passione di un piccolo vignaiolo tuttofare come il sign. Franco merita un 10 se confrontato con l’ipertecnologica cantina Fertuna, a dimostrazione che pur esprimendo un giudizio in merito il bevuto, non si può non tenere in considerazione tutto il processo che porta al risultato finale.

Per questo motivo, consiglio a tutti di leggere sempre con attenzione e tra le righe, i post sui blog o le recensioni sulle guide, non soffermarsi mai solo sulla valutazione finale, alla fine quello del voto è solo un gioco indicativo.

Va beh, diffidate sempre e leggete con spirito critico, alla fine possiamo raccontarne quante ne vogliamo, ma l’unico modo per valutare un vino è conoscere a fondo il suo produttore.

3 commenti:

  1. Buongiorno ,
    mi son divertito a leggere il suo articolo tra fumanti cannelloni e facili confronti ... Io sono Paolo Rivella e sono colui che questo vino lo "costruisce" tra giorni di caldo rovente e giorni dove si gela. Non mi pare di averla mai vista in azienda però sembra conoscerci "bene". Comunque la ringrazio per l'attenzione che ci ha donato . Alla fine il vino mi par di capire che le è piaciuto . Quando passa in zona venga a trovarmi così conoscerà veramente il produttore e non il brand . Distintamente la saluto .

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  2. Grazie per la visita Paolo (va bè ti do del tu che mi riesce meglio). Ho letto solo oggi il post... il tuo vino mi é piaciuto, ci mancherebbe, ho scritto quelle che sono state le mie sensazioni, poi come ho premesso faccio "il tifo" per altre tipologie di vini. Diciamo che mi ha preso per la gola e meno per il cuore.. spero un giorno di venire a fare un giro da quelle parti.. un saluto

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  3. Buongiorno ,
    passa pure a trovarci che non viviamo di macroeconomia e aggressioni di mercato abbiamo vini fatti con il cuore . Assaggia Messiio e dimmi se non è così ...Un saluto amichevole .

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...Anche se sono un po’ più giovane e indosso il parka con le pins non significa che entro per mettermi sotto il giubbotto le bottiglie di Petrus fiore all’occhiello della vostra enoteca, quindi evitate di allungare il collo o sguinzagliarmi alle spalle un commesso ogni volta che giro dietro allo scaffale.