Il nero d'Avola é il più famoso vino siciliano, probabilmente il vino più famoso tra i non intenditori. Se vai a farti un aperitivo trovi sempre il bevitore della domenica, quello che sa solo buttar giù ma non degustare; nel 90% dei casi chiederà all'oste di turno un "prosecchino" (ma come cazzo si fa ad ordinare un prosecchino?? allora io cosa ordino un "rossino"??) ma ogni tanto si concede un rosso e... eccolo la.. prende un nero d'Avola, che a dir suo é buono.. e chissà perché anche nei peggiori bar da aperitivo lo trovi sempre, insieme al dolcetto.. altro vino in voga tra questi esemplari.
Non sto dicendo che questa tipologia di vino sia pessima e commerciale, tuttaltro, lo dico soloo per spiegare come negli ultimi anni il nero d'Avola sia cresciuto esponenzialmente, soprattutto nei numeri e nella quantità, diventando così molto più complicato, per il consumatore, cogliere la bottiglia giusta, dal corretto rapporto qualità/prezzo. Troppo spesso ci siamo trovati di fronte a decine di etichette a basso costo e ancor più bassa qualità.
Per fortuna la bottiglia di nero delle cantine Nicosia non é tra queste. Stiamo infatti parlando di una grande azienda vitivinicola con sede a Trecastagni, sulle pendici sud-est dell'Etna a nord di Catania. Qui e a Vittoria sorgono i 2 principali vigneti dell'azienda, da cui vengono ricavate ben 5 linee di vini. La principale é denominata Fondo Filara e comprende i più famosi vini rossi e bianchi del territorio.
Tra questi ovviamente c'é anche il nero d'Avola, prodotto con le uve dell'omonimo vitigno che vengono vendemmiate a settembre. Successivamente 10 giorni in vasche di acciaio per la vinificazione a cui segue la maturazione e l'invecchiamento per 5-6 mesi in barrique. A concludere il processo 3-4 mesi di affinamento in bottiglia.
Nel bicchiere ammiriamo un bel colorito rosso rubino molto carico, piuttosto fitto e impenetrabile. Al naso risulta di media intensità, gradevole ma niente di inebriante. Discreto. Nonostante una buona potenza alcolica (13.5%vol) l'attacco é blando e sono soprattutto gli aromi dolciastri a farsi notare, con note di amarene, frutti a bacca nera e spezie dolci. Manca sicuramente un po' di grinta, di vinosità, piacente ma senza punte di eccellenza. Il palato rispecchia il naso.. buona sensazione, caldo e morbido, leggermente dolce, ma anche qui manca qualcosa, il tannino é fin troppo morbido e il vino si lascia bere agevolmente, senza colpire.
Nel complesso é un buon vino, ideale per pasteggiare, piacione e di facile bevuta, un vino di discreta struttura, ma la sensazione é quella di un livellamento generale, che difficilmente riesce a stimolare le papille gustative.
Non voglio apparire critico, questo nero d'Avola é un vino dall'ottimo rapporto qualità/prezzo, per una cifra intorno alle 6 euro vi portate a case un vinello a tutto-pasto davvero amabile, che troverà sicuramente riscontri positivi tra i commensali della vostra tavola; quindi, nella cantina Nicosia il compito é stato svolto alla perfezione, stilisticamente ineccepibile, ma é un po' come scrivere un tema senza errori grammaticali, ma anche senza spunti di grande interesse.
Da un vitigno autoctono ci si aspetta sempre un legame territoriale ben presente nel bicchiere.
Come sempre ideale con la carne, ma anche pasta e i più robusti piatti della cucina siciliana, servire a 18°C, stappare almeno una trentina di minuti prima della mescita e via...
Se cercate un buon nero d'Avolo a basso costo, questa versione della linea Fondo Filara va benissimo, se cercate qualcosa in più meglio un Etna Rosso, oppure se siete tra quelli che pensano che il nero d'Avola é il vino più buono che ci sia, allora provate "Il Drappo" della cantina Benanti, ma in tal caso dovete essere disposti a sacrificare tra le 20-25 euro.
Nessun commento:
Posta un commento