Parlare di Chianti é sempre un casino. E' forse il vino più famoso d'Italia, anzi forse il vino italiano più famoso all'estero. Viene prodotto in quantità industriali e intorno a questo vino si é creato un business non indifferente. Trovate il Chianti al discount per 2-3 euro a bottiglia (e chissà con cosa viene tagliato..) fino ad arrivare alle super-riserve da centinaia di euro. E' difficoltoso districarsi in questo marasma e trovarne una versione onesta per prezzo e qualità.
Di sicuro il Chianti, se fatto come si deve, é un vino ottimo, soprattutto nelle sua versione "gallo nero" ovvero il "Chianti classico", così denominato per la zona di coltivazione dei vitigni (oltre 70.000 ettari !!), praticamente trattasi di una parte di Toscana delimitata a nord dai dintorni di Firenze, a est dai Monti del Chianti, a sud dalla città di Siena e a ovest dalle vallate della Pesa e dell’Elsa. Il Chianti come la maggior parte dei vini toscani, si basa sulle uve Sangiovese, che devono essere presenti per almeno l'80%.
Sono stato poche settimane fa da amici allevatori in quel di Greve in Chianti, ovviamente ho fatto una buona scorpacciata di Chianti classico e posso garantirvi che senza svenarsi si possono trovare delle ottime bottiglie. Qui al nord invece, risulta difficile trovare buoni prodotti al giusto prezzo, le enoteche si fanno pagare parecchio, anche perché solitamente tengono solo i grossi nomi, mentre nella grande distribuzione l'80% del chianti che trovate é un vinaccio che poco ha da condividere con il vero Chianti classico.
Così giusto per il gusto di sperimentare, provo ad acquistare al supermercato questa bottiglia di classico dell' az. agr. Oliviera del sign. Sandro Bandini di Castelnuovo Berardenga, anno 2007, costo contenuto (6 euro) e gradazione alcolica di 13%vol. Non ho notizie in merito al metodo di produzione ed invecchiamento, di sicuro come previsto dalla disciplinare, per questa tipologia di vino sono necessari almeno 11 mesi di invecchiamento. Per questo vino oltre all'80% di Sangiovese, sono state utilizzate anche uve Cannaiolo, Malvasia e Trebbiano.
Nel bicchiere si presenta di color rosso rubino brillante con riflessi granata, decisamente fluido. All'olfatto risulta vinoso con una buona punta alcolica, aromi floreali e speziati, un bouquet non complesso, gradevole ma non inebriante. Al palato si apprezza per un discreto corpo, sapido e asciutto, veloce da bere, con un finale discreto.
Che dire, di Chianti migliori di questo ne trovate parecchi, resta comunque vino apprezzabile per semplicità e di facilità di bevuta, ideale per pasteggiare magari durante una grigliata con gli amici.
Nulla di indimenticabile ma sicuramente onesto, se siete al supermercato e vi serve una bottiglia discreta, potete investire 6 euro su questa boccia, se non altro evitate di rovinarvi lo stomaco con certi bottiglioni di Chianti a basso costo, che vi fanno venire solo il bruciore allo stomaco. Pensate però che basta mettere sul piatto 2 o 3 euro in più, per portarvi a casa vini di ben altro livello come il Ripasso Pojega, il Morellino barricato Banti o il Piceno superiore Aurora... quindi.. a voi la scelta. Tutto regolare insomma.. ma se nel vino cercate emozioni.. lasciate perdere..
ma quali 70000 Ha!!! il chianti classico non supera i 7000 di superficie iscritta (quindi neppure tutta produttiva). Pur rimanendo validi i commenti riguardo al vino in questione, di inesattezze ne hai dette anche altre (trebbiano e malvasia non sono piu ammesse da anni, ad esempio) ma sorvoliamo pure, del resto è come se io volessi parlare di calcio...di sicuro non riuscirei a spacciarmi per un esperto!
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