Ho scritto qualche giorno fa in merito ai vini dei Feudi di San Gregorio e più precisamente del loro Trigaio che ho acquistato in coppia ad una bottiglia di Rubrato, 2 esempi di Aglianico in gioventù. Stappate a pochi giorni di distanza una dall'altra, risulta scontato fare un paragone tra le 2 bottiglie.
Ma andiamo con ordine... dei Feudi di San Gregorio e del ruolo che occupano nel panorama vitivinicolo campano e del sud d'Italia abbiamo già detto (clicca qui per leggere), passiamo quindi direttamente a questo Rubrato.
Acquistato presso la grande distribuzione per una cifra tra le 8-9 euro, qualcosa in più rispetto al Trigaio (che si aggira sulle 6 euro). Differenza giustificata secondo il sottoscritto, perché questa versione di Aglianico in gioventù dimostra di avere una marcia in più.
Prodotto con uve Aglianico al 100% lasciate per 15-20 giorni a fermentare e macerare in acciaio, a cui seguono 8-10 mesi di maturazione, sempre in serbatoi di acciaio. Per concludere 6 mesi di affinamento in bottiglia. Già qui notiamo alcune differenze importanti, essendo il Trigaio un rosso IGT con solo 4 mesi di maturazione.
Ma passiamo all'assaggio.. nel bicchiere si presenta di color rosso rubino piuttosto scuro, fluido e limpido. Al naso é poco aggressivo, un' intensità olfattiva abbastanza intensa ma comunque fine, dove una buona vena alcolica (13,5% vol.) da slancio ad un bouquet aromatico piuttosto articolato. Se inizialmente sono le note fruttate a farsi apprezzare (in particolare frutta a bacche nere e rosse), secondariamente emergono sentori di spezie e liquirizia. Nel complesso vinoso e aromatico. Al palato si conferma vino fresco e fluido, di pronta beva, equilibrato e di discreto corpo.
Qualche mese in più di maturazione e affinamento conferiscono maggior spessore e importanza a questo Rubrato rispetto al Trigaio, lasciandosi comunque apprezzare per piacevolezza e facilità di bevuta grazie alle note balsamiche ben presenti al palato, che subito richiamano il desiderio di un'altro bicchiere.
Un vino che sembra essere preparato con sapienza ed intelligenza dai sommelier dei Feudi, che con la loro esperienza riescono a mettere tutti i tasselli al posto giusto e creare un Aglianico in grado di piacere ai più senza risultare banale. Un vino dal carattere internazionale, che forse come unica pecca ha quella di sembrare un pò troppo "precisino", mancando in rusticità e austerità, risultando un po' troppo "internazionale" e poco "territoriale". Dico questo per il piacere di essere critico, per il resto come ho già detto, é un vino davvero piacevole e amabile. E' valido anche il Trigaio, ma qui le 3 euro spese in più si fanno sentire e ne valgono la spesa.
Mi sembra doveroso evidenziare dopo aver assaggiato questi 2 rossi e alcuni bianchi (ho ancora in cantina una bottiglia di Fiano), che i Feudi di San Gregorio rappresentano per il consumatore una garanzia, anche in questi vini meno pregiati e acquistabili presso la grande distribuzione, la qualità é di buon livello e se davanti allo scaffale del vino non sapete cosa scegliere, con una boccia dei Feudi siete sicuri di non sbagliare e acquisto.
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